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ELIO E LE STORIE TESE

TUTTI GLI UOMINI DEL DEFICIENTE

Tutti Gli Uomini Del Deficiente prodotta da Otar Bolivecic

COLON SONORO
• h 18:29 - Puntuali come le foglie d'autunno quando tornano sui rami, ariecco quelli del braccio finto in: Tutti Gli Uomini Del Deficiente, colon sonoro del film omonimo, che tra l'altro potevano chiamarlo già così - OMONIMO - e ci risparmiavamo questa carnevalata.

Che poi, a dirla tutta, i tre GIALAPPA di persona sono un po' una delusione, un anti-climax, così gli abbiamo chiesto di comunicare
fra loro e con noi solo con l'interfono.
Dato che come uomini sono completi, hanno detto va bene.
Il resto è tutta discesa; noi che ne sappiamo una più di Bertoldo (per dirne una, siamo andati a Sanremo col braccio finto) abbiamo dato la stura ai nostri doremì e il risultato è sotto i vostri occhi: una musica bellissima, almeno a giudicare dalla lucentezza del cd, per un film osceno e crasso almeno a giudicare dalle espressioni utilizate dai Gialappa quando gli abbiamo consegnato la parcella.
Perché in effetti il film non è che l'abbiamo proprio visto visto; siccome abbiamo intuito che faceva ridere - epica la scena di coso - per non rovinarci la sorpresa abbiamo lavorato sul montaggio di un altro film, precisamente "L'allenatore nel pallone" con L. Banfi (al secolo P. ZAGARIA) che già non è male.
Per questo la sequenza che ascoltate sul disco non attiene all'evolversi della storia, minchia che frase complessa adesso ci dobbiamo riposare almeno cinque minuti.

h 18:34 - Dicevamo, la sequenza. E' fatta di scritte maiuscole e minuscole; maiuscole quando è una canzone, minuscole quando è musica strumentale o frammento breve.


LE CANZONI. Citeremmo PSICHEDELIA, brano PISChedelico prima ancora che PSIChedelico, con dentro tutta quella roba che uno quando sente dice minchia, psichedelico puro! (tipo sitar, chitarre al contrario, tutti che si sono fatti la sigaretta eccetera). Il messaggio, in sostanza, non è tanto "Oh, ragazzi, non assumete l'ecstasy", quanto "Oh, cacchio, ragazzi, non prendete l'ecstasy". E a conferma di ciò d'un tratto arriva L. Dalla nella parte di Dio - sono un po' i nostri lavori per il Giubileo - che gliela canta a tutti come si deve, compresi i due colleghi Giove e Saturno.
YES I LOVE YOU, titolo per esteso Yes I Love You In The Sky, è un brano in chiave "rock" che coniuga tre fra le pulsioni primarie del giovane:
1) Cogliere pratoline
2) Farne dono all'amata 3)
Amarla nel cielo per sempre.
Vocalità ai suoi apici (tre toni più di Al Bano Carrisi), chitarre come arieti e tanto tanto volemose bene. Metà metallo, metà fisico.
TELL ME YOU LOVE ME l'ha scritta F. Zappa, noi l'abbiamo suonata ad un Zappa Festival dove siamo andati benissimo anche perché c'eravamo solo noi, e ci canta e ci suona Feiez. Live in Sarteano (AR). Ah poi c'è L'INDIANATA, sottotitolo Casalinga Alcolizzata, ed è un po' la risposta italiana ai Ragazzi Italiani. Come tutte le boy-bands che rispettino anche noi abbiamo cantato un pezzetto per uno, senza litigare. Quando uno stonava lo aiutavamo e non lasciavamo che si abbattesse; se poi stonava ancora gli mettevamo l'effetto sulla voce noleggiato da Cher e morta lì. Ispirata al popolare gioco "L'indianata", ma senza alcolici; abbiamo usato la birra analcolica Turtell ma ci siamo ubriacati uguale e poi abbiamo rimesso.
RISATE A DENTI STRETTI è un brano anomalo, ma del resto anche la vita.
Avete presente tipo i Beatles che fanno l'inedito con la cassetta di Lennon? O Nathalie Cole che fa Unforgettable col filmino di Nat King?
Noi abbiamo fatto sputato uguale con la voce automatica elettronica di una nota compagnia telefonica, la quale voce ha accettato di improvvisarsi entertainer e racconta le barzellette. E' nata una stella? Forse.

