Le storie tese: I tuoi ricordi

In che modo si sono intrecciate la tua vita e la storia di Elio e le Storie Tese?
Quali sono i tuoi migliori ricordi legati al Complessino? 
Ce li vuoi raccontare? Vuoi farceli vedere? Vuoi farceli sentire?

Compila il form e racconta: se non hai voglia di scrivere puoi mandare una foto, oppure linkare un video (anche un video in cui ricordi i tuoi ricordi) o mandarci una nota audio come si fa tra amici.

Tutti i ricordi

La discriminante Elio e le storie tese

Per anni ebbi un fidanzato che di Elio e le storie tese non poteva fregargliene di meno, ma che, nonostante ciò, con rassegnazione mi accompagnava ai concerti. Questo anche perché, all’ epoca, se c’era un concerto del complessino nel giro di 150 kilometri, la sottoscritta non se lo perdeva manco a morire, quindi o il ragazzo se ne faceva una ragione, o si passava numerose serate da solo. Del tour di Cicciput ho visto talmente tante date che, quando arrivavo, mi salutava persino il service. Ma vabbè, non divaghiamo e torniamo al ricordo in questione. Io e il fidanzato ci lasciamo! Dovendo pensare ad una nuova lovstori, decido di stilare una lista con tutte le qualità che avrebbe dovuto avere la mia nuova metà, e ci inserisco “ fan di EELST “. Dopo un po', conosco due ragazzi che mi piacciono. Uno è un cantante, biondo con gli occhi azzurri, l’ altro un manager giramondo, moro e ricciolino. Chi scelgo? Prendo la mia lista, e alla voce “ fan di EELST “ raggiungo il verdetto. Fuori il cantante, frequentiamo il manager! Guarda un po', c’è giusto giusto un concerto del complessino a San Donà di Piave ( Rock & Dock Festival – 26/06/07 ), il tour si chiama “ Emozioni Fortissime”, proprio come l’ ammòre che stava nascendo. Ci porto il tipo! E gli piace, evviva! Replichiamo un mese dopo alla festa di Radio Sherwood a Padova. E’ fatta. Posso dirlo alla mamma! Vado a pranzo dalla genitrice e le racconto della mia nuova frequentazione. Leggo il terrore sulla sua faccia, poi mi dice “ ti prego, non portarlo ai concerti di Elio e le storie tese o penserà che sei troppo strana! “ la tranquillizzo: “ mamma, non aver paura, piacciono pure a lui!” Ora sono passati 12 anni, il manager è diventato mio marito da 10, e devo dire che la discriminante Elio e le storie tese è stata proprio una figata.
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La Ditta

Da quando ho scoperto il vostro pezzo “ La Ditta” la mia vita è notevolmente migliorata . Grazie Eli ♥️
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"La Ditta" al Karaoke

Mah, in realtà c'è ben poco da aggiungere al titolo del ricordo. Una sera di inverno di almeno 7 anni fa, essendo molto freddo, coi miei amici andammo in un locale dove organizzavano il Karaoke. Dopo innumerevoli canzoni interpretate con la massima serietà e compostezza degna del Karaoke, imbraccio il listino delle canzoni e butto un occhio alle canzoni del complessino disponibili. Tra i titoli, spunta "La Ditta". Quando giunge il mio turno, canto con tutta la passione di cui dispongo questa bellissima canzone. I miei amici erano in lacrime dalle risate, questo penso possa bastare, no? Purtroppo da allora non ho più trovato canzoni del complessino nei Karaoke di tutto il Lazio, deve essersi sparsa la voce!
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La Festa della Scuola.

