Le storie tese: I tuoi ricordi
In che modo si sono intrecciate la tua vita e la storia di Elio e le Storie Tese?
Quali sono i tuoi migliori ricordi legati al Complessino?
Ce li vuoi raccontare? Vuoi farceli vedere? Vuoi farceli sentire?
Compila il form e racconta: se non hai voglia di scrivere puoi mandare una foto, oppure linkare un video (anche un video in cui ricordi i tuoi ricordi) o mandarci una nota audio come si fa tra amici.
Tutti i ricordi
Poteva essere il liceo Einstein a Milano? o forse il Leonardo?
Io non sono certo che la memoria non mi inganni, magari mi cullo in un ricordo non reale. Ho in mente il gruppo di amici con cui uscivo sempre e che frequentava il Berchet di Milano, una sera come tante mi dicono: andiamo al concerto di Elio e le storie tese! dove? nella palestra del liceo Einstein di Milano ( non sono certo fosse proprio quello... forse era il Leonardo da Vinci, nella zona in cui bazzicavamo di piu). Ricordo la palestra piena, le risate per le canzoni (Cara ti amo... ), le registrazioni sulle musicassette che ci siamo poi passati per anni. Non fu l'unico concerto, ce ne furono diversi a cui partecipai. Non era solo la musica, non erano solo le parole, era il tutto che rendeva quegli eventi un po speciali. Non me ne resi conto allora, ma avevo davanti a me il frutto di un po di genialità!! Da allora porto dentro il ricordo di Elio, del gruppo e delle canzoni che mi hanno accompagnato per quarantanni... Un abbraccio Alessandro
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Prima di usare un mixer, devi sapere quanto pesa.
Ascolto gli Eelst più o meno da 15 anni, allora ero solo un ragazzino che ascoltava e suonava punk rock. Però l’ironia degli Elii mi ha sempre fatto molto ridere e spesso anche riflettere, oltre al fatto di essere ottimi musicisti. Nell’estate del 2007 rincorrevo il sogno di diventare un tecnico del suono e di imparare quel mestiere (avevo appena 17-18 anni). In quegli anni, i Punkreas si servivano dello stesso service audio degli Elii e così tramite varie conoscenze comuni, riuscii a ottenere un piccolo lavoretto estivo nel suddetto service così che potessi imparare il mestiere del fonico come desideravo, lavorando per grandi artisti. Io che mi aspettavo di maneggiare grandi mixer, microfoni, strumentazioni all’avanguardia però mi sbagliavo: il mio lavoro si limitò a mettere in ordine il magazzino, preparare il materiale e caricare i camion dei vari tour in partenza. Tra i vari tour, quello degli Eelst era il più divertente perché oltre a impianto, strumenti, custodie più o meno pesanti, c’erano sempre da caricare i vari costumi di Mangoni e oggettistica in genere (scope, pali per la lap dance, polli di gomma..). Insomma, in quel periodo ho imparato a saldare i cavi, com’è fatto un mixer, com’è composto un impianto per un tour e soprattutto ho imparato che fare il tecnico nel mondo dello spettacolo è un mestiere davvero duro e sottovalutato. Uno dei tecnici di Eelst una volta mi disse “prima di usare un mixer, devi sapere quanto pesa”. E aveva un sacco ragione. Poi ho preso altre strade, ho preferito il mondo della registrazione più che del live, realizzando un piccolo home studio dal quale mi è nata la passione per i prodotti Apple che è poi diventata il mio lavoro. Devo molto a Eelst, la cosa più divertente è che in tutti questi anni non ho mai avuto modo di incontrarli pur avendo partecipato a decine di concerti e pur avendo, in qualche modo, lavorato per loro. La vita è pazzesca :)
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Prima superiore
Primi giorni del primo liceo scientifico e prime amicizie con due malati di mente che diventeranno anche miei testimoni di nozze. Si parla di tutto, di musica, figa, calcio, uno dei due ripete sempre “cateto” tanto da volergli spaccare un’ipotenusa sul collo. Alla richiesta di un perché questo mi tira fuori la cassetta di Elio samaga. Da li si arriva alla mancanza di voce dopo il concerto de l’Aquila del 2017. Uollano!
