Le storie tese: I tuoi ricordi

In che modo si sono intrecciate la tua vita e la storia di Elio e le Storie Tese?
Quali sono i tuoi migliori ricordi legati al Complessino? 
Ce li vuoi raccontare? Vuoi farceli vedere? Vuoi farceli sentire?

Compila il form e racconta: se non hai voglia di scrivere puoi mandare una foto, oppure linkare un video (anche un video in cui ricordi i tuoi ricordi) o mandarci una nota audio come si fa tra amici.

Tutti i ricordi

AMORE AMORISSIMO

La cosa più bella di Elio è che da quando ho iniziato a essere Giovane c’è sempre stato. L’avventura inizia nel 1989, anno del mio IV Liceo Scientifico in un giorno di inverno. Un amico di un’altra classe a ricreazione si presenta da me dicendomi “oh, lo sai che ci sta un complessino che suona bene e dice un sacco di parolacce ma intelligenti ? E’ da morire dal ridere senti qua !!” Da allora è stato un amore vero, duraturo ma non soffocante. Per un periodo mi ascoltavo solo Elio, poi mi dedicavo ad altro, ma loro riuscivano sempre a riproporsi in qualche modo, come dei peperoni ben cucinati. In qualche modo hanno scandito le tappe della mia vita : dopo l’89 c’è stato il 91 con l’exploit fantastico del concerto del 1 maggio, “come Jim Morrison !”, poi il meraviglioso Rum Casusu Cikti e da lì il mondo non è stato più lo stesso. Poi c’è stata l’esperienza di Sanremo nel 96 che li ha presentati al grande pubblico. A ripensarci gli Elii non hanno bucato un appuntamento in tutta la loro carriera, ogni esibizione è stato un evento. Ci sono stati periodi in cui Elio aveva l’esclusiva sui miei ascolti, altri, anche molto lunghi, in cui non ho temporaneamente accantonato. Fino a che non è arrivato l’Internet ! L’internet è quella cosa che…bè, chiedete a Sergione, lui l’internet sa cos’è e lo conosce bene. Con l’internet ho conosciuto tutta la discografia di Elio e ho potuto ascoltare i vecchi brani contenuti in “Esco dal mio corpo e ho molta paura” e tante altre cose. Mi sono inebriato dei loro suoni a lungo, e anche qui ho preso poi un periodo di pausa, come quegli amori intensi in cui dopo un po' ti devi riposare e dedicarti momentaneamente ad altro. Nel frattempo, sporadicamente, comparivo ai loro concerti che sono tra le cose più entusiasmanti che io abbia mai visto. Caro Elio, tu speri che si veda “il percorso artistico”. Bè, si è visto alla grande. Ad interrompere una delle pause dai loro ascolti fu la ricerca su internet di un approfondimento circa la storia dei loro album, trovai tutte le informazioni su questo sito di un certo Marok…io credevo di essere davvero Nerd, e di essere una fava nascosta ma devota : scoprii (su internet) un mondo. Popolato di persone mediamente più giovani di me (circa 6-8 anni in meno, a occhio e croce) ma che amavano il complessino mooolto più di me. Ancora oggi leggo le loro storie e i racconti degli eventi collegati a Elio (concerti, presentazioni, ecc.). Ho continuato e continuo ad ascoltare Elio, sempre con cadenza saltuaria ma costante. E’ un Amore Amorissimo per Artisti con la A bella grande. Grazie di tutto
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Ancora è tutto così glamour...

