Le storie tese: I tuoi ricordi

In che modo si sono intrecciate la tua vita e la storia di Elio e le Storie Tese?
Quali sono i tuoi migliori ricordi legati al Complessino? 
Ce li vuoi raccontare? Vuoi farceli vedere? Vuoi farceli sentire?

Compila il form e racconta: se non hai voglia di scrivere puoi mandare una foto, oppure linkare un video (anche un video in cui ricordi i tuoi ricordi) o mandarci una nota audio come si fa tra amici.

Tutti i ricordi

"I love the architect!"

Milanese emigrato a Londra nel tardo 2015, l'inizio della nuova vita è difficile, tant'è che l'annuncio del tour "Yes We Can't" è la nota più positiva del 2016. Il giorno prima del concerto conosco una ragazza in un pub, londinese autoctona che studia l'italiano da qualche mese. È meravigliosa, mi vuole rivedere, la invito al concerto, accetta. Non sa chi siete, non conosce la vostra musica, mi impegno a spiegarle tutto il più possibile. Prima canzone in scaletta è "Lo stato A, lo stato B", le comunico che tratta lo svegliarsi in letti stranieri grazie alla lingua italiana, "proprio come noi!" commenta, prodigandosi in effusioni. Annuisco senza approfondire quanto anche il titolo fosse appropriatissimo alla situazione. Apprezza estasiata il resto dello spettacolo, di tutto il concerto capisce solo la parola "bonghi" ma ciò non la turba, anzi, nel finale batte le mani gridando "fourza paneenow" con una gioia incredibile in volto. Finisce lo spettacolo, si spengono i riflettori, si gira e commenta dal profondo del cuore: "I love the architect!". Non me la dà, non la rivedrò mai più. È giusto così, aveva Mangoni negli occhi, non potevo competere.
Condividi il tuo ricordo

I MIEI MIGLIORI AMICI

ciao... era un'estate di tanti anni fa ed il fratello più grande di Paolo Anfossi mi ha fatto ascoltare una canzone registrata da una cassetta a sua volta registrata. la canzone in oggetto era Cateto. Ho passato tutta l'estate a risparmiare ed a settembre al negozio MUSIK di Cuneo ho comprato la cassetta originale del disco. A casa non capivano come mai mi piacessero così tanto delle canzoni "piene di parolacce" e che "dovrebbero far ridere", ma io non ascoltavo nessuno e nel mio walkman avevo sempre e solo voi. Passano gli anni e si arriva ai primi concerti del complessino ( andavo e tornavo sempre da solo) fino a quando non arriva Sanremo. La sera della prima performance ero emozionato e teso. avevo sentito diverse vostre interviste, ma non sapevo cosa aspettarmi. Quella canzone è durata una vita,ma quello che accadde alla fine non lo dimenticherò mai. Mio Padre mi disse "Pietro... avevi ragione. Sono proprio bravi". Anni a seguirvi e a cantarvi. Anni ad ascoltarvi e leggervi. Poi a dicembre 2023 sono riuscito ad incontrarvi e a dirvi, finalmente, che siete da sempre i Miei Migliori Amici. Grazie a tutti voi. Non sapete cosa siete stati nella vita di un adolescente, di un ragazzo ed ( ora ) di uomo. Pietro
Condividi il tuo ricordo

