Ai tempi facevo il dottorato al poli e la Molle, storica fidanzata del Faso, era una mia collega. La suddetta stava aiutando Elio a ottenere la sudata laura in ingegneria elettronica che per qualche strano motivo il suddetto cantante si ostinava a voler ottenere, forse per accontentare amici e parenti. La Molle era stata soprannominata da Elio "CEPUMOLLE" in quanto doveva fare un training asfissiante per stimolare lo studio delle discipline ingegneristiche. A quel tempo si iniziava a diffondere l'uso di internet tramite strumenti quali Mosaic/Netscape/Altavista che offrivano la possibilità di accedere al uorlduideueb. Un giorno Elio venne in ufficio dietro invito della Molle per scoprire queste nuove tecnologie e magari un giorno creare un sito per il complessino, un qualcosa tipo elioelestoietese.it. Io fui incaricato di mostrare queste maraviglie al famoso artista. Beh, gli feci vedere un paio di foto di un troione di Los Angeles e allora capimmo subito il grande potenziale dello strumento. Peccato non avere pensato subito a fondare un partito politico.

Dato che sono mezzo Toscano e ho famiglia a Firenze, ma vivo in Croazia, quando mi hanno chiamato a partecipare nella guerra in Croazia nel 1995, ho preso le mie cose e me ne sono andato a Firenze da mia zia per due mesi, fino a che la cosa non si e` calmata. Stando da lei, il suo figlio (mio cugino) era assente e io ho trovato sul suo tavolo una cassetta senza copertina, Elio E Le Storie Tese, Elio Samaga Hukapan.... Era amore a primo ascolto, i testi li riascoltavo scoprendo ogni volta qualcosa di nuovo, e la musica era sopra ogni livello. Poi mi sono comprato il disco di Italyan Rum Casusu Cikti, e li ho amati ancora di piu`. Gruppo unico, impazzisco di non potere spiegare ai miei amici croati i sensi dei desti. EELST x sempre.

Nasce tutto dal titolo...

Bellaria-Igea Marina, 2014. Estate fantastica, vado con gli amici a sentire il concerto che voleva "unire Bellaria e Igea Marina" riempiendo di cemento il canale. Dopo il concerto favoloso (c'è stata anche la follia della donna, uno dei miei brani preferiti) ci avviciniamo alle transenne e facciamo le foto con i nostri idoli. Ma Elio rimane stoico: in ogni foto,con ogni persona, le sue labbra non vogliono proprio distendersi. Arrivo io e gli chiedo: "per favore, mi faresti almeno un sorriso?" "sai com'è, quando pensi solo a dormire...". Ma, alla fine, un abbozzo di sorriso si scavó sul volto del leader. Anche lui servo della gleba? Chissà, ma almeno a me il sorriso è riuscito a farlo suscitando l'invidia (o l'indivia?) degli amici! Grazie!!!!

Fan da una vita finalmente vi ho visto dal vivo a milano nel 2014 Ma le cassettine dei live in parco ravizza e parco Sempione sono reliquie adesso!!!????le tengo da conto ????