Chianciano Terme non se lo ricorda nessuno, Chianciano Terme dell’agosto di quasi 30 anni fa non lo cita nessuno, Chianciano Terme non è scritto da nessuna parte....è come se il Parco Fucoli fosse appartenuto ad una dimensione ai confini della realtà. Io probabilmente da allora sono rimasto intrappolato lì...non so come si fa ad uscire e non voglio uscire. Per quanto mi riguarda non vi siete neanche sciolti, nella mia realtà parallela siete perfettamente Unanimi e avete i jack ben collegati perciò basta co’ sti ricordi, non rompete le palle e continuate a suonarmi dentro come avete sempre fatto!
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Arco della pace

Arco della pace, inizio 1998 un concerto improvvisato ed io che da poco ero venuto a studiare a Milano e combattevo la nostalgia ascoltando i vostri albi e cordialmente il lunedi. Alla fine del concerto vi ho salutati tutti. Mi mancate di brutto
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arenile di Bagnoli - Napoli

gli Eli vestiti da Indiani di India che cantano Tapparella ... quello sí che ê un ricordo Meraviglioso
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Arezzo Wave

Ciao, andammo ad Arezzo Wave con la nostra band dell'epoca (UNIT) per partecipare all'edizione di quell'anno quando ad un certo punto suonaste voi. La nostra vita non fu più la stessa, conservo ancora la maglietta "SATURDAY NIGHT STRAGE" "IL FOSSO SE LO CONOSCI LO EVITI" appesa in sala prove come ispirazione per il gruppo. Con mia moglie, ex campionessa di softball, abbiamo seguito tutte le partite di baseball commentate da Faso (e stamo ancora a ride...). Grazie per quello che fate e per come lo fate, fate parte della nostra vita pur non essendoci mai conosciuti personalmente.
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Arriva Elio

Mi avete illuminato d'immenso!!!!!
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Arriva Spalman che spalma la cacca in faccia..

Io, vecchio fan degli Elii (1961, Ing. Poli Milano per chi se ne ricorda...) porto mia figlia (9 anni) al suo primo concerto live a Lecco. Il giorno dopo la trovo in camera che insegna a suo fratello (3 anni) "Adesso arriva Shpalman, che spalma la cacca in faccia" ... perchè "... papà, ma le parolacce a lui non le insegno!". P.S. Entrambi i figli presenti al Forum per il concerto d'addio, com i MIEI biglietti. (Sic transit...)
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Assolo Dio Mangoni

Una decina di anni fa, durante un concerto in pazza a Rho, Christian ruppe la pelle della cassa... stavate suonando Pagano e nell'attesa della sostituzione Mangoni si è esibito in un improvvisato e irripetibile assolo di tuoni e fulmini. Grazie per i 25 anni di concerti che mi avete regalato
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Audiocassetta

Semplicemente una cassetta che ebbi in dono in quinta superiore dove ascoltai la canzone Alfieri... C e' poco altro da dire sono 32 anni che siete la colonna sonora della mia vita...
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Autografi Adolescenti Prepuberali

1997 i nostri figli di 8 anni scoprono EELST tra la nostra discoteca e ci frantumano gli ZEBEDEI in loop con il "meglio del nostro meglio vol1°" Scoprono che venivate a suonare al SHERWOOD. Altra frantumazione di zebedei per portarli al concerto, a quel punto (per fare il papà FIGO) gli prometto di fagli avere un autografo di ELIO. Concerto splendido.. alla fine devo pagare l'obolo dell'autografo. Toviamo CESAREO al Mixer che gli fa l'autografo ma non basta. Bisogna arrivare più in alto. Ma c'è la security per il back stage da superare. In quel momento esce FEIEZ ed io spudoratamente FINGO di esserci conosciuti al Roxy Bar e spiego il problema. FATTA lui ci fa passare... per i bimbi siamo nell'olimpo e mediamo Zeus.. cioé ELIO il quale è pronto per l'autografo. ELIO: Come ti chiami? Figlio 1: INGO Autografo: a INGO che in piscina ti spingo! :D ELIO: e tu come ti chiami? Figlio 2: JUA Autografo: A Jua con tanta SimpaTua! :D Per tre anni ho avuto 100 punti PADRE a prescindere.
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Ayahuasca

Salve,partecipavo ad una cerimonia d’Ayahuasca (Taita Cherubin,ora centenario) che però non andò per la meglio...Fatto è che mi son messo il lettore Mp3 con la vostra musica per tutta la notte e ho pure visto la visione di Rocco Tanica...,con cui m’ero connesso mi pare....Dovrei rileggere i ricordi....Altrimenti vi seguo dall’’86 mi pare....
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Azzardati a cantare ancora Shpalman!!!

