Orari confusi per un appuntamento discutibile
C'è tanta gente in Feltrinelli per l'incontro romano con Elio e le Storie Tese. C'è anche il grande Maestro del Cinema Mario Monicelli. Qualcuno arriva alle 18, qualcun'altro alle 18.30 e si perde l'inizio della chiacchierata.
Elio, per evitare contrattempi, arriva alle 17.30 e inganna l'attesa mostrando un lato del suo talento sconosciuto ai più: il virtuosismo autografatorio. Il nostro elargisce generosamente dediche ai primi fan accorsi in libreria, firmando libri e fogli di carta a nome suo, di Faso, Cesareo, Rocco Tanica e perfino di Brad Pitt.
Ma parliamo di parole: moderati dall'ottimo giornalista Toni Jop, gli Elii raccontano la genesi del libro e, soprattutto, rispondono a domande scomode su Sanremo '96 e su un fantomatico "periodo di meditazione in Sardegna" che avrebbe dato origine alle pagine dello stesso Vite Bruciacchiate.
Orfani del bassista Faso, impegnato con il batterista Christian Meyer in concerto col Trio Bobo, i tre divi discettano allegramente delle esigenze della vera popstar. Stupore tra il pubblico quando si scopre che alla base della serenità artistica c'è la cura dei capelli: Rocco Tanica spiega accuratamente che "l'importante è trovare uno shampoo che rispetti il capello e la radice, per non seguire le orme dei Motley Crue", incalzato da Elio che reclama un balsamo all'altezza delle aspettative, e da Cesareo che pretende più attenzione per il pH della pelle.
Cura del corpo prima di tutto, dunque, perché compito della vera rockstar è farsi apprezzare prima per il proprio aspetto e poi per il talento artistico.
Dopo la proiezione delle "rare immagini" contenute in Vite Bruciacchiate (come a Milano, un lungo applauso spontaneo è stato dedicato a Feiez), Elio, Rocco e Cesareo si sono dedicati ai fan, autografando decine di copie della autobiografia.
Particolarmente audace un prestante giovanotto, che ha tentato, invano, di spuntare a Cesareo un prezzo di favore per la REPLICA della sua chitarra IBANEZ. Menti confuse per iniziative discutibili...
(Many thanks to Duccio Pasqua)