Le storie tese: I tuoi ricordi
In che modo si sono intrecciate la tua vita e la storia di Elio e le Storie Tese?
Quali sono i tuoi migliori ricordi legati al Complessino?
Ce li vuoi raccontare? Vuoi farceli vedere? Vuoi farceli sentire?
Compila il form e racconta: se non hai voglia di scrivere puoi mandare una foto, oppure linkare un video (anche un video in cui ricordi i tuoi ricordi) o mandarci una nota audio come si fa tra amici.
Tutti i ricordi
San simone
Ha voluto rincorrerlo nel parcheggio perché voleva cantare un pezzo di Pippero insieme a lui !!!lo sto crescendo bene!!
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Sanremo 1996!
Correva l’anno 1996, anno de La terra dei cachi... avevo 16 anni, e avevo appena perso il mio papà. Mia mamma e una sua amica decidono di portare me e la figlia della sua amica a farci un giro a Sanremo nelle ore notturne, ore migliori per beccare in giro i Vips, magari all’uscita dell’Ariston o nei ristoranti di Piazza Bresca... ed è proprio da uno di questi ristoranti che vediamo uscire gli Elii!! Mia mamma era - ed è - una fan sfegatata, quindi inutile dire che sia io che mio fratello siamo cresciuti a pane e EEST, quindi ci siamo avvicinate per chiedere gli autografi. Rocco, l’ultimo a doverci fare l’autografo, riceve una chiamata sul cellulare... ci fa segno di aspettare un attimo... e noi aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo... dopo un po’ però le nostre mamme insistono che è ora di rientrare, gli indico l’orologio, gli facciamo “ciao ciao” e ci allontaniamo. Mentre camminiamo in un vicolo che attraversa via Matteotti per raggiungere la macchina, arriva una vespa che frena accanto a noi. “Ma dove andate??? Vi devo fare l’autografo!!” Rocco ci aveva seguite! Il 1996 è stato un anno difficile, ma questo ricordo rimane uno dei più belli della mia adolescenza.
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Sanremo '96 - A quattro anni scopro EELST
A quattro anni scopro Elio e le Storie Tese. Mio padre mi fece ascoltare 'La Terra Dei Cachi' in macchina, mettendo nello stereo una cassetta che un suo amico gli aveva dato... subito amore. A quell'età non riuscivo a cogliere di cosa parlasse il resto, la complessità compositiva e tutto il resto ma mi piacque talmente tanto che non ascoltai altro per settimane, letteralmente. Mio padre preso dalla disperazione (e principalmente per non dover riavvolgere la cassetta tutte le volte) prese una cassetta 'vergine' e registrò quella canzone a ripetizione. Per tutta la cassetta. Fronte e retro. È uno dei più bei ricordi che conservi tuttora, sia degli Elii, che di mio padre.
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Sanremo mi ha sempre fatto cagare.
Fin da piccolo, dagli albori dei miei ricordi, il festival canoro della musica Italiana mi ha sempre fatto schifo. Essendo piccino, 7 anni, ovviamente non potevo prendere controllo della TV e seguivo svogliatamente il festival, finché arrivarono sullo schermo loro. Tutti argentati, in tutine luccicanti. E lì incominciarono le domande :"mamma chi sono? Ma perchè sono vestiti cosi? Cosa cantano? La terra dei cachi? Cos'è? La pinza nella panza...ma farà male!?!?" E si susseguirono per mesi mal fischiati e cantati ritornelli de "la terra dei cachi", fino a portare all'esasperazione dell'intera famiglia.
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Scout e Cappuccetto
Non ero mai riuscito a incontrarvi live ma la mia vita sociale ebbe la svolta con Tapparella. Arrivo in piazza a Capua con una carovana di amici in macerazione alcolica e mi si staglia di fronte un coltellino svizzero meccanizzato altezza umana piazzato davanti alla batteria! Poco dopo, Mangoni tappezzato da Cappuccetto rosso inizia a volteggiare sul palco ed è subito magia. Elio vestito da BoyScout incanta con la voce ed a "Servi della gleba" e un tripudio. Tutti assurdi, effetto concerto PFM però a schiattarsi la prostata dal ridere. Niente, non lo dimenticherò mai. Stop. Baci a tutti, vi voglio bene!
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Scusa ma chi te l’ha raccontata?
