Le storie tese: I tuoi ricordi

In che modo si sono intrecciate la tua vita e la storia di Elio e le Storie Tese?
Quali sono i tuoi migliori ricordi legati al Complessino? 
Ce li vuoi raccontare? Vuoi farceli vedere? Vuoi farceli sentire?

Compila il form e racconta: se non hai voglia di scrivere puoi mandare una foto, oppure linkare un video (anche un video in cui ricordi i tuoi ricordi) o mandarci una nota audio come si fa tra amici.

Tutti i ricordi

Vi abbiamo talmente rotto le palle...

Vi abbiamo talmente rotto le palle...
...che alla fine avete ceduto! Dopo 6 concerti in 2 anni vi abbiamo costretto ad autografi, foto, reliquie... Fantastica la volta a Cerveteri (RM), quando abbiamo accolto l'arch. Magoni a fine serata inginocchiati al grido di: "Maestro"! Grazie per tutto.
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vi ascoltavo al mediaworld perché eravate volgari e mia mamma non voleva

Avevo 14 anni, periodo pre estivo, vi scopro nelle colonnine prova del Mediaworld di Gallarate, sento Pippero, ed è subito FAVA (e pure Culto del Monociglione)... , mi ricordo tanti sabati che tornavo per ascoltare le Vostre canzoni, perché i miei non volevano a casa, perché eravate volgari :-D Che grandi ricordi !!!! Non ho foto o video da allegare, ma è un grande ricordo che mi fa tornare SuperGiovane, che sul mantellino ha la sigla SG, che vuol dire: Stefano Gualandris :-D Sempre i migliori!
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Vi ricordo ancora con un affetto più unico che raro

Purtroppo non ho potuto vivere (per questioni anagrafiche) il periodo della vostra esplosione, con i concertini nei piccoli club diventati poi delle location sempre più grandi. Vi ho visti per la prima volta a Pergine Valsugana ad aprile 2016 e mi avete folgorato, tant'è che 3 mesi dopo ero a Verona a gustarvi dalla prima fila alla fiera del Fumetto, dopo ho potuto godere dell'esibizione di Mangoni al piano. La terza volta è stata nella data di apertura del tour di addio a Montichiari (giorno della morte di Avicii, per dire) ed è difficile spiegare quello che ho provato. Uno spettacolo teatrale condito di musica ENORME, esibizioni indimenticabili (il trenino del Mangoni tra il pubblico, Dj Mendrisio) e lacrime vere sulla presentazione del figlio di Feiez e della consegna della targa della città di Crema da parte del sindaco, con seguente coro spontaneo del pubblico di Forza Panino. Non credo di aver mai visto un concerto con così tanta precisione come accadeva nei vostri, e le emozioni provate sono difficilmente riportabili su carta (o su pc). Però sono onorato di avervi supportati e seguiti, seppur da non troppi anni, dispiacendomi solo di essermi perso i momenti storici accaduti tra gli anni 90 ed i primi 2000. Ah, ed Il Circo Discutibile è una canzone che spesso mi fa piangere, soprattutto nel verso "Io sono le carezze di mia madre mentre rido al primo girotondo". Questo pezzo è la dimostrazione di grandezza di Rocco Tanica, Maestro musicale e scrittore universale. Grazie Elii, vi voglio (ancora) tantissimo bene anche a distanza di tre anni da quel tour di addio.
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Vi voglio bene

Era una sera di fine febbraio 1996, avevo 10 anni ed ero in piscina con mio fratello Nicola, di 6 anni, e mia madre che ci accompagnava. Ero intento ad asciugarmi i capelli (all'epoca li avevo ancora tutti!) sotto uno di quei phon a muro, costo 200 lire, e ripensavo a quei tipi inquietanti che - avevo sentito dire - avevano rischiato di morire a causa del pesante trucco di scena al festival di Sanremo. La terra dei cachi. Troppo piccolo per apprezzare a pieno un capolavoro di quella portata. 2001, primo liceo: un mio compagno di classe, divenuto nel corso degli anni uno dei miei migliori amici (ci vediamo oggi pomeriggio per festeggiare i 33 anni di una nostra altra compagna di classe al liceo!), mi fa ascoltare sul walkman Burattino senza fichi, il pezzo che fa: "la mia pasta del capitanooo" mi e rimasto impresso fino ad oggi. Primo concerto degli Elii: estate 2007, laghetto dell'EUR, io, mio fratello e il mio amico Cristian, detto Tapparella. Altri tempi, più felici di questo. I miei genitori ci vennero a prendere dopo il concerto a bordo della nostra nuova macchina, una Fiat Doblò blu, che mi sembrò molto scomoda all'inizio, ma che poi ho amato come un quinto membro della famiglia. 2019. Ascolto gli Elii in macchina tornando a casa dal lavoro, quando ho voglia di ridere. Grazie davvero ragazzi, vi voglio bene, la mia vita è migliore grazie a voi.
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Videomusic e Fanzolo di Vedelago (ovviamente la data del ricordo è approssimativa)