I migliori anni della nostra vita

Era il primo anno di università, Politecnico di Torino, facoltà di Ingegneria Elettronica. Vi scoprii quasi per caso: nel pensionato universitario in cui vivevo in quel periodo, c'erano ragazzi che arrivavano un po' da tutta Italia: tra questi, ragazzi di biellesi, che mi fecero ascoltare un "bootleg" ( si scrive così? ) di un vostro concerto a Borgomanero, che ebbe luogo quell'anno o forse un anno prima, non ricordo. Fu una rivelazione: capii subito che l'etichetta di "band demenziale" che all'epoca andava tanto di moda, nel vostro caso andava un po' stretta, era molto ma molto riduttiva: c'era molto di più sotto. La conferma la ebbi quando vi "presentai" ad un mio amico, il figo della situazione, l'intellettuale che già ai tempi del liceo ascoltava roba tipo Tom Waits, Talking Heads, gli U2 della prima ora, David Sylvian, Jaco Pastorius con i Wheater Report, insomma tutta gente "cool". Avere quindi il suo imprimatur sulla vostra musica, e sulla qualità delle vostre composizioni ed esecuzioni ( "questi sono musicisti con le palle") mi fece capire che stavolta ci avevo preso. Il vostro primo disco, Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu, é stato la colonna sonora di quel primo anno di università, e da allora non vi ho più mollato. La vostra musica mi ha accompagnato negli anni, ho seguito con ammirazione ed orgoglio la vostra evoluzione: io questi li ho scoperti prima di Max ( l'amico di cui sopra)..... Quindi che dire, grazie di tutto, per le emozioni, i bei momenti che mi avete regalato. C'è una domanda che mi gira nella testa da un po', e alla quale spero di avere una risposta: ma secondo voi, che nel corso degli ultimi trent'anni avete avuto modo di vedere l'evoluzione del giovane, secondo voi dico, il sogno dei giovani di oggi é ancora irrompere in un bagno a Cagliari? Un caro saluto Eugenio
Condividi il tuo ricordo

i Panini Al Latte Duri incontrano...

Un gruppo nato per una festa del liceo, che per tre anni è andato avanti con la sola ambizione di fare ridere il pubblico. È stato un piacere conoscervi ragazzi!
Condividi il tuo ricordo

I pomeriggi al parco

Terza media con un amico fraterno ed un mangiacassete al parco, 2 birre e 2 patatine al supermercato per 2000 lire e si disquisiva sul senso della vita pensando alle bestie dello zio Cesco ed a quando i nostri peni sarebbero cresciuti dei centimetri mancanti ai fatidici 30....
Condividi il tuo ricordo

i soliti ritardatari

Concerto meta' anni 80, primavera tarda, ore 19h30 in Corso Garibaldi, palco davanti al sagrato della chiesa di S. Simpliciano, la gente ignara esce dalla messa domenicale entrando sul sagrato come se entrasse "in quella" al concerto . Elio sul palco, aspettando la fine della funzione religiosa per cominciare, annuncia "i soliti ritardatari......" da allora ho sviluppato una dipendenza dal Simpatico Complessino.
Condividi il tuo ricordo

I volti misteriosi . Finale Ligure, concerto allo Sporting Club 15 luglio 1990

Avevo 18 anni appena compiuti. Come tutti ero venuto a conoscenza degli Elii tramite la cassettina pirata copiata dal cuggino del cuggino del cuggino. Si sentiva male, ma si capiva benissimo la potenza sonora, la tecnica sopraffina e l'estro del magico complessino. Ero orgoglioso, perché la cassettina l'avevo portata a sentire a mio fratello maggiore e ai miei cugini (altri, questi erano in carne ed ossa) che ne avevano confermato il valore artistico. Senti che ti risenti la cassettina, la voglia di sentire il magico complessino dal vivo era tanta. Arriva l'occasione con il concerto a Finale Ligure (io sono del basso piemonte), così compero il biglietto e con un gruppo di amici ci si avvia. Per chi non conosce lo Sporting Club di Finale, si tratta di una struttura oramai abbandonata ma ai tempi era un luogo di culto dove si erano esibiti, negli anni, artisti di calibro in una location a dir poco spettacolare: un antiteatro ricavato nella roccia! Partiamo alla volta di Finale con il sottoscritto tutto il tempo intento a girare e rigirare nelle mani il biglietto del concerto. Il mio primo concerto degli Elii (ne sono poi susseguiti una cinquantina circa...) e il primo concerto in assoluto! Il biglietto riportava la foto della copertina del disco capolavoro "Elio Samaga Hukapan Kariyana Turu" con quel primo esempio di photshop decisamente ben riuscito che miscelava i visi dei mie beniamini. Arrivati sul luogo del concerto con largo anticipo, tipo alle 15 del pomeriggio, ci sistemiamo in piscina. Dopo un pò di tempo trascorso a fare i cretini in acqua, si decide di andare al bar della piscina a prendere una spuma (vabbè, una coca cola ma lasciatemi pensare che fosse una spuma, da 100 ovviamente). Ci sediamo ad un tavolo rettangolare dalle generose dimensioni e mi trovo vicino ad un ragazzo un pò più vecchio di me ed altri 2/3 seduti davanti. Li guardo, guardo attentamente quello alla mia sinistra, lui mi guarda, io lo guardo, poi passo a guardare il biglietto e mi sembra di scorgere qualche somiglianza. Andiamo avanti così per qualche minuto quando, all'ultima mia occhiata, il mio vicino sconosciuto esordisce dicendo "ebbene si, siamo noi". Ero seduto con gli Elii, emozione unica! Ora però non ricordo chi di loro mi abbia fatto la rivelazione, penso potesse essere Rocco Tanica o Faso ma non ne sono sicuro; sarebbe bello che "la storia tesa" se lo ricordasse!! Da allora la mia presenza ai concerti è stata pressoché costante, non sono mai diventato una Fava ma in qualche modo me ne sento parte. Sono cresciuto con Elio e le storie Tese, ho imparato da loro, mi sono ritrovato nei loro testi, ho ascoltato la loro musica, mi sono emozionato e li considero un pezzo della mia vita. Vi devo molto. Un abbraccio, Luca
Condividi il tuo ricordo