Più che altro è nata una voce automatica che racconta barzellette.

Il sogno meraviglioso prosegue con HOMMAGE À VIOLETTE NOIZIÈRES, canzone proprio bella degli Area che sono degli amici e salutiamo.
Mentori dello yodel estremo, abbiamo fatto come D. Stratos che riusciva a emettere due suoni contemporaneamente. Però per fare prima abbiamo registrato due piste, tanto l'effetto è uguale. Abbiamo poi messo una pezza ad una grave mancanza dell'originale, cioè il fatto che non c'era Mauro Pagani. Voi direte: ma cosa c'entra, era in un altro complesso, eccetera.

Okay. Intanto non c'era. Così per non saper nè leggere nè scrivere gli abbiam chiesto se suonava il violino con noi, e ci è andata bene.
Volete sentirne un'altra? ACIDO LATTICO! Pronti. Sai, no, quando corri che non sei allenato e ti vien male alle gambe per via dell'acido lattico? Ecco. Il nostro proposito è riuscire a suscitare quella sensazione col semplice ascolto del brano. Si risparmia in fatica e iscrizione allo sporting, e ci si gode una ballata ancora di genere "rock". Nota bene: non pensate che per forza nel film ci debba essere uno che corre; se lo dite l'avete detto Voi e Ve ne assumete la responsabilità; noi non vogliamo una causa dal produttore per aver anticipato la trama. Idem per PALLA MEDICA, dove la vocalità di un Faso in stato di grazia scandisce il 4/4 agonistico della scena del basket, e non intendiamo dire per questo che esista una scena del basket. Ballate quindi e ancora ballate con questo accattivante sincopato. Mettiamola così: dicono i nostri avvocati di dirViche non esiste alcuna scena, e se esiste verrà tagliata. Quindi anche SUPERMAISON è messa lì tanto per metterla.
Certo sarebbe stato un perfetto tema d'amore per due dei protagonisti, SE ci fossero stati due protagonisti e qualora ci fosse stato un film, dicono sempre i nostri avvocati. Non per questo non ci godremo questo lento d'atmosfera sul tema della babbuccia. Esatto, la babbuccia indossata come alternativa al giacere con la propria bella. 1992, Uomini Col Borsello. 1999, Uomini Con La Babbuccia. Penultima ma non ultima l'ormai proverbiale PRESIDANCE, starring Raffaella Carrà e featuring noi. Dopo Tuca-tuca e Soca-dance, la Presi-dance è il ballo che mette d'accordo grande e piccino, senatore e senatore a vita. Gravida di riferimenti satirici (ad es. il capo gabinetto) è una canzone che ci traghetterebbe volentieri nel terzo millennio se fosse chiaro quando inizia, questo benedetto millennio: il primo gennaio 2000 o il primo gennaio 2001?
Secondo noi una via di mezzo.

Consoliamoci dunque con MARITTO OGAMI, menzionata nella categoria "canzoni" in quanto ci siamo sbagliati. Effettivamente è uno strumentale percussivo, ma essendo scritta in maiuscolo qualcosa bisognava dirla.

