Passa alle informazioni sul prodotto
1 su 2

C'era proprio bisogno di un ennesimo ellepì in un panorama pop ormai saturo in cui l'offerta supera la domanda? Sì. C'era bisogno di ingenerare nell'utente il sospetto che la vita non sia tutta rose e fiori attraverso proposte musicali foriere, e fioriere, di dubbi inquietanti? Sì. Dovevano essere proprio gli Elio e le Storie Tese a farsi carico di tale mole di responsabilità? Sì. E non tanto perché gli altri complessi, da Snoop Dogg a Ludovico Einaudi, avevano altri impegni, quanto perché la posa in opera dell'ellepì STUDENTESSI è da attribuirsi proprio all’ensemble ambrosiano più longevo (toccandosi i maroni) della scena spiritosa nazionale. Ma addentriamoci nei microsolchi di un microsolco che ha evocato in più di un ascoltatore il paragone con: i Brutos (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/I_Brutos).

Il disco si apre con un cicaleccio di omoni in battaglia che cede il passo ad un brano strumentale per due terzi e canoro per due sesti; esso tratta il mai troppo indagato tema del calcare il quale: intasa tutto, anche il cipollotto della doccia, e danneggia il PLAFONE. E i rapporti di buon vicinato vanno a ramengo. La costernazione di due condòmini: la collega Antonella Ruggiero e il vicino di casa del piano di sotto.
Nuova traccia, IGNUDI FRA I NUDISTI, nuova controversia: dove si va in vacanza di coppia? Non potendo affrontare tutti i possibili antagonismi (collina–lago, città–campagna, Schio–Terracina ecc.), il cantante Elio e la collega Giorgia si fanno portabandiera di due opposti schieramenti: quelli che gli piace il mare (lui) e quelli che le piace la montagna (lei). Essi tenteranno, in extremis, una constatazione amichevole di coppia. Erotismo e mistero, insomma.
La TRISTEZZA è carinissima, cantano gli Elio e le Storie Tese, e va vissuta come valore positivo. Quale occasione migliore di un allegro boogie-woogie per dimostrarlo? Fuoco alle polveri, quindi, per celebrare le mille attrattive della tristezza simbolo di mentalità vincente. È un brano in do minore - tonalità che va per la maggiore - e si è giovato delle cure del maestro Demo Morselli: tutta una serie di “perepé” fatti con le trombette che non se ne sentono tanti in giro.
Ridendo e scherzando si arriva ad una canzone breve ma significativa, EFFETTO MEMORIA inverno. Voi direte: “Effetto memoria come per le batterie del telefonino?”. Ah ah, bella questa. Sì. Sapete, una batteria ricaricabile condivide con l’essere umano alcune caratteristiche: ha bisogno di una buona alimentazione, preferisce un clima temperato e, nel caso delle batterie al Nichel-Cadmio (NiCd), richiede un regolare esercizio per prevenire il fenomeno chiamato “memoria”, e viceversa. Ebbene, questa canzone afferma decisamente il contrario.
La girandola delle emozioni vortica a più non posso: la voce recitante della dea ex machina signora Carla Fracci ci introduce al momento latino: una struggente bossa nova in cui si dichiara che le struggenti bosse nove, alla lunga, rompono le balle. Tutto l’opposto dell’ HEAVY SAMBA, un nuovo genere che coniuga Jobim e John Bonham. A rendere le cose ancora più conturbanti ci si mettono pure la collega Irene Grandi e il suo fidanzato (nella finzione canora), il geloso Beibo interpretato da un Cesareo in grande spolvero. Ma niente paura: il triangolo scaleno lui-lei-l'altro sfocia in un allegro trenino come a Buona Domenica.
Sembra ieri, eppure già si profila la sagoma di due enormi tonsille. Attenzione non sono vere tonsille, bensì spettri: i fantasmi delle tonsille passate, che vengono a rimproverarci – attraverso la canzone GARGAROZ – di essercele fatte togliere invano. Ma esse non sono che l’avanguardia di una SCHIERA di fantasmi, tra cui: Belfagor, lo squalo di Spielberg e il vomito verde dell’Esorcista. Ombre del passato proiettate nel presente, nei migliori cinema della mente.
In SUICIDIO A SORPRESA la collega Paola Cortellesi dà voce ad un adolescente fragile ed inquieto, soggetto all’heavy-metal. Il cantante Elio dà voce ad un adolescente fragile ed inquieto, soggetto all’heavy-metal. Si tratta dello stesso giovane? Sì. Egli si suicida al termine del brano; in teoria si suicida a sorpresa. Ma se lo si dice già nel titolo... non è più a sorpresa! Insomma: paradossi dolceamari by Elio e le Storie Tese.
Ed è subito EFFETTO MEMORIA primavera. Acquerello delicato che fissa sulla tela della nostalgia canaglia il ricordo di un’amnesia.