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Prima volta
Nel 92 avevo 7 anni e ricordo ancora molto bene questo episodio! Avevo da poco perso il papà per una malattia e sfogliando le sue vecchie cassette ricordo che mi saltava sempre all'occhio questo nome 'Elio e le storie tese' e chissà perché mi ero fatto un idea di cori tipo menestrello cori medioevali o qualcosa del genere finché un giorno preso dalla curiosità avevo inserito la cassetta nel mio walkman e cominciarono le prime note di John Holmes!!! Ne rimasi assolutamente innamorato da quel momento in poi.... il resto è storia!! La cosa divertente è che pensavo la canzone dicesse "Conosc. una vita per il cinema, Conosc una vita per la moto!!" Wow Grazie Elii per le tante emozioni e la compagnia del vostro simpatico complessino con quelle sonorità così intense!!! Vi devo tantissimo!!! Vi porterò sempre in un posticino speciale del mio cuoricino!!
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Prima volta che sentii gli EELST, ultima volta degli EELST
Un mio caro amico a settembre del 1986 mi dice, tornando da Milano dove aveva la prima fidanzatina, senti qua, è un gruppo di musicisti/cabarettisti milanesi (super)giovani è un live piratato che gira per i liceii della città della Madonnina. Incuriosito feci una copia della cassetta ed avendo appena iniziato il ginnasio, quindi dovendo fari un mazzo così all'inzio, passai un intero pomeriggio a sentire la cassetta con il mio sony walkam, dato l'utilizzo di terminologie un po' troppo colorite per i miei genitori. Fu amore a prima vista, ho avuto sempre una grande considerazione per chi utilizzava l'umorismo ed il sarcasmo così sapientemente e pensai: "questi sono dei geni!". Morale della favola: quasi un mese piegato dalle risate a sentire a looping gli ELLST,il bootleg era il concerto al Magia del 9/5/1986, conservo come una reliquia il reperto (vedi foto), da notare come gli unici titoli scritti allora sono solo quelli che Elio nel live annunciava prima dell'esecuzione, con una versione di "Addolorato" indimenticabile. L'altra è quella del concerto del Tour di Addio a Roma alla Cavea dell'Auditorium il 14/6/18, una grande gioia nel rivederli ed una grande tristezza nel sapere che suonavano già da sciolti, da matusa quale ora sono ho cantato tutte le canzoni a squarciagola e mi sono commosso quando avendo fatto due cartelloni old style (che poi a fine concerto ho lasciato sul palco) Elio mi ha mandato un bacio di ringraziamento, unici momenti di amarezza non aver preso il plettro lanciato in platea da Cesareo e non averli mai consociuti di persona!
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Prime volte
C'è stata la prima volta che ho visto gli Elii in tv: era il 1997 e giocavano a fare i nanetti durante un collegamento col Tg3 (è la scena che si vede anche all'inizio del video della Canzone Mononota, e ho collegato i due elementi solo in quel momento, dopo 14 anni) C'è stata la prima volta che ho sentito una canzone degli Elii: era il 2003, tutti quanti cantavano Shpalman, io rimanevo abbastanza indifferente. C'è stata la prima volta che ho letto qualcosa di Elio: era l'estate del 2004 e sul Corriere ogni giorno veniva pubblicata una fiaba centimetropolitana di Elio. Le risate che mi sono fatto, io piccolo tredicenne, leggendo le avventure dell'astice Claudio Forghetti, erano un buon presagio per qualcosa di più grande. C'è stata la prima volta che ho visto le facce di tutti i membri del gruppo: era il 2006 e su SKY passava la pubblicità dello spettacolo Coèsi se vi pare. Ho pensato: "Dev'essere carino, ma figurati se perdo tempo per guardarlo". C'è stata la prima volta che ho LETTO il testo di una canzone degli Elii: era a cavallo tra il 2006 e il 2007, e lessi per caso su un canzoniere scout (abbandonato su una panca della rinomata base scout di Colico) il testo del Vitello dai Piedi di Balsa. Fu una folgorazione, da quel momento capii che quel gruppo di cui avevo sentito vaghi riferimenti avrebbe potuto essere il MIO gruppo. C'è stato il primo ascolto continuato di canzoni eliatiche: era sempre