Seguo il simpatico complessino dai tempi del liceo, quando uscì Samaga Hukapan, di ricordi ne ho talmente tanti...ma il più bello è forse quello successivo a un vostro live a Trieste in Piazza Unità prima della Barcolana, ci andai con la morosa dell'epoca, (segni particolari: sgnaccamaroni). Il giorno dopo il live avevo il ritornello di Shpalman talmente piantato in testa che lo canticchiavo di continuo. Andammo a vedere l'arrivo delle barche e io continuavo a fischiettare il simpatico motivetto, quando la sgnacca si incacchiò di brutto:"Ma la vuoi smettere con 'sto cazzo di canzoncina, che mi ha rotto le balle?? Riprovaci a cantarla e giuro ti mollo immediatamente!". Passano si e no due minuti che senza accorgermene, giuro, mi partono due note a bocca chiusa. L'apocalisse. In mezzo al Molo Audace mi urlò di tutto e mi piantò il muso fino a sera inoltrata. Ogni volta che la riascolto ripenso con perverso piacere a quanto me la avete fatta incazzare con quel ritornello irresistibile: un Grammy di trenta centimetri per la dimensione artistica vi dovrebbero dare!
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Ballare con un mito

Estate 1996, la data è approssimativa, gli ELIO in concerto a GRUGLIASCO (. TO), vengo ospitata sul palco per ballare con Mangoni !! Ero estasiata!! esperienza unica, meravigliosa!! non ho documentazione, i cellulari erano ancora troppo cari Hahahaha!!! successivamente vengo invitata da Faso per un lento con Lui che mi strappa dal super attraente Mangoni! siete meravigliosi.
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Bambino traviato

I miei potrebbero ancora avere un filmino in cui, a un anno e mezzo, ballavo ascoltando La Terra dei Cachi a Sanremo. Da allora fu amore. La vostra musica mi ha insegnato a non prendermi sul serio, a cercare di sdrammatizzare ogni situazione con un sorriso. Siete gli eredi di Frank Zappa, se fosse vivo sareste le uniche persone a non ricevere da lui un insulto. E Faso ha avuto un gran ruolo nel farmi imbracciare un basso elettrico. Vi amo, infinitamente, da sempre. Un abbraccio, Daniele.
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Banane

la prima volta che vi ascoltai, a casa di un amico nell'intervallo della finale di Coppa Uefa tra Juve e Fiorentina, un terzo amico mise nel mangianastri la registrazione delle vostre (e non solo) performance a Banane, aprendoci un mondo.
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Banchi di scuola.

Alle medie, fra il ‘96 e il ‘99 cantavamo sempre le vostre canzoni fra noi compagni di classe, davvero divertente, vi ascolto ancora con la solita passione. Gli anni delle medie sono stati stupendi, e voi siete legati a doppio filo a quei ricordi, grazie davvero per la vostra musica, per le vostre canzoni.
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Bene Velle