Il collega Claudio Bisio si concede con generosità alle cause perse by Elio e le Storie Tese. Una di esse è la creazione di un soggetto politico estraneo alle logiche della partitocrazia; il baluardo del sentimento per eccellenza; in una sola parola di quattro vocaboli, LA LEGA DELL’AMORE. Niente manifesti programmatici, niente assemblea costituente; solo uno statuto di una sola riga: “gioia fratellanza cuore amore mamma ti amo”. E nulla più.
Durante il far-west i cowboy avranno anche avuto i loro demeriti, ma neppure gli indiani avevano un buon carattere. Sono esistiti cowboy gentili che giravano il far-west per portare dei regali ai pellerossa; dei presenti, dei gadget, dei memorabilia. In pratica andavano A CAVAL DONANDO. Ma i destinatari non accettavano i doni dai visi pallidi. Questi ultimi ci restavano male ma la storia non ne parla.
EFFETTO MEMORIA estate: il ricordo del futuro, la battigia di Palinuro, la lucidità di Alberto Sordi. Tre ingredienti che non possono mancare nella proposta musicale di un complesso come si deve. Ma è necessario l’apporto del collega Claudio Baglioni per rendere la proposta veramente ghiotta. Anche perché l’idea delle strofe di una stessa canzone seminate fra i solchi di un microsolco intiero è sua; insomma diciamocelo: 51 Montesacro e tutto cominciava.
La gente al giorno d’oggi sottovaluta un po’ di tutto, ma il record di pericolo sottovalutato spetta al buco nero SUPERMASSICCIO, che per ora se ne sta buono in galassia ma presto o tardi si magna tutta la Via Lattea, noi compresi. Tuttavia non tutti i disastri planetari vengono per nuocere: si ipotizza la presenza, al di là del buco, di pulci intelligenti con le quali entrare in amicizia, con grandi vantaggi per lo sviluppo e l’occupazione e buona pace dei sindacati.
I giovani. I giovani, se a parlare loro dei valori della famiglia tradizionale è il papa, si chiudono a riccio. Ma quando ad esprimersi è qualcuno che sentono vicino alla propria esperienza di vita, come l’arch. Mangoni, è tutto un altro discorso. Morale: l’hip-hop è bello e tutto quanto ma ha bisogno di numi tutelari; ha bisogno de LA RISPOSTA DELL’ARCHITETTO, un vademecum affettuoso ma perentorio che aiuta sia i giovani che l’hip-hop ad affrontare la vita nel rispetto delle regole civili. Temi trattati da Mangoni: dai rapporti sessuali a fini procreativi alla costruzione di case per i fra’ (già segnalati dal collega Mondo Marcio) nel comune di Bra (CN).
A Milano c’era un parco (non il PARCO SEMPIONE) che il presidente della regione, Formigoni, ha fatto radere al suolo a fine 2006 con un cordone di poliziotti in assetto antisommossa a protezione dei taglialegna. Sulla copertina di un recente 45 giri degli Elio e le Storie Tese sono raffigurati formiconi che mangiano merda. Chi intravedesse una relazione tra Formigoni e formiconi mangiamerda sarebbe tacciabile di malizia. Questa canzone è dedicata al parco raso al suolo (il Bosco di Gioia) e a tutti i parchi la cui serena esistenza è minacciata dai presidenti e dai suonatori compulsivi di bonghi.
Le recenti consultazioni elettorali tenutesi nell’organismo hanno evidenziato una forte volontà di cambiamento. Basta con lo strapotere del cervello, che si arrogava il diritto di disporre del corpo umano a suo piacimento. IL CONGRESSO DELLE PARTI MOLLI (milza, budella e quant’altro) ha dichiarato decaduto l’encefalo ed incoronato C.S.E.V. (Capo Supremo dell’Essere Vivente) il meato urinario. Sulle prime l’Uomo ha fatto qualche resistenza, salvo riconoscere che il meato è un soggetto affidabile e credibile oltremodo, checché se ne dica o se ne pensi in ambienti extracorporali.
Agli Elio e le Storie Tese manca tanto un loro amico di nome Paolo Panigada, di nome Feiez, di nome Luigi Piloni. Alcuni anni fa – era il 1997 – Paolo Panigada, Feiez, Luigi Piloni, cantò una canzone che faceva da sigla ad una trasmissione radiofonica chiamata “Single” condotta da Luciana Littizzetto e Bruno Gambarotta. Anche la canzone si chiamava SINGLE. I nastri magnetici di questa canzone non si trovavano più. Luciana Littizzetto e la Rai di Torino si sono dati un gran daffare e i nastri magnetici sono saltati fuori. Gli Elio e le Storie Tese sono molto contenti. Speriamo lo sia anche Paolo Panigada, Feiez, Luigi Piloni.
EFFETTO MEMORIA – autunno è l’ultima traccia di questo ellepì. Claudio Baglioni la canta. E questo è tutto, gente.