Idilli in i

Mi sono tornati in mente i meravigliosi 'Idilli in i', presi da un volumetto di cui vorrei trovar traccia (mi ricordo solo che l'autore e' stato un collaboratore della Stampa di Torino per molti anni). Linus e il complessino li leggevano e commentavano in una lontanissima edizione di Cordialmente. Ci sono frammenti audio in circolazione? Un abbraccio, Francesco
Condividi il tuo ricordo

il circo indiscutibile

E vedi che è impossibile concentrare in un ricordo quando la tua vita è stata scandita dalle note dei nostri amici: scuola, prime ragazze, ingresso nel mondo del lavoro, maturità, matrimonio/convivenza fino ai cori dei tuoi bambini che approcciano con la canzone mononota, vincere l'odio, arrivedorci e via dicendo. Quindi il ricordo è un ricordo fresco, freschissimo, ma l'unico veramente triste: la serata iniziale di Sanremo 2018 con EELST ingessatissimi, tesissimi fino alla parata finale di "Arrivedorci", il profilo furbo di Faso, la mascella serrata di Elio, gli occhi al cielo di Janto, la maschera di Christian, fino all'emozione di Cesareo che abbassa lo sguardo. Quello sera ho pianto. Vi vogliamo bene.
Condividi il tuo ricordo

Il cofanetto

A questo punto della storia mi ero già innamorato di voi, avevo scoperto altri pezzi tramite mia cugina che mi aveva passato il primo album per lo meno e avevo già eat the phikis, ma quell'anno mi feci un auto regalo della Madonna , infatti essendo io un assiduo frequentatore di negozi di dischi trovai il famigerato cofanetto con la discografia più il bonus inutile dire che ho consumato quei cd e che quello fu il mio auto regalo preferito per tantissimo tempo
Condividi il tuo ricordo

Il complessino suona bene

Al secondo pezzo del concertozzo a Bergamo mi sono messo a piangere perché è raro sentire gente che suona bene!
Condividi il tuo ricordo

Il concerto degli Elio e le storie tese

Il concerto degli Elio e le storie tese
Ero una fava ed orgoglione di esserlo. Tanti anni addietro quando c'era il gruppo delle faveromanae... ricordi confusi, c'era una chat, una delle prime, quando ancora non si sapeva in giro cosa fossero le chat, era roba da nerds e questo ci univa. Ci univano le date, ricordo ancora l'emozione di quando uscivano le date dei concerti e correvo a cercare il biglietto prima ancora di sapere chi veniva con me. Intanto io ce l'avevo e alle brutte ci sarei andato da solo a vedere quei matti, sconquassati, psicolabili, orchestrali di "Elio e le storie tese". Quando eravate solo un gruppo trash (pero' bravi, incredibilmente bravi e vedrai che faranno successo un domani). Conobbi ai concerti delle altre fave anche se poi, con mio rammarico, non riuscii a completare quelle amicizie, la notte sognavo di avere amici fave e che andavamo insieme ai concerti di EELST. Poi crescendo mi feci la ragazza e va be avevamo altri interessi.. (hemmm...) ma qualche volta riuscivo col mio entusiasmo a convincerla e ad andare insieme al concerto di EELST. Poi venne il matrimonio, e compra casa e il mutuo e poi il figlio e insomma riuscivo sempre piu' di rado a partecipare agli eventi anche se rimaneva un mio desiderio costante. Poi la separazione e i figli sono infeliciiiiiiii!? Pam! Flavio e' cresciuto e ho cominciato a portare anche lui e un paio di volte siamo venuti tutti insieme con la mia nuova compagna e i 2 ragazzi. Poi sono diventato povero, depresso e sfigato e ai concerti di EELST non ci andavo piu' o almeno molto di rado ma ora penso che sono uscito dal tunnel e se ci sarà l'occasione potro' riprendere con supergiovane entusiasmo. La foto che allego e' del concerto di Roma (io sono di Roma) del 20 luglio 2001, allorquando mi accingetti a sbirciare negli improvvisati camerini e scorgetti lo Strefanone in un attimo di relax e mi feci scattare questa suggestiva ed espressiva immagine e senza metterci d'accordo abbiamo fatto la stessa espressione sexy.
Condividi il tuo ricordo