Giugno 1992. Festa fine scuola. Tutti ascoltavano One degli U2. Io avevo appena trovato una cassettina abbandonata. Aveva una mucca con i piedi da uomo. L’ho messa nel walkman ed è iniziato tutto... per non finire mai. I miei amici associano voi a me. E questa, per me, è una cosa meravigliosa! Grazie Elii.
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La festa delle medie

Seguivo ELST da qualche anno... credo nel 1996 sono andato a un concerto a Milano con un'amica. Ci siamo detti: "Non andiamo a mani vuote...!". Così abbiamo procurato una torta del Mulino Bianco, le candeline, i bicchieri... il kit della festa delle medie! C'era anche un pacchetto di Golia per Elio. Siamo arrivati in anticipo e abbiamo consegnato tutto a Christian, che si aggirava sotto il palco. Quando alla fine concerto Cesareo ha arpeggiato l'intro di "Tapparella" e Mangoni è uscito con la nostra torta e le candeline accese, siamo letteralmente impazziti...!
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La gente vuole il gol

Era il lontano 2000 e dalla saggezza dei miei 10 anni ero in vacanza coi miei vecchi durante gli europei olandesi. E venni a conoscenza che, 3 voci che teoricamente erano solamente in televisione ad eseguire quello splendore di Mai dire gol, uscivano dalla radio sulle frequenze di Radio2 che narravano quello che accadeva nei campi. E nel dettaglio quando una delle 2 squadre segnava, un complesso misteriosi canticchiava una canzoncina allegra e un architetto esultava senza pietà. Da lì e stato amore a primo ascolto. Cercai ovunque quella canzone e finalmente la trovai. Da 18 anni mi fa compagnia questa canzone, e me la fara sempre.
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La gente vuole il gol

Vacanza con i miei genitori a Lampedusa... In pieno Europeo di calcio olandese... Il mio essere di 10 anni è insieme a suo babbo mentre accesa la radio in spiaggia, sente su radio2 le 3 famose teste coronate che per da anni mi fanno ridere in televisione e magicamente li ritrovo anche per radio... Era Rai Dire Gol. Rido mentre seguo le partite, quando ad un tratto una squadra segna un gol, e un complesso misterioso canta una jingle stra orecchiabile, mentre un "artista a se" esulta come un pazzo. Mangoni mi ha aperto la strada alla vostra discografia. Grazie, son più di 20 anni che mi porto questa canzone nel cuore!
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la laurea in ingegneria di Elio

Giovane laureando al Politecnico di Milano cercavo tra gli elenchi i nomi dei miei compagni che si sarebbero laureati quel giorno nella sessione... cerca cerca... Belisari... Stefano?! Per me Elio e le Storie Tese erano una band di culto da 13 anni!! Mi sono precipitato nell'aula e ho assistito alla discussione della tesi di Elio, insieme a pochi altri in piedi in fondo all'aula. Alla fine della discussione abbiamo applaudito compostamente, ed Elio a sua volta ha applaudito il pubblico in sala!
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La libertà...

15 anni...bicicletta...primavera...cassettina nel Walk man registrata dal vinile prestato da un mio cugino...libertà.
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La mano di Dio

La mano di Dio
Ai piedi di Assisi, altro che dare la mano al Papa: MANGONI
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La mia prima volta con gli Elii

Avevo 11 anni nell’estate del 1992 quando ero in villeggiatura con la mia famiglia in una amena località della riviera romagnola. Ricordo nitidamente la mia prima volta perché avvenne in modo casuale, inaspettato e un po’ assurdo. Senza alcuna ironia, ero in bagno e leggevo TV Sorrisi e Canzoni (perché c’erano i testi dei tormentoni estivi) e la radio accesa passò “Il Vitello dai Piedi di Balsa”: ne rimasi letteralmente folgorato. Nei giorni successivi feci di tutto per saperne di più quel pezzo (non trovai su TV Sorrisi e Canzoni) che per me poco più che bambino, ancora senza un’identità musicale precisa ed un gruppo preferito, era qualcosa di straordinario e magico, come uno “Stargate” per un mondo nuovo ed inesplorato; piano piano collegai tutti i tasselli del puzzle che mi portarono agli EelST, scoprendo ben presto che erano gli stessi del “Pippero” che a loro volta erano quelli di quei manifesti della mucca con i piedi, che proprio in quelle settimane vedevo affissi lungo qualche strada del mare. Nel giro di qualche settimana, anche grazie ad un cugino di qualche anno più grande, riuscii ad impossessarmi della cassetta di “Italyan, Rum Casusu Çikti” che ascoltai tantissimo, anche se non capivo molte cose.
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La mia vita con EelST