Dopo anni di scuole medie e superiori a consumare CD e cassettine, sei amici ventenni del basso varesotto decisero che era giunta l’ora di assistere al loro primo concerto del complessino. In questo breve racconto vorrei far rivivere proprio quella giornata. Domenica, 1 luglio 2007 Siamo disorganizzatissimi, partiamo alle le tre del pomeriggio perché non abbiamo i biglietti, c’è un’ora di strada da fare e poi non solo vogliamo arrivare sotto il palco ma io ho portato la mia prima chitarra e smanio per farla autografare a Cesareo. Arrivati al parco della stazione di Cittiglio e ci rendiamo conto che, probabilmente, abbiamo esagerato con l’anticipo, però almeno riusciamo a comprare i biglietti. Per ingannare l’attesa ci spostiamo sul vicino lago maggiore e ritorniamo mentre sta terminando il soundcheck. Il primo ad uscire è Christian a cui un po’ intimorito ed agitato chiedo se sarebbe passato di li anche il “Civas” e se, secondo lui, avrebbe esaudito il mio desiderio. Lui con naturalezza mi dice di sì, lo ringrazio e non lo disturbo oltre. Al momento dell’uscita di Cesareo compio la mia personalissima missione e ritorno dagli amici esaltato e con un sorriso a 32 denti. Adesso però ci serve qualcosa che ci faccia distinguere nel concerto pensiamo, abbiamo tanto tempo ed un indelebile nero… facciamo un cartello. Dopo aver preso “in prestito” una delle locandine gialle fluo del tour scriviamo sul retro un SONGHE IE in formato 100x70. Si aprono i cancelli guadagniamo la transenna sotto al palco e siamo euforici, gasatissimi. Cosa potrà mai andare storto? Circa un’ora prima del concerto attacca un temporale pauroso. Mezz’ora o anche più di pioggia battente a cui segue una coda di pioggerellina che, sebbene non così insistente, sembrava infinita. Noi, come tanti altri, rimaniamo stoici e fradici sotto il palco nonostante ombrelli ed impermeabili fortunosamente recuperati dalle macchine. Nel frattempo però le intenzioni non sembrano buone, l’organizzazione parla di concerto rimandato a data da destinarsi e così gli Elii ricevono in cambio dei cori sulle note di Alfieri: “…Stasera ad esempio voi incassate, e noi ce la pigliamo dentro il culo”. Quando ormai sembrava volgere tutto al peggio, nonostante il temporale fosse ormai passato, da dietro le quinte fa capolino Faso che con fare divertente e divertito dice: “Dateci qualche minuto per asciugare tutta la roba elettrica che c’è qua sopra che, come sapete acqua ed elettricità non vanno molto d’accordo e poi suoniamo.” Il concerto, nonostante qualche sforbiciata dovuta ai ritardi del temporale, è memorabile; un mix di canzoni epiche tratte da tutti gli album. Tra le perle ricordo Oratorium, una protoversione di Parco Sempione ed una rara versione di Cara ti amo con cantato stonato del “neoassunto” Clayderman Viganò che, solo in seguito, diverrà Carmelo di Amici. A fine serata arriviamo con i vestiti e le scarpe ancora fradici ,ma per noi, il tour Emozioni Fortissime, al nostro primo concerto, in prima fila non avrebbe mai potuto avere un titolo più azzeccato. PS. Grazie agli impermeabili abbiamo anche salvato il cartello dal diluvio e per chi avesse il CD brulè della serata… si, sono uno dei “ragazzi arrivati direttamente da Napoli con il cartello SONGHE IE.”

Se raccontassi tutti i ricordi che ho legati alle vostre canzoni, non finirei di scrivere prima di domani. Perciò decido di raccontare quello in cui le nostre vite si sono incontrate realmente! Sabato 25 settembre 2010, serata molto strana in Sardegna perché (come sapete bene) non piove quasi mai e c'è sempre caldo, ma non quel giorno! Pioveva, non tantissimo e non per tutta la durata del live, ma pioveva ed è stata una serata stupenda perché oltre a godere della vostra musica e della vostra simpatia, a fine serata volevo davvero tanto incontrarvi da vicino. Non facevo parte del Fave Club quindi non potevo far altro che sperare dietro la transenna. Beh ho fatto bene perché arrivarono Christian Mayer e Mangoni che fecero le foto con noi e parlarono con noi di tutto e di più. Ciò che mi rimarrà sempre nel cuore è la dolcezza con la quale Christian Meyer esordì dicendo: ragazzi, non ce la faccio a vedervi fermi così sotto la pioggia. Lui e Mangoni sono stati la ciliegina sulla torta di una serata bellissima! Le foto con Christian Meyer e Mangoni le ho sull'hard disk esterno e, al momento, sono sprovvista di pc, ma posso mandarvi la foto del mio biglietto che custodisco da 10 anni! Grazie di tutto! Laura

Novembre o dicembre 2004, ero in erasmus a Reykjavik in Islanda, e tutti i lunedì sera uscivo - nevica di brutto d'inverno in Islanda, sempre - per andare in un bar che si chiamava Café Kultura ad ascoltare Cordialmente in streaming. Ad un certo punto Rocco dice una cazzata su papa Ratzinger e io scrivo una mail dicendo un'altra cazzata, del tipo quaggiù non si parla d'altro. e voi la leggete in diretta. ed io da solo al bar con le cuffie con fuori la bufera e la notte artica ero felicissimo. Grandissimi!