Elio e le storie tese

Studentessi

Studentessi

apple music

C'era proprio bisogno di un ennesimo ellepì in un panorama pop ormai saturo in cui l'offerta supera la domanda? Sì. C'era bisogno di ingenerare nell'utente il sospetto che la vita non sia tutta rose e fiori attraverso proposte musicali foriere, e fioriere, di dubbi inquietanti? Sì. Dovevano essere proprio gli Elio e le Storie Tese a farsi carico di tale mole di responsabilità? Sì. E non tanto perché gli altri complessi, da Snoop Dogg a Ludovico Einaudi, avevano altri impegni, quanto perché la posa in opera dell'ellepì STUDENTESSI è da attribuirsi proprio all’ensemble ambrosiano più longevo (toccandosi i maroni) della scena spiritosa nazionale. Ma addentriamoci nei microsolchi di un microsolco che ha evocato in più di un ascoltatore il paragone con: i Brutos (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/I_Brutos).

Il disco si apre con un cicaleccio di omoni in battaglia che cede il passo ad un brano strumentale per due terzi e canoro per due sesti; esso tratta il mai troppo indagato tema del calcare il quale: intasa tutto, anche il cipollotto della doccia, e danneggia il PLAFONE. E i rapporti di buon vicinato vanno a ramengo. La costernazione di due condòmini: la collega Antonella Ruggiero e il vicino di casa del piano di sotto.
Nuova traccia, IGNUDI FRA I NUDISTI, nuova controversia: dove si va in vacanza di coppia? Non potendo affrontare tutti i possibili antagonismi (collina–lago, città–campagna, Schio–Terracina ecc.), il cantante Elio e la collega Giorgia si fanno portabandiera di due opposti schieramenti: quelli che gli piace il mare (lui) e quelli che le piace la montagna (lei). Essi tenteranno, in extremis, una constatazione amichevole di coppia. Erotismo e mistero, insomma.
La TRISTEZZA è carinissima, cantano gli Elio e le Storie Tese, e va vissuta come valore positivo. Quale occasione migliore di un allegro boogie-woogie per dimostrarlo? Fuoco alle polveri, quindi, per celebrare le mille attrattive della tristezza simbolo di mentalità vincente. È un brano in do minore - tonalità che va per la maggiore - e si è giovato delle cure del maestro Demo Morselli: tutta una serie di “perepé” fatti con le trombette che non se ne sentono tanti in giro.
Ridendo e scherzando si arriva ad una canzone breve ma significativa, EFFETTO MEMORIA inverno. Voi direte: “Effetto memoria come per le batterie del telefonino?”. Ah ah, bella questa. Sì. Sapete, una batteria ricaricabile condivide con l’essere umano alcune caratteristiche: ha bisogno di una buona alimentazione, preferisce un clima temperato e, nel caso delle batterie al Nichel-Cadmio (NiCd), richiede un regolare esercizio per prevenire il fenomeno chiamato “memoria”, e viceversa. Ebbene, questa canzone afferma decisamente il contrario.
