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Interviste Eliatiche Part 1


In attesa del debutto ufficiale dell' Ares Baseball nella stagione 2007 (14 aprile prossimo al "Saini" di Milano contro la Juve '98 B.C.; tutte le "info" QUI) abbiamo sottratto Faso per venti preziosissimi minuti dalle sessions di registrazione del nuovo album di Elio e le Storie Tese, per interrogarlo sugli obbiettivi della stagione ormai ai nastri di partenza. E "The President", con immancabile basso sulle ginocchia, tra una spizzicata e l'altra di corde, ci ha raccontato molto più del previsto...

Allora, tra breve si ricomincia con mazze, guantoni, camiciole, berrettini ed altro...
"(Faso) Sì, e fortunatamente quest'anno non partiremo in contemporanea con l'inizio della Major League Baseball americana che scatta, come al solito, ai primi di aprile. Meglio così: queste due settimane in più ci serviranno ad allenarci meglio e ad arrivare maggiormente preparati al primo incontro".

Facciamo subito un po' di chiarezza sul vostro campionato. Innanzitutto in che serie giocate?
"Siamo in serie B, la terza categoria dopo la A1 e la A2. Il nostro torneo comincia ai primi di aprile per concludersi attorno a metà settembre, con una pausa-ferie ad agosto. La domenica (o il sabato) giochiamo due gare al giorno, la prima alle 10:30 del mattino e la seconda alle 15:30".

Beh, anche i gruppi musicali degli anni '60 avevano il doppio, se non il triplo, turno di concerti giornalieri. Penso agli stessi Beatles, quando vennero al Vigorelli di Milano...
"E' una bella analogia. Sta a significare che il nostro, in Italia, è ancora un ambiente pulito e non strozzato dal professionismo a livello maniacale del calcio e di altri sport decisamente più seguiti... Comunque niente di paragonabile al baseball statunitense: là i giocatori 'pro' su due mesi di allenamenti e gare avranno al massimo tre giorni 'off'. Noi non riusciremmo mai ad imporci un tenore del genere. Persino un dirigente di una multinazionale rischia di avere più tempo libero di un lanciatore del Wisconsin...".

Domanda sportiva per antonomasia: quali sono gli obbiettivi per quest'anno?
"Dovrei risponderti andare in A2 per poi successivamente puntare ad un altro salto di categoria ma, tranquillo, non lo farò... Salire di serie, infatti, equivarrebbe a cambiare completamente la squadra. Eppure se dovessimo giocare un buon campionato e vincere i play-off, ad ottobre mi siederei a tavolino e mi darei da fare prima di re-iscrivere l'Ares al torneo successivo. Insomma, il problema è sempre il soldo: se arrivasse uno sponsor serio e ci desse 200mila euro - praticamente i rimborsi benzina annuali di un qualsiasi team calcistico di serie A - non mi tirerei di certo indietro e ripartirei con ancora maggiore entusiasmo. E pensare che se un'industria come la Coca Cola decidesse di investire nella nostra squadra, in proporzione avrebbe gli stessi oneri che avrei io nell'offrirti adesso un caffè al bar...".

Mi sembra che tu sia stato chiarissimo. Facciamo un salto indietro, ora: da quant'è che sei "The President"?
"Praticamente dalla fondazione dell'Ares che è avvenuta nel lontano ‘88... Ho sempre ricoperto tale incarico tranne un anno quando delegai la carica a un papà di un mio compagno di squadra. Ma, tanto alla fine, il grosso del lavoro dovevo pur sempre farlo io. Voglio dire: se vai da un assessore allo Sport e ti presenti come Faso di EelST è un conto, un altro se ci vai da anonimo presidente di una squadra di baseball della serie B italiana...".

Elio che ruolo ricopre attualmente?
"Beh, lui è vicepresidente oltre che regolarmente iscritto nella rosa degli atleti. E, a parte tutto ciò, fa pubbliche relazioni. Ovvero è sempre a caccia di sponsor assieme a me!".

A proposito, ti piace la sua rubrica mensile "Mazzate" per "Rolling Stone"?
"Sì, sono articolo molto belli e anche parecchio interessanti: mi diverto un sacco a leggerli!".

Quesito stupidino: il campionato 2007 dell'Ares non influirà sulla lavorazione del nuovo, attesisssimo album di EelST, vero?
"Stai scherzando? L'unica volta che ho tradito gli Elii per il baseball è stato nel 2000, quando dovevamo giocare i play-off per la promozione. Quella volta mi sono detto: ‘Quante volte nella vita mi ricapiterà un'occasione simile? Con EelST, invece, potrò suonare anche domani sera...'. E così me ne sono andato a giocare...".