GRAVE DANZA ISTERICA
Con tutti gli strumenti che abbiamo si è pensato bene di includere molta musica strumentale, anche perché nel cinema d'oggigiorno c'è il porco vizio di parlare in molte scene e se ci metti una musica cantata poi non si capisce più niente. Ci sono delle canzoni anche qui, ma sono perlopiù canzonette (canzonette belle, per carità) che magari durano poco come del resto la vita. L'Arrivo, starring Arnoldo Foà introducing tutta la baracca. Ballate Bastardi, hard core industriale con pennellate hindi. Alla voce: Mangoni. Il Sogno Del Coiffeur, mini musical di trenta secondi che dà voce alle fantasie più sfrenate dell'acconciatore medio. Tonza Patonza accompagnerebbe la scena dello strip SE ci fosse una scena dello strip.
Connubio alto fra parole e musica, dove "Ton" è la grancassa, "Za" l'hi-hat o charleston, "Patòn" un doppio colpo di rullante (o cassa/rullante o tom/rullante) e "Za" ancora l'hi-hat. Ranella Impazzita è un tenero affresco di genere southern rock che non mancherà di intrattenerVi ma anche di farVi riflettere. Un brano che mette i puntini sugli "i" anche delle parole prive di "i". E per inciso se nel film ci fosse stata una scena di uscita da un quartier generale, Ranella andava benissimo. Lo stesso dicasi per Furgoni Fratricidi, andata sprecata in un film senza furgoni e qui schiaffata dentro a calci, con l'orchestra e tutto ma anche tablae shamisen. Quello che non abbiamo avuto il coraggio di dire ai Gialappa glielo canta chiaro e tondo Ci Vediamo In Settimana, ballata acustica fisarmonicata all'insegna del "come eravamo" ma anche del "come saremo stati". Un raro Cesareo unplugged. Oh Yes (tradotto sarebbe "Oh Sì") ci trascina nel magico mondo vocale di Francesca Touré, una ragazza che M. Costanzo non si merita che gli abbia cantato così bene Se Telefonando coi Delta V. Gospel breve ma corto. Tegole Fratricide. Il titolo la dice lunga e non crediamo ci sia molto da aggiungere a parte un bel "bravi tutti".
Mamma Non Mamma è un brano di genere "tipo jazz", realizzato immaginandoci che ci fosse una scena con una madre e suo figlio dentro la cucina. Ah, pazzi che eravamo. E chiuderemmo con il nostro testamento spirituale, Pignoramento. Ascoltate la voce di MC Costa in questo mantra minimale purissimo, altro che Philip Glass dei miei - scusate il termine - attributi.

E... un gigantesco, sonoro bacione dai vostri amici Elio e le Storie Tese.

Elio e le storie tese

Tutti gli uomini del deficiente

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TUTTI GLI UOMINI DEL DEFICIENTE

Tutti Gli Uomini Del Deficiente prodotta da Otar Bolivecic

COLON SONORO
• h 18:29 - Puntuali come le foglie d'autunno quando tornano sui rami, ariecco quelli del braccio finto in: Tutti Gli Uomini Del Deficiente, colon sonoro del film omonimo, che tra l'altro potevano chiamarlo già così - OMONIMO - e ci risparmiavamo questa carnevalata.

Che poi, a dirla tutta, i tre GIALAPPA di persona sono un po' una delusione, un anti-climax, così gli abbiamo chiesto di comunicare
fra loro e con noi solo con l'interfono.
Dato che come uomini sono completi, hanno detto va bene.
Il resto è tutta discesa; noi che ne sappiamo una più di Bertoldo (per dirne una, siamo andati a Sanremo col braccio finto) abbiamo dato la stura ai nostri doremì e il risultato è sotto i vostri occhi: una musica bellissima, almeno a giudicare dalla lucentezza del cd, per un film osceno e crasso almeno a giudicare dalle espressioni utilizate dai Gialappa quando gli abbiamo consegnato la parcella.
Perché in effetti il film non è che l'abbiamo proprio visto visto; siccome abbiamo intuito che faceva ridere - epica la scena di coso - per non rovinarci la sorpresa abbiamo lavorato sul montaggio di un altro film, precisamente "L'allenatore nel pallone" con L. Banfi (al secolo P. ZAGARIA) che già non è male.
Per questo la sequenza che ascoltate sul disco non attiene all'evolversi della storia, minchia che frase complessa adesso ci dobbiamo riposare almeno cinque minuti.

h 18:34 - Dicevamo, la sequenza. E' fatta di scritte maiuscole e minuscole; maiuscole quando è una canzone, minuscole quando è musica strumentale o frammento breve.