Ricordo come se fosse oggi ..... facevo il secondo superiore , anno 2003/2004 , chiesi ad un amico del terzo se aveva musica nuova ... ci scambiammo dei cd, robaccia ... poi un giorno mi disse eppure un gruppo che potrebbe piacerti c’è ... mi propose Elio e le storie tese ... non sapevo nulla di voi ... infatti risposi nel modo più banale in cui potevo rispondere ... ma chi Elio e le storie tese ? Quelli di Italia si italia no ? E lui si ... tranquillo ascoltali sono forti ... e io va beh proviamo ... Inserì il cd ovviamente masterizzato nell’apposito lettore ... e tutto d’un tratto ... toc toc chi è ? Il merlo che fa me , la come il merlo che fa me , e già ... troppo facile pensai io .. e chi te l’ha raccontata ed ecco che il coro delle voci bulgare grida Elio e le storie tese ..... da quel giorno ... tutto é cambiato ... in brevissimo tempo siete entrati nella mia testa e non ci siete più usciti ... mi avete dato tanto , E per sempre resterete il mio gruppo italiano preferito ... ps ovviamente la mia collezione attuale oggi è costituita solo da cd lp mc originali , ho tutti i vostri gadget , non solo le statuette vostre , ho contattato anche il tizio che ve le ha fatte, dalla sicilia sono andato a Milano e mi sono fatto immortalare e riprodurre in 3d, più vip package, ho cenato con voi, salito sul palco con voi, nel backastagr con voi, per le prove nei concerti sempre con voi ... più stampe piu tutto quello che mettete in vendita , se è in vendita io c’è l'ho ... vi adoro per sempre fedele Mike
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Senti questa roba...
Dicembre 1989, Ferrara. 5 liceo scientifico. Un amico mi passa una cassetta e mi dice: oh...ascolta sta roba, io ieri sono morto!”. Vado a casa pranzo in fretta e via in camera con il radiolone. La prima cosa che sento è l’attacco di batteria di john holmes. Geniale. Dopo un’ora avevo le lacrime. Amore a prima vista. Dura ancora. Sono l’unità di misura della nostra vita. Non esiste momento, che non possa essere declinato in qualche strofa loro....
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Serata in via Caccialepori
Eravamo da Lucio Fabbri per registrare un provino: con me c'erano Paolo e Giampi Alpiani. A un certo punto della serata Paolo ci mostra una VHS in cui voi fate i modelli per un giubbetto con Roberto da Crema: risate. PS Già che ci sono, chiedo umilmente se qualcuno ha notizie di questa chitarra Ibanez (ES-175 replica) che avevo venduto a Paolo e mi piacerebbe reincontrare. Un grande saluto
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Seratone
Meravigliose serate al Magia con registratore e tanta voglia di divertirsi ❤️ Indimenticabile anche la non stop all'Elfo ...Siete stati la colonna sonora della lunga storia fra me e mio marito, sposati da 32 anni! Vi amiamo ❤️
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Servi della Gleba? Noi?
Grazie alle vostre canzoni, per la precisione grazie a Servi della Gleba e a Gimmi I. è nata una delle migliori amicizie che abbia mai avuto, che mi ha portato a mettere su una band e a levarmi delle belle soddisfazioni
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servo ante litteram
Avevo 19 anni, c'era un concerto di questo complessino all'ex cinema Alcione di piazza Vetra. La mia ragazza non voleva che io andassi al concerto perché le canzoni erano troppo volgari. E io non ci andai. E lei in cambio non me la diede.
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Servo della gleba ed altro, purtroppo....
Chi subendo una delusione da un membro del sesso femminile non ha mai pensato ai Servi della Gleba oppure non è stato invitato a Feste in età adolescenziale non ha mai pensato a 'forza panino!"........
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Shpalma il tuo compagno di banco
Ciao Elii, vi racconto questo ricordo che non dimenticherò mai. Ho 25 anni e sono un vostro superfan (anche se non vi ho mai visti dal vivo), ero in quarta o quinta elementare ed un mio benestante amico comprò Cicciput poco dopo l'uscita per shparare appalla Shpalman con tutto il nostro gruppetto di 4 amici. I nostri genitori poco entusiasti facevano di tutto per tenerci alla larga dalle parolacce contenute nell'album, tanto che ci venne proibito. Fortunatamente da bravi pirati avevamo già provveduto a masterizzare ognuno la propria copia e ovviamente dovevamo ascoltarlo di nascosto. Il vero trionfo di questo ricordo arriva ora; alla festa di classe di fine anno le maestre ci dissero di portare dei cd con la musica, senza alcun dubbio in testa noi portammo Cicciput in modo da shparare la settima traccia a tutto volume nell'aula, erano presenti tutte le classi di quarta/quinta e il corpo insegnanti che festeggiava l'imminente fine della scuola! Il momento in cui noi cantavamo a squarciagola Shpalman e la faccia delle maestre fu memorabile...esattamente come la cazziata che ricevemmo dopo da queste ultime e dai nostri genitori. Vi saluto con affetto e stima, grazie per la buona musica e le risate che ci avete regalato.