la primavera del 2007, eravamo in gita di classe in Grecia e un mio compagno mi instradò all'ascolto facendomi sentire tutte le canzoni del simpatico complessino che aveva nel suo lettore mp3. Grazie Gabriele, hai creato un mostro. C'è stata la volta che ho visto per la prima volta Mangoni: era il 20 maggio 2007, e lui presentava a Milano un evento in occasione del centenario dello scoutismo. In quell'occasione non ho pensato granché, ma ci tenevo a dirlo così si vede che mi ricordo tante cose. C'è stata la prima canzone SCARICATA ILLEGALMENTE degli Elii: siamo sempre nel 2007, la canzone era il Vitello (ovviamente, è una sorta di entrée obbligata per chi si introduce al mondo di EelST). Nel corso dell'anno il numero di canzoni conosciute sarebbe cresciuto esponenzialmente. C'è stato il primo disco fisico degli Elii: era la primavera del 2008, e quindi si trattava di Studentessi. A quello sarebbero poi seguiti tutti gli altri, in una "caccia al tesoro" che è durata fino all'acquisto di Arrivedorci un anno fa. C'è stato il primo ascolto di Cordialmente, nell'autunno del 2008. Il fatto che a un certo punto si siano stufati e l'abbiano lasciato andare in malora, è una cosa che mi rattrista un poco, ma ancora adesso mi gingillo con il podcast e so alcuni momenti a memoria. C'è stato il primo incontro diretto con gli Elii: era il giugno del 2009, e c'erano Elio e Rocco Tanica che facevano delle letture sull'evoluzionismo (anche se alla fine Tanica ci tenne a precisare che lui era creazionista). Riuscì a farfugliare qualcosa tipo dgfhghxffautografo, e loro capirono. Tra il pubblico c'era anche Jantoman, che non voleva farmi l'autografo perché "era di passaggio", io gli risposi che infatti io stavo prendendo gli autografi della gente in giro, e lui si vide preso in castagna e mi scrisse sul foglio "Jantoman [di passaggio]". E poi c'è stata la prima volta che li ho visti dal vivo. Era il 26 ottobre del 2009, il concerto era quello agli Arcimboldi con l'orchestra. Ricordo ancora la pelle d'oca e il magone che mi vennero quando li vidi arrivare sul palco e iniziare a cantare "John Holmes". Alcuni, nei momenti di emozione, hanno come un black out: io di quella serata mi ricordo tutti i momenti, tutte le risate, tutte le battute, persino la giacchetta rosa di Mangoni, lo zainetto di Cesareo che faceva finta di non voler suonare Tapparella, il tizio che esce dal teatro con il ramo pieno di foglie lanciato da Mangoni alla fine del Vitello. Non per fare il melodrammatico, ma è stato uno dei momenti più belli della mia vita. A queste prime volte, poi, si aggiungono tante altre, con tanti momenti memorabili: - le infinite domande in una video chat, con Faso che sbotta "basta domande di Pietro Cociancich!" - il comizio politico di Mangoni per le elezioni comunali del 2011 (vedasi foto allegata) - gli appostamenti per intercettare Faso e dargli le mie povere piccole poesie ermetiche - la veglia a Sanremo per farli vincere nel 2013 - le presentazioni degli album - il concerto di Capodanno a Milano, con Elio che cantava Abababubu sulle note di Soleado e la gente sbronza in piazza del Duomo che urlava "basta con questo Ababù!!" - X-Factor, grazie al quale anche mia madre è diventata fan di Elio - l'autografo che ho chiesto a Elio per mia madre - i tanti concerti dal 2010 al 2017 - la stesura della pagina sugli Elii nella Wikipedia in lingua lombarda (lmo.wikipedia.org), che in alcuni momenti è stata più completa ed esauriente di quella in italiano - la volta che sono tornato a casa a piedi dal Carroponte dopo un concerto perché il metrò era chiuso e non c'erano taxi e chissà quante ancora! perché il rapporto con gli Elii, per noi spiantati e fanatici, è sempre pieno di sorprese e di aspetti nuovi da scoprire. Il mio "incontro" con il complessino mi ha sicuramente cambiato l'esistenza (probabilmente in peggio) e questo decennio da fan non lo scorderò facilmente. Grazie ragazzi di tutto! Certo, avrei voluto dirvelo tante altre volte di persona, ma tenendo conto che Milano non è poi così grande, al massimo si può anche combinare. Forza Panino!