...e con gli amici si andava a ballare, discoteche all'aperto, mare, donne, gin e lemon e cd rigorosamente originale di "esco dal mio corpo e ho molta paura", sia all'andata che al ritorno, che figata! Sentendo ancora quelle sonorità ricordo gli odori e i sapori di quei sabati estivi...

Fin da quando son piccola mio papà è sempre riuscito a farmi adorare artisti e generi musicali molto particolari (come quando all'asilo la mia band preferita suonava prog metal). Un giorno, durante un viaggio in macchina parlando del più e del meno decise di farmi ascoltare delle canzoni suonate divinamente ma con dei testi un filino particolari. Fece partire il Pipppero e ne rimasi innamorata. Da quella sera cercai il suo vecchio cd del meglio del vostro meglio e lo ascoltai tutto più di una volta. Da quel momento (diversi anni fa) mi allontanai un po' da quel capolavoro senza ricordare il motivo, fino a qualche mese fa, quando cercando concerti da vedere quest'anno abbiamo trovato il vostro annuncio. Presi i biglietti mi sono messa a riascoltare tutte le vostre "opere" cantandole ogni volta con un immenso sorriso stampato in faccia. Siete anche tra le mie 3 band preferite a parimerito dei red hot chili peppers e dei pink floyd (mi è anche partita la cotta per tanica...). Il ricordo o motivo per cui sono legata molto alla vostra musica è che nei periodi in cui ero assalita dalla depressione le vostre canzoni riuscivano a calmarmi e farmi tornare in me; spero che il concerto di Cremona mi possa far tornare a stare bene come in tempo.

Eravamo a metà anni 2000,ho messo il 2005 che fa molto generico, è centrale e come numero ci sta. Vi ho seguiti per tutta quell'estate in veneto, era uscito cicciput, ed ero avida di foto (i selfie con la lingua fuori non erano ancora stati inventati) autografi e, soprattutto, di parlare con voi. Di cosa non ho idea. Bastava anche se al mio "scusi, che ore sono?" fosse venuto in risposta "sono le ore di ieri a quest ora". E insomma, eravamo in una di queste tappe, spero che qualcuno di voi si ricordi una biondona che vi rincorreva a piedi, e voi sul pullman, dopo aver provato a corromperere un incorruttibile Rocco nazionale. Dopo quella data, passa circa un mese, ultima data di quell'anno. Sono in prima fila, Rocco si ricorda di me. Momento di gloria da cui non mi sono più ripresa. Dopo concerto finisco nel backstage. (Rocco I love you) chiacchero con un po' tutti, vengo palpeggiata dall'architetto (Mangoni, hai un figlio illegittimo, credo uno dei tanti) e basta! Credo possa bastare! Sto ancora aspettando di essere: 1_sposata da Faso 2_limonare con Rocco 3_il mantenimento del piccolo Mangoni 4_Essere il tappettino vivente di Elio. Vi amo. ❤️???????? Cristina

Ero insieme ad alcuni miei amici, all'improvviso uno di loro inizia a canticchiare questa canzone ed io, divertita come non mai, gli ho chiesto di chi fosse. Il giorno dopo avevo la vostra musicassetta e da lì in poi vi ho amato. Vi ascoltavo di nascosto dai miei col walkman e le cuffiette e non sono più riuscita a fare meno di voi. Il mio amico si chiama Alo ed io lo continuo a ringraziare per aver canticchiare di questi teneri, morbidi, fradici, tappi per la fiiiiiiiiga... pelosa. ❤️

8 marzo 1993, city square, milano, festa della donna. siamo in 4, uomini, vestiti da donne. e abbiamo festeggiato tantissimo. oggi la mia bisessualità latente e la sensibilità anale capisco siano nate quella sera, al vostro concerto, grazie a voi. allego fotina del biglietto. ai tempi li conservavo e poi li appiccicavo tutti insieme per farne un quadretto (ne sono usciti tanti, di quadretti). vorrei farvi notare che nell'inquadratura si vedono ben due vostri biglietti (dell'altro si legge solo l'anno, 1992) mentre degli altri gruppi musicali che vi circondano ce n'è solo uno (nirvana, u2, santana e dire straits), per dire chi vale la pena seguire e chi no.