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siete la colonna sonora della mia vita
Vi ascolto da quando ho coscienza di cosa sia la musica (ovvero da quando mi sono accorto di essere un ometto, dal momento in cui ho sentito fluire l´antigelo paraflu); la mia prima esperienza live con gli EELST è stata durante le vacanze estive del 1992 a Lignano Sabbiadoro. Di certo il ricordo forse più bello è stato avere Elio graditissimo ospite alla festa del volontariato che avevo organizzato nell´autunno 1995 in zona Bonola a Milano; qui ho scoperto la grande sensibilità ed il lato umano di un idolo musicale. “Musicisti dei miei stivali” con le vostre “sporche luride canzoni” avete portato in musica la nostra popolare realtà quotidiana, con dissacrante allegra ilarità, “per trasformar la vita in una festra”. Caro simpatico complessino vi voglio tanto bene che, per ricordarmi sempre di voi, vi ho tatuati sulla mia pelle :-)
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Siete parte di chi sono oggi.
Ciao Questa ve la avevo già scritta, ma mio fratello insiste nello spedirla di nuovo. Sono Simone, un italiano migrato a Los Angeles, tra poco in smigranza verso la ridente cittadina di Gallarate. Non so se questo messaggio arrivera' ai membri del simpatico gruppettino, ma ho da poco scoperto dello scioglimento dovuto ai problemi di salute di Rocco. Fidati se ti dico che non ci ho dormito la notte, Elio sono stati una costante nella mia vita degli ultimi trent'anni, sebbene non sia fava. Me li ricordo ancora i pomeriggi dell'88, a dieci anni, con le cassettine pirata in cui gli Elio dicevano "cazzo", che non si poteva dire: la mamma poi si arrabbia. Combinata ad altre brutte cose successe nel 2018, tra cui il mio divorzio, e' stata una notizia che mi ha colpito nel profondo. Poi i fetenti se ne escono con "Circo Discutibile" e mi fanno frignare in ufficio. Non si fa, non si fa. Ho letto alcune interviste in cui Stefano dava le motivazioni di questo cambiamento, attribuendolo alla scena musicale italiana ed al sentirsi inadeguato rispetto ad un pubblico che ascolta Sfera Ebbasta. E ci sta anche, i membri degli Elio sono tutti oltre i cinquanta, hanno tutte le ragioni del mondo per sentirsi alieni rispetto al contesto sociale in cui vive il belpaese, in netto contrasto con il rispetto per l'Arte che, "cazzo" piu' "cazzo" meno, gli Elio hanno sempre dimostrato. Vorrei solo far arrivare un messaggio, se possibile. Il contributo che gli Elio hanno dato al Paese in quarant'anni non e' solo estetico. Presentando un tipo di bellezza legata si' al rispetto della tradizione, ma anche "ribelle", "sbagliata" ed, in generale, "diversa", Elio hanno insegnato alla mia generazione come approcciarsi alle diversita' e al non conforme. Il contributo degli Elio e' politico, ancor prima di estetico. Se oggi io sono una persona che apprezza il diverso come valore, lo devo anche agli Elio, ai solo di gargarismi ed al vocoder che dice "sborro" in Pork & Cyndi, alla gabber di "Ballate Bastardi" ed all'arrangiamento stile Earth Wind & Fire di TVUMDB. Mi hanno insegnato ad essere un ascoltatore migliore. Proprio io che nel '93, a quindici anni, ascoltavo la dance di Radio Deejay: gli Antico, i Cappella, Digital Boy, Prezioso e mi sembrava la roba piu' fica del mondo. Se ieri ho acquistato un CD di Thundercat ed uno di Herbie Hancock, il merito e' di chi mi ha dato modo di seguire un percorso di crescita che mi permetta di apprezzarli. Quindi anche degli Elio. (E spero proprio Faso ascolti Thundercat, e' un bassista con le palle) Leggendo degli avvenimenti di cronaca italiani, non ho dubbi: il popolo italiano ha piu' che mai bisogno di un messaggio che presenti la diversita' come importante apporto alla crescita individuale. Qualsiasi strada i membri del gruppettino decidano di intraprendere, vorrei esortarli a continuare nel loro apporto alla vita nella polis. Siamo gia' un popolo di stronzi, senza di loro, saremmo anche un popolo piu' povero. Con affetto ed immensa stima Simone
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sir
Partimmo in 4 in autostop da Bassano del Grappa per andare ad Arezzo a vedere i Litfiba che suonavano ad Arezzo Wave. Arrivati, tipo dopo 90 ore di viaggio, ci dissero del lutto dei Litfiba di una ventina di giorni prima e del fatto che avrebbero suonato gli EeLST. Io me lo ricordo così. Ci mettemmo sulle transenne davanti al palco e ci svegliò qualche ora dopo il riff di Born to Be Abramo. Videomusic tentò anche di intervistarci ma la situazione era drammatica. Che ricordi. Andrea