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Primi anni 90
Erano i primi anni 90 ed ero in ferie al mare. Un giorno un ragazzo della compagnia porta questa cassetta copia di una copia di una copia. Amore a primo ascolto. Di live ne ho visti tanti, per passione e per lavoro. Ma quelli a cui sono più legata sono i due dei quali conservo ancora il biglietto. Con gli autografi, e l’impronta dentale, chiesti con emozione a mille. Elii tornate insieme!!!
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primi ascolti e primo live
Ho sentito le vostre canzoni per la prima volta su Radio Popolare nel 1985/86 quando la Gialappa conduceva Bar Sport il lunedì in tarda serata, un cazzeggio di due ore sulla domenica calcistica. La primissima canzone era una che diceva “è perché sei scemo e più scemo di te non c’é nessuno dai retta a me. È perché sei scemo diciamo la verità, in meno siete meglio si sta...” Poi passavano Alfieri, Cara ti amo, John Holmes.... È stato un flash! Avevo 15 anni e sentire la Gialappa combinata a voi era una piccola rivoluzione nel modo di sentire musica e radio. Nell’89 il primo live che si doveva tenere a San Giuliano milanese o dintorni in una palestra/palazzetto: ci siamo presentati in 100/200. Nel tardo pomeriggio non c’era ancora nessuno. Chiedemmo al custode e non ne sapeva assolutamente nulla. Uscí la voce che qualcuno su un giornale locale aveva letto dello spostamento per motivi tecnici del concerto al palazzetto di Cinisello Balsamo. Ci infilammo in macchina e arrivammo a manetta a Cinisello a concerto iniziato da un bel po’. Ultima tappa del tour: reggiseni raccolti nelle date precedenti appesi su tutto il palco, voi vestiti da omini play mobil. Elio che a metà concerto saluta “quei poveretti che ci stanno ancora aspettando a San Giuliano m.se”. La gioia di vedervi a Sanremo (ma anche la gelosia perché ormai eravate di tutti e non di pochi!) col giusto successo con la “terra dei cachi”, sapendo la strada che avevate fatto.
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Primo album
Tdk da 90 avuta da una amica di mia sorella contenente il primo album sul lato a e live in Borgomanero e live in ciak sul lato b
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Primo maggio a Vicenza
Il primo concerto della mia vita è stato Roger Taylor dei Queen ma il secondo è stato di Elio e le Storie Tese, quando avevo 15 anni. Ne ho visti tantissimi,almeno 30. Credo fosse il 1997 o giù di lì quando siete venuti a Vicenza per il primo maggio. Avete suonato in un enorme tendone dietro a quello che era il centro sociale in un'area che adesso non esiste più perché ci hanno fatto sopra un orribile teatro in stile moderno. Io avevo la maglietta gialla con scritto Mangoni che avevo comprato qualche anno prima e che ho ancora. Con i miei amici siamo arrivati prestissimo per stare proprio sotto il palco. Ci siamo visti tutto quanto il concerto a forse due metri da dove suonavano e a un certo punto ricordo ancora che inaspettatamente è arrivato Skardy dei Pitura Freska sul palco. Dopo il concerto sono rimasto ad aspettare. Avevo dei block notes per farmi fare degli autografi e li ho avuti tutti, compreso Mangoni. Ricordo ancora quando Feiez mi ha stretto la mano e con un sorriso mi ha fatto una firma. Ora quegli autografi non ci sono più, da un po' qualcuno me li ha portati via e chissà che fine hanno fatto ma il ricordo del concerto e dell'aver avuto uno scambio con gli Elii, fosse anche solo per un istante, no. Ormai ho 38 anni ma gli Elio e le Storie Tese sono uno fra i pochissimi gruppi che non smetterò mai di ascoltare. Non ci siamo mai conosciuti 'sul serio' ma è come se fossero dei cari amici con cui sono cresciuto e coi quali, anche se se non ti vedi più da tempo, ogni volta che ci si incontra è come se fosse passato un attimo.