Il disco in vetrina

Pomeriggio d’estate a spasso con mamma e papà (avevo 8 anni), nella vetrina di un negozio di dischi ne vedo uno con una mucca con piedi da uomo. Li prendo per sfinimento e me lo faccio regalare, da lì è iniziato tutto!!.
Condividi il tuo ricordo

Il garante della simpatia da Palermo

Durante una trasmissione a radio italia ho chiamato raccontando delle freddure....alla terza battuta sono stato nominato "il garante della simpatia" e gli elii mi hanno tenuto sempre in onda con la possibilità di intervenire in qualsiasi momento x raccontare una barzelletta o una freddura. Questa cosa si é ripetuta anche in occasione del sanremo 96 e di un altro appuntamento sempre a radio italia. Vi allego una sintesi audio!
Condividi il tuo ricordo

Il giorno che decisi che quella era la strada

Avevo 13 anni. Mio zio Enrico, grande fan della band e mio "eroe" d'infanzia tesseva sempre lodi immense per voi, per la vostra musica eccezionale e i vostri testi spaziali, divertenti, arguti e sboccati. Mia madre, all'epoca ignara dell'avvenire, si opponeva strenuamente al mio "primo contatto" sonoro con voi, temendo che, data la giovine età, da giovane pargolo diligente quale ero, ascoltando testi "politically incorrect" avrei deviato verso il "lato oscuro" . L'eroe di zio se ne è sbattuto altamente i maroni e il 2 ottobre mi ha portato a Padova al palazzetto dello Sport (oggi Kioene arena) per una tappa del tour di "Ho fatto due etti e mezzo.. Lascio?" primo vero, serio concerto visto in vita. Va detto che studiavo pianoforte da diversi annetti ma non sapevo una fava di musica, quindi arrivai al concerto con un misto di curiosità ed euforia, non sapendo cosa mi attendesse... più che altro ero curioso di vedere cosa si celasse dietro le eterne lodi di mio zio. Quella sera provai un turbine di emozioni infinito. Emozioni nuove, epidermiche e forti, niente che la mente di un tredicenne imbranato ed ignaro fosse pronta a ricevere. Quella sera per la prima volta sentii il potere della Musica nella sua alta forma espressiva venirmi a trovare. Mi fece piangere di inaspettata gioia sentire quel connubio armonico/ritmico poliedrico e ricco di vita, di contaminazione. L'ho capito bene anni dopo. Quella sera risi come un idiota per la marea di cazzate, parolacce, gag, testi fuori di cervello, storie strampalate. Mi sembrò incredibile e fighissimo per una sera vedere le regole del mio mondo di ragazzetto ingenuo venire stravolte. Io per le parolacce mi beccavo i rimproveri, voi gli applausi. Che figata atomica galattica. Quella sera scoprii i vostri nomi, le vostre voci e le vostre facce. Fu il mio primo contatto. Quella sera il mio eroe divenne Rocco Tanica e io quella sera decisi che quello era il mestiere che volevo fare. Da allora è passato un po' di tempo, oggi ho 27 anni e faccio il musicista. Sono felice perché nel mio piccolo vivo una vita interessante e creativa. Vi ho nel cuore come degli Amici/Guida/Modelli che, attraverso l'arte mi hanno aiutato a perseguire i miei sogni, mantenendomi ispirato, educandomi e sfidandomi l'orecchio, contribuendo a coltivare il senso dell'umorismo, il tutto con la massima eleganza. Vi voglio un bene enlarged. Ma tanto Ps:sogno un domani di incrociare Sergio e abbracciarlo, anche senza dire nulla. Grazie
Condividi il tuo ricordo