LE CANZONI. Citeremmo PSICHEDELIA, brano PISChedelico prima ancora che PSIChedelico, con dentro tutta quella roba che uno quando sente dice minchia, psichedelico puro! (tipo sitar, chitarre al contrario, tutti che si sono fatti la sigaretta eccetera). Il messaggio, in sostanza, non è tanto "Oh, ragazzi, non assumete l'ecstasy", quanto "Oh, cacchio, ragazzi, non prendete l'ecstasy". E a conferma di ciò d'un tratto arriva L. Dalla nella parte di Dio - sono un po' i nostri lavori per il Giubileo - che gliela canta a tutti come si deve, compresi i due colleghi Giove e Saturno.
YES I LOVE YOU, titolo per esteso Yes I Love You In The Sky, è un brano in chiave "rock" che coniuga tre fra le pulsioni primarie del giovane:
1) Cogliere pratoline
2) Farne dono all'amata 3)
Amarla nel cielo per sempre.
Vocalità ai suoi apici (tre toni più di Al Bano Carrisi), chitarre come arieti e tanto tanto volemose bene. Metà metallo, metà fisico.
TELL ME YOU LOVE ME l'ha scritta F. Zappa, noi l'abbiamo suonata ad un Zappa Festival dove siamo andati benissimo anche perché c'eravamo solo noi, e ci canta e ci suona Feiez. Live in Sarteano (AR). Ah poi c'è L'INDIANATA, sottotitolo Casalinga Alcolizzata, ed è un po' la risposta italiana ai Ragazzi Italiani. Come tutte le boy-bands che rispettino anche noi abbiamo cantato un pezzetto per uno, senza litigare. Quando uno stonava lo aiutavamo e non lasciavamo che si abbattesse; se poi stonava ancora gli mettevamo l'effetto sulla voce noleggiato da Cher e morta lì. Ispirata al popolare gioco "L'indianata", ma senza alcolici; abbiamo usato la birra analcolica Turtell ma ci siamo ubriacati uguale e poi abbiamo rimesso.
RISATE A DENTI STRETTI è un brano anomalo, ma del resto anche la vita.
Avete presente tipo i Beatles che fanno l'inedito con la cassetta di Lennon? O Nathalie Cole che fa Unforgettable col filmino di Nat King?
Noi abbiamo fatto sputato uguale con la voce automatica elettronica di una nota compagnia telefonica, la quale voce ha accettato di improvvisarsi entertainer e racconta le barzellette. E' nata una stella? Forse.

Più che altro è nata una voce automatica che racconta barzellette.

Il sogno meraviglioso prosegue con HOMMAGE À VIOLETTE NOIZIÈRES, canzone proprio bella degli Area che sono degli amici e salutiamo.
Mentori dello yodel estremo, abbiamo fatto come D. Stratos che riusciva a emettere due suoni contemporaneamente. Però per fare prima abbiamo registrato due piste, tanto l'effetto è uguale. Abbiamo poi messo una pezza ad una grave mancanza dell'originale, cioè il fatto che non c'era Mauro Pagani. Voi direte: ma cosa c'entra, era in un altro complesso, eccetera.