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Primo ricordo.
In gita in 1 superiore, 1991, ascoltavo solitario, col mio walkman, la cassetta registrata di Samaga Hukapan e ridevo, sempre solitario, come uno stronzo solitario. Anni dopo i miei compagni capirono e non fui più solo, a ridere come uno stronzo. L'anno successivo (mi pare) andai, sempre solitario, ad Ascoli a sentire il concerto del Due di picche, sponsorizzato da Tutto (rivista). Eravamo 200 persone solitarie.
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Primo "viaggio" in moto!
Nell'estate del 1989, a 16 anni, il mio primo "viaggio" con la mia mitica Yamaha TDR 125 fu per un concerto di ELST a Voghera... una serata indimenticabile per la libertà acquisita, per il primo passo da "uomo" e per lo stupendo concerto! Sono tornato con il mal di pancia dal ridere...
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Prove tecniche di trasmissione
Via Novara, il tendone da circo della trasmissione di Chiambretti, il tetto di un distributore, le prove di un gruppo sconosciuto che suonava una strana canzone dedicata ad un attore porno. Ecco come vi ho conosciuto. Ero il tecnico audio del pullman che effettuava le riprese, ricordo i problemi legati al delay sulla trasmissione del playback, ma anche la folgorazione di una musica che mi avrebbe accompagnato a fasi alterne fino ad oggi. Numerosi i concerti in cui vi ho poi rivisto, ma quel primo contatto rimarrà impresso per sempre nella memoria. Grazie!
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Quando eravamo piccoli...
Ero a un campeggio insieme a dei miei amici e a un certo punto abbiamo cominciato a cantare canzoni degli Elii. Io allora conoscevo solamente John Holmes e appena ho accennato l'inizio cominciò una fragorosa risata corale. Abbiamo cantanto per 10 giorni Il vitello dai piedi di balsa, John Holmes e altre per 10 giorni ed è stato fantastico
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Quando ero gggiovane
Il ricordo è talmente sfuocato che si perde nelle nebbie della mia mente ... Bologna Caserme Rosse il primo concerto in cui sentivo parlare del Complessino... C'erano Gli Elio e altri gruppi di ggiovani tipo i Misto Terital.. fine anni ottanta direi.. Quanta nostalgia.. Bei tempi come si dice quando non si avevano pensieri
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Quando gli Elii arrivarono a Bari
La prima volta che ho ascoltato il gruppo è stato su una cassettina portata a Bari da un amico di un amico, studente della Bocconi, e che aveva la registrazione di un concerto, credo allo Zelig. Immagino che fosse una demo che girava a Milano per prepararci al grande futuro del gruppo. Meno di una anno dopo, in casa, tutti e in tutta Italia avevamo il vostro disco di esordio. Ora che, nel campo della ricerca, studio le proprietà del sudore, come non fare riferimento al vostro profetico pezzo: "Silos". Cito soltanto: "Sappiamo che il nostro organismo secerne svariate sostanze, ma il loro utilizzo ancora ci è ignoto per la nostra scarsa nozione del cosmo, per la nostra scarsa nozione del corpo, a causa del fatto che misconosciamo le varie funzioni cui esso è preposto e perché." Non si tratta, profeticamente, di tecnologie "wearable"? Un forte e affettuoso abbraccio a tutti voi, vicini e lontani, Francesco
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Quando ho sentito al telegiornale che eravate arrivati secondi a Sanremo mi sembrava un sogno balengo
Dato che il fratello di un mio compagno di liceo era in classe con Stefano/Elio, andavamo a tutti i concerti a patto che fossero gratuiti e raggiungibili senza macchina, noi fanciulle in prima fila a fare i coretti, sapevamo tutte le canzoni a memoria. Mi ricordo un live al Tangram in cui ero riuscita a farmi dare una cassetta registrata direttamente dal mixer, che ascoltavo a nastro (appunto!) mentre preparavo gli esami, ad un certo punto mia nonna mi dice: - Ma questa canzone inglese che ascolti sembra proprio che dica vaffanculo (cucucuculo)! - Povera nonna, quando qualche anno dopo ha scoperto che quelli lì che cantavano vaffanculo in inglese avevano preso più voti di tutti al Festival di Sanremo, che non ci potevo credere neppure io, sembrava un sogno di quelli balenghi e invece era vero...all'ultimo concerto ci sono venuta con mio figlio 18enne che sa quasi tutte le canzoni a memoria pure lui. Che dire? Fate parte del mio percorso di formazione, forse vi dovrei mettere nel cv!