La mia vita con EelST
FB mi ricorda oggi che avevo postato questo scritto 2 anni fa Lettera aperta ad Elio e le Storie Tese Allora, io sono un veneto classe 76. Quindi per me conoscervi quando ancora non vi conosceva nessuno mi veniva parecchio difficile. Ma già nell’87 avevo visto per la prima volta Elio, in una puntata di Lupo Solitario registrata dai miei, coi capelli lunghi biondi se non ricordo male. Così ho imparato Silos. Avevo 11 anni. Per la felicità dei miei. Comunque sono stato uno dei primi tra i miei amici con una cassetta pirata di Elio, senza avere idea da dove fosse arrivata ne dove fosse andata. In prima liceo mi son comprato il CD di Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu e in seconda Italyan, Rum Casusu Çikti. Due album che ho frugato. A memoria ogni canzone e ricordo di un giorno in pizzeria dove ho scritto l’intero testo di cassonetto sulla tovaglietta. Ero un ribelle all’epoca. Nello stesso periodo mi son comprato Tutto con la cassetta del 2 picche con Alfieri (quindi la versione che conosco io) e altre 2 canzoni, Volare e gli Occhiali dell’amore. Poi versione pirata del VHS di Chi ha incastrato Elio e le Storie Tese? miglior docu-film del 92. E pure il concerto di Villa Emo su VideoMusic, visto e rivisto. Un mio amico c’era pure andato, visto che era a 10km da casa, ma a quell’epoca a 16 anni non sapevi un cazzo di quel che succedeva dato che non c’era internet. Quel pirla del mio amico me l’ha detto dopo che c’era andato che c’era il concerto… Nel 93/94 me ne vado in America e quindi Esco dal mio corpo e ho molta paura (Gli inediti 1979-1986) lo salto a piè pari. Torno dall’America, ho dei cazzi vari e Elio partecipa a San Remo. Io so che ha vinto, ma ci vogliono i carabinieri per farlo capire a tutti. È il 96 ed è l’anno di Eat the Phikis ed è anche l’anno del mio primo live degli Elio e le Storie Tese: 25 Luglio 1996 al Palaghiaccio di Belluno! Avevo 20 anni e finalmente il sogno di una vita si realizza. Sono andato con 5 amici storici e abbiamo passato le due ore pre-concerto a cantare tutti e 3 gli album di EelST, al punto che quelli intorno a noi avevano cominciato a dire che eravamo gli EelST camuffati per fare uno scherzo al pubblico. Era il tour in cui vi facevate lanciare reggiseni e mutandine come i Take That. In tutto questo periodo ovviamente non perdevo neanche una puntata di Mai Dire Gol (a parte la parentesi americana). Quando esce Craccracriccrecr non lo compro (Eat the Phikis sarà l’ultimo CD comprato), ma ascolto via TV La Visione e Discomusic. Stessa sorte per Cicciput con Fossi Figo e Shpalman®. Il 3 Settembre 1999, a 23 anni, vedo il secondo concerto al campo di calcio di Giavera del Montello. Un applauso alla parola Gratis. Il 29 Luglio 2001 mi vedo pure Elio con i Tenores di Neoneli al Rifugio Graffer sulle Dolomiti del Brenta (con allegata foto di prova qui sotto). Poi il 4 Maggio 2002, al Paladozza a Bologna terzo concerto e il 18 Marzo 2004 a Belluno al Teatro Comunale, nel tour dove registravate la prima metà del concerto e ce lo rivendevate al costo d’ingresso… A fine 2004 lascio l’Italia (definitivamente) e così si conclude la relazione dal vivo con gli EelST, che si limita al virtuale seguendo i nuovi singoli di successo (ma non più gli album) con Parco Sempione, La Canzone Monotona e il Complesso del Primo Maggio (stupenda!). Solo quest’estate ho avuto la fortuna di essere in Italia durante un concerto in zona. Il 20 Agosto 2016 al Designer Outlet di Noventa di Piave. Concerto gratis con grandi emozioni e gli EelST si spaventano per 4 gocce d’acqua e scappano… Però stupendo cantare i grandi classici 10 anni dopo. Venivano fuori come se fossero passati 10 minuti. Bello Elio, bello il Pippero, belli tutti! Tutto questo per dire che adesso che mi venite qua ad Amsterdam mi auguro che non farete i coglioni. Mi aspetto almeno 35 brani e 4 ore di buona musica. Quindi l’80% di Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu, il 95% di Italyan, Rum Casusu Çikti, il 75% di Eat the Phikis, più Born to Be Abramo, Amico Uligano, Nessuno allo Stadio, Discomusic, La Gente Vuole Gol, Shpalman®, Fossi Figo, Parco Sempione, La Canzone Monotona, Il Complesso del Primo Maggio e Alfieri. Quindi mi raccomando, non fate i cazzoni e sprecate l’occasione di fare bella figura all’estero. Che io ho lasciato il mio bel paese 13 anni fa con la valigia di cartone e son venuto al freddo, dove il mangiare ti può uccidere e nessuno ne capisce niente. Dove la gente non capisce la mia italianità e si chiede perché andarsene dal più bel posto del mondo… E allora fatelo per me e tutti gli altri esuli sfigati. Cervelli in fuga senza cervello. Fateci rinsavire per una sera e date il meglio del meglio del vostro meglio! Yes, you cunt! Aggiornamento: stupendo il concerto ad Amsterdam! Tutto rigorosamente sotto il palco! Mia figlia in camera adesso ha uno dei fulmini scagliato dal Dio della Barzelletta, interpretato dal grande Mangoni. Inoltre Agosto 2017 gran concerto ad Asolo con 2 ore di ritardo... Poi a Dicembre 2017 son pure salito su un aereo AMS-MIL per venire a vedere l’ultim concerto di EelST, solo per scoprire che non era l’ultimo... però stupendo! Oltre 3 ore di gran musica! Bravissimi!
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La mia vita non sarebbe stata la stessa...