Il miglior concertino mancato

Conosco gli Elii ai tempi delle medie con "Cara ti Amo" e subito diventano parte della mia colonna sonora. Natale 2015, mia moglie mi regala 2 biglietti x il vostro concerto del 29 aprile (non e` la prima volta che grazie a voi risolve il problema Natale). Pochi giorni prima del concerto, l'amico con cui sarei dovuto andare mi pacca perche` sua moglie non sta bene, allora decide di accompagnarmi la mia dolce meta`. MA 2 giorni prima ci chiama il Tribunale dei minori e il 29 aprile diventiamo genitori adottivi di una bellissima bimba. Il concerto purtroppo non l'ho visto ma ho conservato i biglietti come ricordo. Un motivo in piu` per considerarvi parte della nostra storia.
Condividi il tuo ricordo

Il mio corpo che cambia

Craccracriccrecr. Il mio corpo che cambia... ed è cambiato molto da quel lontano 14 maggio 1999. L'estate elle porte e la spensieratezza dei miei 23 anni assieme a all'uscita di questo album fantastico hanno hanno impresso nella mia mente i ricordi di una estate indimenticabile. Quando mi chiedono "cos'è per te la felicità?", bhe la mia mente torna come per magia a quella estate prima degli anni 2000, con la fiat uno di mia madre senza aria condizionata, la cassettina nell'autoradio con il frontalino estraibile, 10 mila lire di benzina super e lo startac in tasca da super figo della riviera romagnola. Dicomusic in loop infinito accompagnava trionfalmente le scorazzate su e giù fra Rimini e Riccione. Le radio passavono tormentoni come Mambo no. 5 o 50 special dei lunapop; canzonette... nulla a che vedere con "la visione" che avevo io del futuro, eh si.. "la visione" che può avere un ragazzo spensierato di 23 anni. Il caro 2000 poi però è arrivato, è arrivato ed è passato. Troppo in fretta. A Barolo durante l'ultimo concerto del complessino ho pensato a quel 1999, a quella estate... "Che felicità"... Come direbbe Sgabanaza, un vecchio cantastorie romagolo, "Ti saluto Elio e le storie tese e grazie della compagnia".
Condividi il tuo ricordo

Il mio primo concerto

mio padre mi portò al vostro concerto conoscevo a memoria tutte le canzoni che addirittura fui così fortunato da ricevere in regalo un cd autografato dal mitico elio. Il miglior concerto della mia vita
Condividi il tuo ricordo

Il mio primo concerto

Premetto che vi avrò visto credo almeno una trentina di volte a star stretti, dal tour nello stadio del baseball a rimini ( fu la mia notte prima degli esami, ho una foto con faso e me la sono fatta fare da jantoman) ai concerti con olmo, al tour con Bisio, alle altre decine di volte sparse in ogni dove, fino all’arrivedorci Tour . Ma il mio ricordo più bello e’ il primo vostro concerto che ho visto aprile 98 se non erro o forse era il 97 ma poco cambia, lo street club a rimini. Un concerto fenomenale, io e i miei amici alla tenera eta’ di 15 anni. Ricordo ancora le chiacchiere fatte con feiez alla fine del concerto, una persona meravigliosa. Ecco il mio ricordo più bello, anche se ogni concerto a suo modo troverà sempre un pezzo nel mio cuore.
Condividi il tuo ricordo

Il mio primo concerto

13 anni, il primo concerto della mia vita è stato proprio quello del Simpatico Complessino al Palasport di Perugia per il tour di Eat the Phikis. Eravamo in 3, tutti brufolosi, accompagnati dal padre di uno di noi che ci aspettò fuori. Avevo il biglietto in tasca, a fine concerto non c'era più, caduto chissà dove e chissà quando: ancora ci rosico. Grazie per tutti gli anni di bella musica che ci avete dato!
Condividi il tuo ricordo