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Quando il piatto ride
Clinic breve demo session piatti Sabian presso Boschello music store Mirano(ve)
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Quando tutto iniziò
Sono nato nel 1964, quindi praticamente coetaneo degli Elii. Strimpello il basso e la chitarra, mi piacciono molto i Beatles ed il rock anni '60, la musica della West Coast, i complessi italiani anni '60 e '70, il pop anni '80 e la soul music alla Earth Wind and Fire. Ah, amo molto il "Trio delle Meraviglie (chiedere a Cesareo...). Da giovane ho militato in gruppi di ogni genere, dal rock (uno dei primi gruppi a suonare le cover di Vasco, nel 1982!) al folk (la banda "La Garibaldina", composta da flauti di Pan), al Liscio (...ebbene sì, sono un "avanzo di balera"), alla musica tradizionale bergamasca (conoscete Luciano Ravasio?) fino alla musica liturgica (Christian Pop ????, d'altronde anche voi, con "Born to be Abramo"...). Mi illudo pertanto di poter vantare qualche affinità con EelST, almeno quanto a versatilità e "camaleontismo". Il 6, 7 e 8 settembre del 1989, durante una brevissima vacanza a Gatteo a Mare, ho conosciuto colei che è poi diventata la compagna della mia vita, moglie, e madre dei miei figli. Da allora, non ci siamo mai separati. Qualche tempo dopo, ho scoperto un fantastico complessino, il mio complessino preferiterrimo, del quale adoro ogni singola nota ed ogni singolo verso. Dopo diversi anni, leggendo con attenzione le paroline scritte in piccolo sul primo cd (certo che il vinile, almeno quanto a gratificazione visiva, era tutta un'altra cosa!) ho scoperto che la registrazione di quel protocapolavoro avvenne proprio in quei precisi giorni, evidentemente predestinati dal Buon Dio (o da chi per lui) ad essere forieri di gioia e letizia per il mondo - o almeno, per me. Sinceramente, quando ho appreso del vostro scioglimento mi sono un po' preoccupato, temendo ripercussioni per il mio matrimonio... ma "in fondo" ho pensato "gli EelST esisteranno per sempre, come i Beatles, come i Doors, come Mozart... hanno (forse) solo smesso di fare nuove cose, ma si possono sempre godere quelle già fatte: un po' come una coppia "matura", che si ama tantissimo ma non fa più sesso, apprezzando comunque tantissimo il ricordo dei distinti tempi passati... Un abbraccio forte, vi allego una foto di quel 6 settembre 1989; guardandola, immaginate magari di ascoltare "September" degli EW&F. Forza Panino!
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Quel viaggio a Disneyland con gli Elii
Avevo 12 anni, destinazione Disneyland Parigi, che a quei tempi si chiamava Eurodisney prima che tutti ce l'avessero con l'Euro. Si viaggiava in macchina, e un amico portò una cassetta pirata di Rum Casusu. La cassetta era registrata così male che il lato B si interrompeva sulla frase "Primo: tu non prendi parte neanche a una barzelletta. Due". Passai l'intero viaggio a cercare di immaginarmi quale fosse il punto due dell'elenco, e ovviamente gli Autogrill francesi vendevano solo i grandi successi di Johnny Hallyday. Così, rientrato in Italia, feci due cose: uno: comprare Rum Casusu originale. Due:
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