…senza di voi… e non è una frase fatta, non è una leccata di posterior…è la pura verità. Ho 42 anni, il mio rapporto con voi inizia quando ne avevo 15. È il 1992, se la memoria non m’inganna Gennaio o Febbraio… faceva freddo insomma… e nel settimanale “Tutto”, in un numero compare una strana musicassetta con un due di picche sulla copertina e il simpatico nome Elio e le Storie Tese, ancora nessuno vi conosceva con l’acronimo. Contenuto della cassettina di cui sopra, credo fossero un paio di brani, forse tre. Uno di loro era sicuramente “Alfieri”, che nel giro di un giorno e mezzo consumo e imparo a memoria. Successivamente a Giugno esce Rum Casusu e quello è il primo album che acquisto, rigorosamente in cassetta, il walkman era ancora un amico inseparabile per me. In quell’estate assisto al mio primo concerto in assoluto, indovinate, era un vostro concerto, live in Giussago -PV-, non credo lo ricorderete ovviamente, ma due episodi mi rimangono indelebili: Elio che cicca dal palco su parte del pubblico dicendogli “provateci voi ora”, e una pantomima tra Elio e Feiez in cui il secondo se ne va incazzato, rientra poco dopo con un bigolo gigante chiedendo “pace e pene Elio… pace e pene”. Negli anni successivi non mi perdo una sola delle vostre uscite discografiche, ma le possibilità di vedervi live, ahimè, non sono molte e fino al tardo 1995 non dispongo di patente e automobile. Nel 1996 la vostra esplosione da un lato mi attira, dall’altro mi spaventa un po’, eravate un gruppo per gli eletti, quelli che riuscivano a capire la vostra genialità e di conseguenza si documentavano sulle vostre influenze, Frank Zappa in primis, e con quel Sanremo siete diventati un po’ di tutti, quando la maggior parte di questi “tutti” che frequentavo io conoscevano a malapena “italia si, italia no”, ignorando allegramente che il titolo non era nemmeno quello. Live a iosa, ricordo in particolar modo quello di Pavia, Palaravizza Giugno 96, ci saranno stati 60° in quel palazzetto, la puzza di sudore era insopportabile, e io il giorno dopo avevo la maturità. Poi l’attesa per il nuovo album, nel frattempo vado militare, attesa spasmodica che ha una brusca battuta d’arresto nel dicembre del 1998, quando il factotum ci lascia. Ricordo ancora la puntata di “Cordialmente” che ne seguì, in cui avete raccontato aneddoti di Feiez, la vacanza all’Elba in vespa, i momenti al mixer, il tizio della crew che lo ribattezza Feiez. Ricordo un capodanno a Novara, un freddo della madonna, e un sirtaki collettivo, ricordo di come lottavo con gli amici che non capivano quanto avanti fosse Cicciput… ricordo tante cose, sicuramente ne dimentico altrettante, ricordo l’orgoglio di aver scoperto che Elio ha abitato a Binasco, il mio paese… ricordo che se non avessi acquistato “Tutto” parecchi anni fa, i miei gusti musicali non si sarebbero espansi, non avrei scoperto (almeno non allora) Frank Zappa, i Dream Theater, i Genesis, Emerson Lake & Palmer… solo per citarne alcuni, ricordo che ero un ragazzino timido e che ho sviluppato il mio senso dell’umorismo grazie a voi… per questo non è una frase fatta, il mio carattere non sarebbe ciò che è oggi senza di voi, non saprei ridere di tante cose se non avessi incontrato voi.
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La musicasetta di "Live in Borgomanero"