Ero un 17enne pieno di brufoli e di insicurezze. Non come adesso: adesso sono un 44enne. Già da un annetto avevo sentito la cassettina del primo lp del Complessino, noi giovani ragazzuoli di provincia l'avevamo divorata ritrovando nelle loro canzoni i nostri stati d'animo, il nostro sentire più profondo, ma soprattutto le parolacce. Crescendo avrei capito che c'era già molto di più delle parolacce, ma che belle le parolacce. Il live di quel tour trasmesso da Videomusic (grazie ora e sempre per questa e tante altre cose, Videomusic) mise Fanzolo di Vedelago sulla mappa, per la mia generazione. Fanzolo di Vedelago come Bethel, come Woodstock, come Canterbury. Oggi so che c'è anche un rapporto profondo con la raccolta differenziata, a Fanzolo, ma allora sapevo solo di quel live. Un live con tutti i crismi della leggenda, con gli special guest (Ruggeri, un link con i gusti musicali dei nostri genitori, uno che poi ho imparato ad apprezzare superando la diffidenza giovanile; Skardy, cosa dire di Skardy? Love Skardy), con un pene gonfiabile sul palco, con una finta rissa in apertura ("dal grande odio nasce il grande amore" è una frase che ripeto tutt'oggi). Poi quel signore (che aveva tipo 30 anni, ma a quell'epoca i trentenni mi sembravano dei signori) che suonava un sacco di strumenti, sudando tanto. Che bravo! Si poteva essere bravi e, contemporaneamente, divertenti, coinvolgenti, esaltanti. E dire le parolacce. Fanzolo di Vedelago sarà un ricordo di qualcosa che non ho vissuto direttamente, ma che porto nel cuore. Bury My Heart at Fanzolo di Vedelago.
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Volevo Charlie!

Suppergiú 1988, l’amico e collega di mio padre, Paolo, disse che lavorava con Charlie agli Psycho di Milano, noi ragazzini che canticchiavamo “faccia da pirla” tutto il giorno lo pregammo di portarci degli autografi dei gruppi che incontrava... ovviamente speravamo tutti di ricevere quello di Charlie, che arrivó, ma solo uno e toccó ad un mio amico, io ne ricevetti un’altro che ci fece ridere un sacco, c’erano delle firme e il nome del gruppo: Elio e le storie tese!! Ééh?? Questi devono essere scemi a scegliersi un nome così, pensammo. Ancora non sapevo che tempo dopo avrei costretto tutto lo sci club ad ascoltare “Cara ti amo” e “Natale in casa Vizent” per tutta la notte di un capodanno! O che vi avrei visti in concerto una dozzina di volte e che in uno di questi avrei avuto la fortuna sfacciata di poter rivedere (é si, ho visto Frank Zappa) Ike Willis e pure aggratis!! O che quando é uscito il cofanetto Perle l’avrei comprato nonostante avevo già tutti i dischi! E poi zona gerra ai 10 anni di rete3 dove con il mio amico Giulio in prima fila abbiamo talmente rotto i coglioni durante la saga di addolorato che Elio ci sputó addosso! E poi le scommesse con i colleghi che avrei cantato qualsiasi vostra canzone a memoria ecc.... E poi il 2015 quando, facendo il mio lavoro che é tecnico delle luci, ho raggiunto l’apice della mia carriera: fare gli effetti al vostro concerto a Lugano, figata!! La migliore amica di mia madre dice scherzando che io sono cresciuto a latte e Frank Zappa che é stato il musicista che mi ha formato l’orecchio, poi siete arrivati voi ed é stato amore a primo ascolto!
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Wavavooooma

Credo fosse l'inizio del 1988. Era sicuramente uno spettacolo organizzato da Radio Popolare in un teatro milanese (il Nazionale?). Allora ero uno studente di filosofia e, lo ammetto, non vi conoscevo. O meglio, vi conoscevo solo di nome. Comunque, ho questo ricordo che mi si è impresso nella memoria. Sono seduto tra il pubblico, viene annunciato il set degli Elii e comincia questa canzone che parla di un astronauta, o almeno così me la restituisce la memoria. Io ascolto con attenzione crescente il testo e a un certo punto comincio a ridere, ridere, ridere: una cascata interminabile di risate che ha reso il ricordo di quella serata delizioso. Insomma, avevo sperimentato una specie di estasi da buonumore che è una roba micidiale - meglio di qualsiasi estasi sintetica - e che ho riprovato dopo di allora ascoltando canzoni speciali come La terra dei cachi, Tapparella o Dannati forever. Quell'anno l'estate l'ho trascorsa in Irlanda. Una sera a Besfalt ho cenato con tre amici in un pensionato universitario. La situazione nella città era tesissima per via del conflitto tra cattolici e protestanti che era allora violentissimo. La tensione terribile della giornata favoriva il cameratismo e la seconda cosa che non ho dimenticato sono proprio le risate che ci siamo fatti attorno a quel tavolo parlando di voi e del vostro umorismo surreale. Un'altra estasi comica di cui vi sono debitore. Grazie!!!
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web non smart

Il mio ricordo è questo: http://kenshir.nkt.it/elio.htm Nel mio primo sito - databile all'incirca al 1996 - parlavo delle cose che mi piacevano, per condividerle con occasionali visitatori. Al tempo si faceva così, non come in questa simpatica epoca smart in cui si fa a gara a chi è più smart. Agli Elii spettava il posto d'onore, subito dopo Ken il guerriero e prima dei Simpson. E coincidenza vuole che nella paginetta collegata http://kenshir.nkt.it/fiaba.htm che contiene la sbobinatura della mia fiaba preferita, al tempo abbia usato proprio le stesse foto che ci sono qui sopra, internet archive mi è testimone. Il che avvalora il mio sospetto che mi stiate spiando da anni, vedi Gimmy I.
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