Bene Velle
Estate 1996, conosco gli Elio e le storie tese. Viaggio studio in Inghilterra. In quel viaggio do il primo bacio e mi innamorai perdutamente (di un'altra ragazza, ma questa è un'altra storia). E in sottofondo quasi perenne "Eat the Phikis". Nel 1998 vado al primo concerto degli Elii al Teatro Al Massimo di Palermo. Vedo Sergione uscire da Ricordi, verosimilmente con della strumentazione in mano. Facciamo un pezzo di strada assieme (io, lui e qualche altro fan osannante... secondo me sarà stato un momento molto roccherrollstar per lui). Mentre faccio la fila per entrare c'era Feiez fuori che ci guardava bonario con il cappellino in testa. Nel 1998 agguanto grazie al mio amico Fabio una terza fila al concerto al Teatro di Verdura. Quello che poi riempì per quasi metà il live "Made in Japan". Nel dopoconcerto ci imbucammo e adorammo le chiacchiere con Faso e gli altri (Elio no, faceva il burbero e secondo me ci aveva i fatti suoi). Nel 1998 ancora uscii da scuola e corsi per recuperare la prima fila in piazza Politeama, per un megaconcertoevento in occasione dei 50 anni della Lapa. Per l'occasione Mangoni entrò in scena non in Vespa ma sul tre ruote. E con gli Elii c'erano sul palco Renato Pozzetto e Irene Grandi. Rocco poi ne parlò anche nella sua nuova avventura bloggheristica su Medium svelando retroscena gustosissimi. Per il 31 Dicembre del 1998, non contenti di aver suonato 3 volte a Palermo nel giro di 8 mesi, gli elii videoregistrarono un messaggio di auguri. Che non sentii perché ero sul tetto di un palazzo come Batman, ma sarebbe bello recuperarlo. Nel 2000 andai a vedere gli Elii ai Cantieri Culturali alla Zisa assieme al buon Franco, e lì conoscemmo un buon gruppo di Fave di cui oggi la memoria si è persa ma di cui conservo ancora reperti fotografici. Sempre nel 2000 suonarono al Giardino Inglese in occasione del Solmusic. Io e Marco andammo e ci riempimmo gli occhi di ammmmmore. Inoltre ci bruciarono un'arancina (l'ultima) dimenticandola nel fornetto e andammo e tornammo a piedi facendo svariati chilometri a piedi ma cantando a squarciagola. Dal 2000 al 2008 attendevo disperatamente un nuovo concerto quantomeno in Sicilia occidentale, ma i nostri si diedero alla macchia. Molto giudiziosamente però iniziarono a fare i CD Brulee. Maledizione! Nel 2008 finalmente un nuovo concerto a Palermo, con giacca e cravatta visto che il dresscode prevedeva "Eleganza". E infinito amore per "Il congresso delle parti molli" e il suo finale. E Faso che gli si illuminano gli occhi quando glielo dico, ma mi rimpalla a Jantoman per ulteriori delucidazioni. Ma anche uno stanco Rocco rintanato in macchina a cui vedo in mano una digitale uguale a quella che avevo io. E poi ancora il live a San Vito lo Capo per il cous cous fest, con gli Elii in grande spolvero. Ancora il bellissimo live a Segesta, con aperol che scorreva a fiumi e il viaggio in Uno (esatto, FIAT UNO) con la segreta speranza di non rimanere in panne (e invece la Uno fece il suo dovere con una nonchalance chemminghia...). Restano il live ad Assago a decretare l'addio alle scene. I chilometri, il freddo cane uscendo dal palazzetto e una sensazione di stordimento esistenziale. Poi nel mezzo dei live metto "Il circo discutibile" che mi ha fatto piangere a dirotto come non mi succedeva da anni e per la prima volta solo per l'ascolto di una canzone. E infine il live a Catania. con le 5 ore di macchina tra andare e tornare (il ritorno alle 4 di notte), il trenino sotto al palco, lo stemma di Crema davanti al microfono di Elio e Mangoni che nel preconcerto si dirigeva in direzione dello streetfoodfest. E questo solo per limitarmi ai live. Chiudo che sono stato molto prolisso, ma chiudo con una bellissima citazione che spero vi piacerà. "Finì con i campi alle ortiche finì con un flauto spezzato e un ridere rauco ricordi tanti e nemmeno un rimpianto."
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Biba!

C'era ancora il Feiez. Mi ricordo di voi- credo ci foste quasi tutti tranne Rocco quella sera. Mi ricordo la piu' bella "rendition" dei Weather Report mai ascoltata in Italia, al Tangram. Mi ricordo di tutti voi come degli eroi " a portata di mano". Mi ricordo l'energia che pulsava, il divertimento, il groove. Grazie, Cazzari Semidei : ) Grazie per la vostra musica- sono poche le cose che accompagnano per tutta la vita, e quella sera e'una di quelle.
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BLACK OUT