Galeotta fu la musicassetta di Elio Live in Borgomanero che mi giunse ai tempi delle medie. Da quel giorno, entraste nel mio cuore con la vostra intelligente gogliardia. Colpo di grazia con la cassetta di Eat the Phikis (i cd manco sapevo cosa fossero). Vi amo, e sempre vi amerò. Anche dopo il centomila!
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La musicassetta

Anno 1988, tradizionale gita di tre giorni con la classe del liceo. Si parte alla volta di Pescasseroli, parco degli Abruzzi. In pullman è il solito florilegio di Sony Walkman e simili, pieni delle consuete ottantaggini. Una musica che non ci soddisfa più, evidentemente. Ad un certo punto Robi, il mio compagno di banco, tira fuori una cassetta, anzi LA MUSICASSETTA, come l’avremmo sempre chiamata. É una cassetta BASF con le tre righe sopra la copertina per scriverci cosa ci é stato registrato. “Senti questi”, mi dice Robi, senza aggiungere altro. Io metto le cuffie e ascolto. C’è uno che sembra simpatico, è roba dal vivo, lui si rivolge al pubblico e chiede “Si sente?”, poi aggiunge: “uomo del mixer, dammi la voce”. Per me che comincio a girare feste e localini con la band sembra roba familiare. Poi parte “Vivi Rocco”. Di lì un crescendo: Urna, John Holmes, Silos, Cara ti amo. Avrei scoperto anni dopo che era il mitico bootleg di Borgomanero. Quando nell’estate del 90 inizió a spopolare “Hukapan”, io gli Elii li conoscevo già a memoria. Da allora, una vita con la mia: Rum Casusu, il trionfo di Sanremo, il tour americano, le lacrime per Paolone, ogni disco atteso e comperato un secondo dopo l’uscita, quella dedica di Elio sul libro che non scorderò mai, i sedici concerti, fino all’ultimo del 7 dicembre 2017 al Vidia di Cesena, a cui ho portato mia figlia che ora fa il CPM a Milano e sogna di conoscere Rocco Tanica. Mi avete tenuto compagnia per trent’anni con il vostro talento, la vostra ironia, il vostro genio assoluto. Lasciate un vuoto incolmabile, e nessun ricordo è adeguato. Grazie.
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La nostra prima volta