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sirtaki in pineta
non ricordo il giorno preciso, ma è stato il giorno del mio primo concerto degli EELST, il primo di una innumerabile serie. L'improbabile location è un parco pubblico a Rimini pieno di pini, di cui uno posto esattamente al centro del palco. Ovviamente Elio canta la prima parte del concerto da dietro l'albero in modo che nessuno possa vederlo. Ad un certo punto a qualcuno è venuta l'idea diabolica, sicuramente ispirata dal luogo del concerto, di suonare il sirtaki e obbligare il pubblico a ballare abbracciati spostandosi lateralmente. La cosa già di per sé abbastanza spiacevole per via del caldo torrido e relative pezze ascellari fuori controllo, diventa una farsa nel momento in cui, accelerando progressivamente il ritmo, ci siamo inevitabilmente scontrati contro i pini
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sospeso alle elementari per Cara ti amo <3
La data del ricordo è vaga ma non lontana dal reale accaduto. A quei tempi nella Milano musico-veggente giravano musicassette pirata di un certo gruppo di pazzerelli chiamati Elio e le storie tese e mio fratello più grande di 11 anni era riuscito a portare a casa da non so dove la cassetta del primo album, ovviamente senza comprarla ma copiata dall'amico dell'amico dell'amico che aveva sentito sti qua chissà dove ma che erano bravissimi. Io stavo sui 10-11-12 anni ed ero molto ricettivo rispetto alla musica che sentivo suonare ogni giorno dalla camera di mio fratello. Pink Floyd, Dire Straits, Police...ma anche Bennato che cantava canzonette e poi, in quel magico periodo, arrivarono gli Eliiii! Fu amore al primo ascolto e furono risate grasse tra fratelli. Ogni viaggio in macchina era accompagnato da quel disco. E poi niente.....un giorno alle elementari (andavo a scuola dalle suore) avevo il mittttico walkman della Sony, quello figo, e nel doposcuola cazzeggiavo camminando nel campo dell'oratorio e mi ascoltavo la musica. Niente di nuovo né di strano, ma quel giorno mentre camminavo per il campo da calcio, stavo ridendo come un cretino ad alta voce con le cuffie nelle orecchie e questo ha fatto rizzare le antenne di Suor Cinzia, detta Suor Palla da mia madre per la sua "leggerezza" nel gestire la diversità di pensiero, nonostante fosse giovane e pure carina. Di tutto il disco e di tutte le canzoni che potevano suonare in quel momento, il fato ha voluto che ci fosse Cara ti amo ed in particolare la strofa che dice "ti passo un cubetto di ghiaccio intinto nel cointreau sulla pancia dopodiché ti scopo bendata". Suor Cinzia si è palesata di fronte a me con morbosa curiosità vedendomi così dedicato alla musica e così entusiasta di quanto stessi ascoltando e mi chiese: "cosa ascolti?" E io stupidamente, risposi "I beatles!" A quel punto fu inevitabile un: "Ah che bello, fammi sentire!" Credo che la prima frase che le sia arrivata alle orecchie sia stata "non sono una troia, e allora in posizione canonica io sopra tu sotto, che palle. Disse la vacca al mulo, oggi ti puzza il culo, disse il mulo alla vacca, ho appena fatto la cacca". Walkman ritirato, sospeso per una settimana da scuola ma la cosa impagabile è stata la faccia della suora, a quei tempi 20enne o poco più, che sembrava avesse sentito Satana in persona bussare alla porta! :D Grazie ragazzi....quella è stata solo la prima delle mie sospensioni, ma ci tengo a darvi il merito di ciò che è vostro!! :P Siete i migliori musicisti italiani e lo sarete fino a prova contraria che ancora nel 2022 non è arrivata! Baci e abbracci e non ci lasciate mai!! ;) Notte!!
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Spiagga del Grigolo Isola d'Elba
Ricordo Davide negli anni 70 alla spiaggia del Grigolo. Lo ricordo in particolare che costruiva per me e i miei cugini delle barchette con i sugherelli delle lenze essendo lui un po' più grande di noi. Vado ancora all'Elba e passo tutte le volte dal Grigolo. La spiaggia praticamente non c'è più, restano i ricordi. Tra l'altro un po' la chitarra la suono anche io!
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Sputazzata
Al concerto all'Antares di Pavia, "Elio" faceva il brillante e sputava sul pubblico (tipo Axl Rose in quel periodo), peccato che qualcuno da giù gli ha sparato una scatarrata in piena faccia! Ho riso moltissimo. Elio meno.
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