La girandola delle emozioni vortica a più non posso: la voce recitante della dea ex machina signora Carla Fracci ci introduce al momento latino: una struggente bossa nova in cui si dichiara che le struggenti bosse nove, alla lunga, rompono le balle. Tutto l’opposto dell’ HEAVY SAMBA, un nuovo genere che coniuga Jobim e John Bonham. A rendere le cose ancora più conturbanti ci si mettono pure la collega Irene Grandi e il suo fidanzato (nella finzione canora), il geloso Beibo interpretato da un Cesareo in grande spolvero. Ma niente paura: il triangolo scaleno lui-lei-l'altro sfocia in un allegro trenino come a Buona Domenica.
Sembra ieri, eppure già si profila la sagoma di due enormi tonsille. Attenzione non sono vere tonsille, bensì spettri: i fantasmi delle tonsille passate, che vengono a rimproverarci – attraverso la canzone GARGAROZ – di essercele fatte togliere invano. Ma esse non sono che l’avanguardia di una SCHIERA di fantasmi, tra cui: Belfagor, lo squalo di Spielberg e il vomito verde dell’Esorcista. Ombre del passato proiettate nel presente, nei migliori cinema della mente.
In SUICIDIO A SORPRESA la collega Paola Cortellesi dà voce ad un adolescente fragile ed inquieto, soggetto all’heavy-metal. Il cantante Elio dà voce ad un adolescente fragile ed inquieto, soggetto all’heavy-metal. Si tratta dello stesso giovane? Sì. Egli si suicida al termine del brano; in teoria si suicida a sorpresa. Ma se lo si dice già nel titolo... non è più a sorpresa! Insomma: paradossi dolceamari by Elio e le Storie Tese.
Ed è subito EFFETTO MEMORIA primavera. Acquerello delicato che fissa sulla tela della nostalgia canaglia il ricordo di un’amnesia.
Il collega Claudio Bisio si concede con generosità alle cause perse by Elio e le Storie Tese. Una di esse è la creazione di un soggetto politico estraneo alle logiche della partitocrazia; il baluardo del sentimento per eccellenza; in una sola parola di quattro vocaboli, LA LEGA DELL’AMORE. Niente manifesti programmatici, niente assemblea costituente; solo uno statuto di una sola riga: “gioia fratellanza cuore amore mamma ti amo”. E nulla più.
Durante il far-west i cowboy avranno anche avuto i loro demeriti, ma neppure gli indiani avevano un buon carattere. Sono esistiti cowboy gentili che giravano il far-west per portare dei regali ai pellerossa; dei presenti, dei gadget, dei memorabilia. In pratica andavano A CAVAL DONANDO. Ma i destinatari non accettavano i doni dai visi pallidi. Questi ultimi ci restavano male ma la storia non ne parla.
EFFETTO MEMORIA estate: il ricordo del futuro, la battigia di Palinuro, la lucidità di Alberto Sordi. Tre ingredienti che non possono mancare nella proposta musicale di un complesso come si deve. Ma è necessario l’apporto del collega Claudio Baglioni per rendere la proposta veramente ghiotta. Anche perché l’idea delle strofe di una stessa canzone seminate fra i solchi di un microsolco intiero è sua; insomma diciamocelo: 51 Montesacro e tutto cominciava.