Me la ricordo, quella prima volta. Io già li conoscevo ed apprezzavo da anni, ma quel concerto gratuito in Piazza 4 novembre aveva radunato un sacco di gente che poco prima ne ignorava l'esistenza. Non proprio tutti i componenti del pubblico sarebbero poi diventati i loro ascoltatori più assidui, ma in pochi si erano lasciati scappare l'opportunità di ascoltare quelli arrivati secondi a Sanremo, un soffio dietro Ron. Tra la folla riconobbi ex compagni che non rivedevo da un po', una coppia di amici di famiglia, una ragazza vista un paio di volte in parrocchia (con la sorellina più piccola ed un tizio con i baffi che ha tutta l'aria di essere il padre), una prof che cercava di contenere l'entusiasmo dopo aver incrociato il mio sguardo, ignorando che poco prima l'avessi sentita gridare invasata come tutti "cantaci Italia sì Italia no!!!". Dopo il concerto scendono tutti dal palco, dandoci l'incredibile opportunità di farci firmare qualche autografo. Ignoro gli amici, supero la prof (liberandola dalla mia ingombrante presenza) e mi dirigo diretto verso Faso, perché uno che ha appena iniziato a suonare il basso non può perdere una simile occasione...non mi limito a passargli il foglietto, ma lo riempio di complimenti ammirati... "fenomenale! Ma come fai a suonare così?!" Mi guarda serissimo, intento a scrivere FASO (proprio così, in stampatello) su altri foglietti. E poi, lapidario: "mi drogo". Io rido. Ridono tutti, intorno a noi. Ridono quelli che sono in attesa di ricevere un foglietto con scritto FASO, in stampatello. Ridono i miei coetanei che li conoscevano grazie alle cassettine registrate da qualche amico, e ridono quelli un po' più attempati che hanno visto Elio per la prima volta solo pochi giorni prima insieme a Pippo Baudo. Ride il tizio con i baffi che ha appena fotografato le figlie insieme a quello di Italia sì Italia no. E ride anche la ragazza carina incontrata un paio di volte in parrocchia. Me la ricordo così. La prima volta in cui vidi ridere mia moglie
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La portinaia

Dopo la scuola tutti in Taramelli, chi in bici, chi col vespino, Faso se non ricordo male aveva già un motore col quale faceva rizze improponibili, si andava in taverna da Ale a sentire musica e limonare con le fidanzatine. Io a dire al verità mettevo solo i dischi, facevo il simpatico e il servo ma non portavo mai a casa niente. Mi sono sempre chiesto se incontrando Nicola mi avrebbe riconosciuto, forse mi sorriderebbe dicendomi "si mi ricordo, tu abitavi di fronte ad Ale e mettevi sempre i dischi in taverna" o forse no.
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La prima cassettina

La prima cassettina di elio : Live in Borgomanero
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La prima musicassetta

Luglio 2001, il "segreto". Avevo appena compiuto i 14 anni, e conoscevo un animatore che indossava una maglietta degli EELST, quella in versione "meccanici" mi sembra, tutta chiavi inglesi ed elmetti... Mi era rimasta la curiosità di capire chi foste ed ero al mare (Bibione, VE); in un negozio trovai la musicassetta di "Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu". La comprai di nascosto! La tenevo nascosta sotto il cuscino, sia mai che pensassero male... ma dopo poche settimane ero già lanciato a far incazzare mia madre, cantando a squarciagola in casa "Donne atletiche donne che si allenano gettando il feto nel cassonetto dell'amor!". Da lì scoprii a ritroso tutto quello che era successo fino a quel momento, e casualmente nel 2002 iniziai a scrivere musica anch'io, inutile dire quanto mi dicono della vostra inevitabile influenza; nel 2003, con mia sorpresa arrivò Cicciput e in pratica quello che considero il vostro "secondo tempo", iniziai a frequentare i concerti. Che sono tra i più indimenticabili! Grazie per tutto quel che significate! Gilberto
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La prima Verticale di Ele

Sanremo 2016. Quinto Ripensamento. Io che cado dal divano dalle risate. Mia figlia, allora dodicenne, che non capisce (anche se già sapeva cosa pensassi di voi, già le facevo una capoccia tanta a forza di farvi sentire le vostre acrobazie). Bene. La sera stessa le ho mandato tre messaggi in sequenza su Whatsapp, da Youtube. Una versione della Quinta Sinfonia di Beethoven della Berliner Philarmonic Orchestra. A Fifth of Beethoven, da Saturday Night Fever O.S.T. Il video della vostra esibizione. Meglio di una verticale di Brunello. Poi, qualche mese dopo, al concerto, è rimasta perplessa a Essere Donna Oggi: "Ma questi matti, una canzone sulle mestruazioni???". Però fa la figa con le amiche sui gusti musicali che le ha instillato il padre... P.s. Successivamente ho aggiunto un pezzo intermedio, più o meno cancellato dalla storia: When I Get You Alone, Robin Thicke.
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