Okay. Intanto non c'era. Così per non saper nè leggere nè scrivere gli abbiam chiesto se suonava il violino con noi, e ci è andata bene.
Volete sentirne un'altra? ACIDO LATTICO! Pronti. Sai, no, quando corri che non sei allenato e ti vien male alle gambe per via dell'acido lattico? Ecco. Il nostro proposito è riuscire a suscitare quella sensazione col semplice ascolto del brano. Si risparmia in fatica e iscrizione allo sporting, e ci si gode una ballata ancora di genere "rock". Nota bene: non pensate che per forza nel film ci debba essere uno che corre; se lo dite l'avete detto Voi e Ve ne assumete la responsabilità; noi non vogliamo una causa dal produttore per aver anticipato la trama. Idem per PALLA MEDICA, dove la vocalità di un Faso in stato di grazia scandisce il 4/4 agonistico della scena del basket, e non intendiamo dire per questo che esista una scena del basket. Ballate quindi e ancora ballate con questo accattivante sincopato. Mettiamola così: dicono i nostri avvocati di dirViche non esiste alcuna scena, e se esiste verrà tagliata. Quindi anche SUPERMAISON è messa lì tanto per metterla.
Certo sarebbe stato un perfetto tema d'amore per due dei protagonisti, SE ci fossero stati due protagonisti e qualora ci fosse stato un film, dicono sempre i nostri avvocati. Non per questo non ci godremo questo lento d'atmosfera sul tema della babbuccia. Esatto, la babbuccia indossata come alternativa al giacere con la propria bella. 1992, Uomini Col Borsello. 1999, Uomini Con La Babbuccia. Penultima ma non ultima l'ormai proverbiale PRESIDANCE, starring Raffaella Carrà e featuring noi. Dopo Tuca-tuca e Soca-dance, la Presi-dance è il ballo che mette d'accordo grande e piccino, senatore e senatore a vita. Gravida di riferimenti satirici (ad es. il capo gabinetto) è una canzone che ci traghetterebbe volentieri nel terzo millennio se fosse chiaro quando inizia, questo benedetto millennio: il primo gennaio 2000 o il primo gennaio 2001?
Secondo noi una via di mezzo.

Consoliamoci dunque con MARITTO OGAMI, menzionata nella categoria "canzoni" in quanto ci siamo sbagliati. Effettivamente è uno strumentale percussivo, ma essendo scritta in maiuscolo qualcosa bisognava dirla.

GRAVE DANZA ISTERICA
Con tutti gli strumenti che abbiamo si è pensato bene di includere molta musica strumentale, anche perché nel cinema d'oggigiorno c'è il porco vizio di parlare in molte scene e se ci metti una musica cantata poi non si capisce più niente. Ci sono delle canzoni anche qui, ma sono perlopiù canzonette (canzonette belle, per carità) che magari durano poco come del resto la vita. L'Arrivo, starring Arnoldo Foà introducing tutta la baracca. Ballate Bastardi, hard core industriale con pennellate hindi. Alla voce: Mangoni. Il Sogno Del Coiffeur, mini musical di trenta secondi che dà voce alle fantasie più sfrenate dell'acconciatore medio. Tonza Patonza accompagnerebbe la scena dello strip SE ci fosse una scena dello strip.
Connubio alto fra parole e musica, dove "Ton" è la grancassa, "Za" l'hi-hat o charleston, "Patòn" un doppio colpo di rullante (o cassa/rullante o tom/rullante) e "Za" ancora l'hi-hat. Ranella Impazzita è un tenero affresco di genere southern rock che non mancherà di intrattenerVi ma anche di farVi riflettere. Un brano che mette i puntini sugli "i" anche delle parole prive di "i". E per inciso se nel film ci fosse stata una scena di uscita da un quartier generale, Ranella andava benissimo. Lo stesso dicasi per Furgoni Fratricidi, andata sprecata in un film senza furgoni e qui schiaffata dentro a calci, con l'orchestra e tutto ma anche tablae shamisen. Quello che non abbiamo avuto il coraggio di dire ai Gialappa glielo canta chiaro e tondo Ci Vediamo In Settimana, ballata acustica fisarmonicata all'insegna del "come eravamo" ma anche del "come saremo stati". Un raro Cesareo unplugged. Oh Yes (tradotto sarebbe "Oh Sì") ci trascina nel magico mondo vocale di Francesca Touré, una ragazza che M. Costanzo non si merita che gli abbia cantato così bene Se Telefonando coi Delta V. Gospel breve ma corto. Tegole Fratricide. Il titolo la dice lunga e non crediamo ci sia molto da aggiungere a parte un bel "bravi tutti".
Mamma Non Mamma è un brano di genere "tipo jazz", realizzato immaginandoci che ci fosse una scena con una madre e suo figlio dentro la cucina. Ah, pazzi che eravamo. E chiuderemmo con il nostro testamento spirituale, Pignoramento. Ascoltate la voce di MC Costa in questo mantra minimale purissimo, altro che Philip Glass dei miei - scusate il termine - attributi.

E... un gigantesco, sonoro bacione dai vostri amici Elio e le Storie Tese.

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