Com'è andata a finire?
"Il concerto si rivelò bellissimo: mi sostituì egregiamente Riccardo Fioravanti e nessuno ne rimase deluso. La partita, invece, la perdemmo. Ironia della sorte giocammo al campo di Sanremo, una cittadina che ci aveva già fregato in passato, se non ricordo male...".

Ehm, andiamo avanti. Mai pensato, con gli Elii, di scrivere un brano sul "Meravigliuoso Gioco Del Baseball"? E' perlomeno singolare che non sia mai successo...
"E invece è andata proprio così e onestamente non ne ho mai capito il perché... Le connessioni EelST-baseball si riducono alle nostre partecipazioni ai vari 'Baseball-Day' quando, terminata la partita dell'Ares, abbiamo tenuto dei concerti professionali - con tanto di server, impianto luci e tutto il resto - col palco piazzato al centro del ‘diamante'. Esattamente come i Beatles allo Shea-Stadium. Che bei momenti!".

Un argomento "caldo" che tiene banco nei forum di Elio e le Storie Tese così come in quelli degli appassionati di baseball riguarda la tua partecipazione (e quella dello stesso Elio!) alle telecronache di Sky, attualmente ancora in forse. Puoi anticiparci qualcosa di più?
"Guarda, giusto la settimana scorsa si è riaperto uno spiraglio... Giovanni Bruno, direttore di rete di Sky, ci ha contattati per dirci che probabilmente la cosa andrà in porto anche per quest'anno. Era il minimo che potesse fare dopo essere stato bombardato di e-mail da parte di abbonati che reclamavano la loro giusta dose di baseball su quel canale. Insomma, io resto fiducioso e - appena ne sapremo di più - ovviamente ve lo faremo sapere dalle colonne di questo sito".

Un aneddoto che ha fatto sorridere molti lettori della vostra autobiografia "Vite Bruciacchiate" riguarda lo scrupolo che Rocco Tanica ha avuto nei tuoi confronti quando il suo omonimo Rocco Siffredi c'era andato giù un po', ehm, "pesante" nel filmare la sua particolarissima visione del baseball all'interno della VHS "Rocco e le Storie Tese" (se volete saperne di più, leggetevi il libro, Ndr)... Qual è stata la tua reazione?
"Ok, qui lasciami darti una notizia-bomba! Quell'episodio delle scena incriminata (e poi effettivamente tagliata, Ndr) l'ho scoperto solo leggendo il libro... Sergio non me ne aveva mai parlato ma ti posso assicurare che non me la sarei mai presa se quel girato fosse poi finito nel film... Anzi, al massimo mi avrebbe fatto ridere!".

Cosa rappresenta per Nicola Fasani il Grande Sogno del baseball statunitense?
"Quello che rappresenterebbe per un bambino di cinque anni trascorrere un intero pomeriggio al Luna Park... Sai, pur non essendo Usa-addicted, posso affermarti che, nella musica così come nello sport, questi americani sono quasi dei semi-dei per me... Il loro è tutto un grande show dove non sono assolutamente ammesse la violenza e l'antisportività. La prima volta che sgarri in un impianto statunitense sei automaticamente arrestato o allontanato da quello stadio. Ah, che bellezza, che civiltà: ecco esattamente dove vorrei vivere!".

In America.
"Sì, per la precisione in questi grandi impianti dove, tra un inning e l'altro, senti della buona musica, mangi del cibo gustoso e magari ti capita pure di assistere ad eventi memorabili tipo la cenerentola della MBL che all'improvviso ti va a battere i New York Yankees...".

Sei tifoso di qualche squadra USA in particolare?
"No, non sono un tifoso per natura. Mi piace veder giocare del buon baseball e mi entusiasmo per le prodezze dei campioni, indipendentemente dalla maglia che indossano. Ogni tanto però mi scopro a parteggiare per la squadra più debole...".

Ok, siamo giunti in conclusione. Vogliamo inventarci una nuova definizione per dare ogni tanto il cambio all'espressione "Il Meravigliuoso Gioco del Baseball"?
"Mmh, fammi riflettere... Si, ce l'ho: baseball, uno sport che ti riporta costantemente con i piedi per terra!".

E così sia. Felice campionato, Ares. E buon baseball a tutti quanti voi!