Era il 1996. Mia età 12 anni. Guardavo distrattamente il festival di Sanremo. Sin da piccolo mi sono cibato di originalità. Ho sempre odiato le cose monotone. Già quando l' eterno Pippo chiamò quel nome ,"Elio e le storie tese" ,esibirsi sul palco , fui colpito da un sobbalzo. Quella noia infernale creata dai soliti ritornelli, fu così di botto, spezzata. Ricordo bene questo tizio con delle sopracciglia enormi che cantava leggiadro e afferrava il microfono con una terza mano. Da quel giorno non aspettai altro. Volevo rivederli, riascoltare quella canzone. Non c' era feisbuk o yutub. Erano solo attese. Immaginazioni. Nella seconda serata ero pronto come un centrometista che attende lo Start, col dito indice pronto su "REC" del videoregistratore. Ad un certo punto nella mia città... un clamoroso BLACKOUT. Taranto è senza luce. Ed io mi dimeno come un topo in gabbia. L' energia elettrica torna. Sì ma sono passate 2 ore. Elio e le storie tese si travestono da "Rockets" incenando un perfetto controcorrente per il palco dei perbenisti dell 'Ariston. Ma io(come i miei concittadini) sono all' oscuro di ciò. Niente feisbuk niente yutubb insomma. Da quel momento si scatenò uno dei lati del mio carattere ovvero l' ossessività. Acquistavo qualsiasi cosa potesse parlare di musica. E ritagliavo le figure degli elii dal "Tv sorrisi e canzoni" e dal "Tutto". Iscrizione al fave club. Ricerca spasmodica di audiocassette. Sì le musicassette quelle che erano negli espositori al centro dei distributori di carburante. Ricercavo quelle scarpe con la gomma bianca che aveva Elio. Mio padre pazientemente mi portava in giro. (Niente Amazzon niente zzalando). Poi sono cresciuto. Fra musicassette Vhs e ritagli di giornale. Sì esattamente come facevano le mie coetanee con le foto dei Take That ritagliate dal "Cioè". Mia cuggina ogni tanto mi ricorda "Ti ricordi da piccolo che ti facevi le sopracciglia col rasoio per fartele ricrescere folte?". Non mi ricordo francamente, ma mi fido. Da quell'anno la mia pubertà è stata indelebilmente segnata. Custodisco tutto gelosamente. Musicassette, Cd(sì ad un certo punto sono arrivati i tempi di Amazzon). Decine di concerti partendo da un indimenticabile live nel campo di terra di Policoro ... in un concerto lanciai un porcellino sul palco che loro portatono in tournee insieme al più anziano gallo. Capodanno a Bari una decina di anni fa (mi impossessai del pletrro di Cesareo sgomitando fra la folla). E poi il coso della batteria (sì non so come si chiama ed ora non mi va di ricercare su google) di Christian mayer regalatomi dal mio amico Andrea che fu lesto ad appropiarsene. Stefano ho avuto il piacere di conoscerlo e farci due chiacchiere. È un bel disilluso come piace a me. Geniale mai banale. Annoiato. Quel quaderno da teenager è tutto autografato e per me è un cimelio. Rocco Tanica mi disse "dai ce lo darai quando faremo il museo degli Elii". Qualche mese fa a Bari ho partecipato al "concerto d' addio". Ecco mi sono commosso. Ma questo addio tarda ad arrivare. Dovrò commuovermi molte volte ancora. E come una magia il 31 dicembre sarò ancora con loro. Dopo tutto questo giro a capodanno suonano sotto casa mia. Potrei continuare a nostalgizzare ma forse sono finiti i caratteri. Che storia.
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Blastato

Concerto degli ELII in una discoteca di Rimini, l' IO Club. Ci andai con alcuni carissimi amici e la serata fu incredibile. Giunti alla fine, il pubblico esaltato gridava per il bis. Io, in prima fila, urlavo a squarcia gola: "La festa delle medie! Paninooooo, la festa delle medie". Elio si girò, mi guardò e disse: "Ma non rompere i coglioni..." Il bis fu proprio "La festa delle medie", per la gioia del sottoscritto che lo considera, ancora oggi, uno dei punti più alti della musica italiana. Grazie ragazzi.
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