La gente al giorno d’oggi sottovaluta un po’ di tutto, ma il record di pericolo sottovalutato spetta al buco nero SUPERMASSICCIO, che per ora se ne sta buono in galassia ma presto o tardi si magna tutta la Via Lattea, noi compresi. Tuttavia non tutti i disastri planetari vengono per nuocere: si ipotizza la presenza, al di là del buco, di pulci intelligenti con le quali entrare in amicizia, con grandi vantaggi per lo sviluppo e l’occupazione e buona pace dei sindacati.
I giovani. I giovani, se a parlare loro dei valori della famiglia tradizionale è il papa, si chiudono a riccio. Ma quando ad esprimersi è qualcuno che sentono vicino alla propria esperienza di vita, come l’arch. Mangoni, è tutto un altro discorso. Morale: l’hip-hop è bello e tutto quanto ma ha bisogno di numi tutelari; ha bisogno de LA RISPOSTA DELL’ARCHITETTO, un vademecum affettuoso ma perentorio che aiuta sia i giovani che l’hip-hop ad affrontare la vita nel rispetto delle regole civili. Temi trattati da Mangoni: dai rapporti sessuali a fini procreativi alla costruzione di case per i fra’ (già segnalati dal collega Mondo Marcio) nel comune di Bra (CN).
A Milano c’era un parco (non il PARCO SEMPIONE) che il presidente della regione, Formigoni, ha fatto radere al suolo a fine 2006 con un cordone di poliziotti in assetto antisommossa a protezione dei taglialegna. Sulla copertina di un recente 45 giri degli Elio e le Storie Tese sono raffigurati formiconi che mangiano merda. Chi intravedesse una relazione tra Formigoni e formiconi mangiamerda sarebbe tacciabile di malizia. Questa canzone è dedicata al parco raso al suolo (il Bosco di Gioia) e a tutti i parchi la cui serena esistenza è minacciata dai presidenti e dai suonatori compulsivi di bonghi.
Le recenti consultazioni elettorali tenutesi nell’organismo hanno evidenziato una forte volontà di cambiamento. Basta con lo strapotere del cervello, che si arrogava il diritto di disporre del corpo umano a suo piacimento. IL CONGRESSO DELLE PARTI MOLLI (milza, budella e quant’altro) ha dichiarato decaduto l’encefalo ed incoronato C.S.E.V. (Capo Supremo dell’Essere Vivente) il meato urinario. Sulle prime l’Uomo ha fatto qualche resistenza, salvo riconoscere che il meato è un soggetto affidabile e credibile oltremodo, checché se ne dica o se ne pensi in ambienti extracorporali.
Agli Elio e le Storie Tese manca tanto un loro amico di nome Paolo Panigada, di nome Feiez, di nome Luigi Piloni. Alcuni anni fa – era il 1997 – Paolo Panigada, Feiez, Luigi Piloni, cantò una canzone che faceva da sigla ad una trasmissione radiofonica chiamata “Single” condotta da Luciana Littizzetto e Bruno Gambarotta. Anche la canzone si chiamava SINGLE. I nastri magnetici di questa canzone non si trovavano più. Luciana Littizzetto e la Rai di Torino si sono dati un gran daffare e i nastri magnetici sono saltati fuori. Gli Elio e le Storie Tese sono molto contenti. Speriamo lo sia anche Paolo Panigada, Feiez, Luigi Piloni.
EFFETTO MEMORIA – autunno è l’ultima traccia di questo ellepì. Claudio Baglioni la canta. E questo è tutto, gente.

Visualizza dettagli completi