A scuola girava una vostra cassetta che finalmente arrivò anche a me. C’erano i primi pezzi, e mi pare con la drum machine, roba tipo La Donna Nuda... Poi vi ho visti dal vivo 18 volte. Ho visto tre volte il Trio Bobo. Ho visto il gruppo di hard rock dove suona Cesareo. Ho avuto la fortuna di conoscere Feiez una sera grazie ad un’amica comune. Ho tanti ricordi legati ai vostri concerti come quando ad uno avete suonato per la prima volta l’ancora inedito Parco Sempione e alla fine io e un mio amico ci siamo abbracciati commossi, manco fossimo stati a woodstock, e io dicevo: l’hanno fatto!! Il pezzo che mancava!! La data che ho indicato è imprecisa ma si riferisce al periodo della prima volta che vi ho visti. Concerto pazzesco! Come tutti quelli in seguito. Gente con striscioni! Un entusiasmo incredibile. Ad un certo punto Elio disse più o meno:- Questo pezzo è dedicato a quelli che vanno a fare pipì nei bagni pubblici, in quelli un po’ così, sporchini, ma che provano a migliorare il mondo cercando di cancellare i segni col getto... mi avevate definitivamente conquistato

Ho tanti bei ricordi dei concerti del simpatico complessino, ma ne ho uno in particolare che si è svolto in una fiera del fumetto. È il 2011 credo e tra la folla della cartoon comica di Milano riconosco Faso. Subito senza indugio mi sbraccio per fare una foto con lui. Lui, se non ricordo male, è in giro col figlio, e pur essendo evidente che non vuole essere disturbato, acconsente, da gran signore, a far la foto assieme. Durante lo scatto, tutto contento di quell'occasione, esclamo<>. Lui mi risponde con una frase che per me è entrata ormai nella leggenda <>.

Mica vi seguivo, sapevo qualcosa di voi dagli amici che frequentavano strani concerti a Monza. Avevo un fidanzato che decisamente non aveva il vostro accattivante humour, e nonostante io fossi attirata dal vostro stile mirabolante, ero come Jobim, non avevo le palle di perseguire il mio obiettivo. Poi si cambia fidanzato con uno con più humour, lo si sposa e arriva un pargolo che va educato in modo consono, per cui per il mio compleanno gli amici degli strani concerti di Monza mi regalano Italyan, Rum Casusu Çikti. E da allora l'educazione del pargolo è decollata ascoltando Il vitello dai piedi di balsa e Supergiovane: il problema era che ogni tanto cantava brani a casaccio all'asilo delle Suore, e teneva in serbo per l'occasione i brani più adatti. Ma erano comprensive e di larghe vedute. Noi abbiamo recuperato il tempo perso, grazie all'amica Ginettina che ci interroga sul vasto repertorio. E oggi scopriamo gli EELST in ogni dove, anche nelle targhe degli altri.

Non ricordo che anno era, ma ricordo l’occasione: il mio compleanno da giovinetto. Il mio amico squattrinato, mi aveva fatto il regalo più bello. Una copia “masterizzata” di “Esco dal mio corpo ed ho molta paura”. Ero piccino, e non sapevo ancora di Feyez, che esistesse. Quando anni dopo ho letto di lui ho pianto. Tornando al cd, credo di averlo “distrutto” a furia di ascoltarlo. Immenso

Sicuramente potrei sbagliare il giorno e forse anche l'anno, ma un bel giorno mi trovo in centro a Torino perché so che alcuni degli EELST faranno i commessi in un negozio di dischi nel centro storico di Torino di cui non ricordo il nome ma credo fosse in piazza CLN. In quel giorno mi trovavo con mia cugina e la trascinai dentro perché volevo vedere i miei idoli. Ad un certo punto senza faticare troppo ricordo che mi ritrovai di fronte Faso che stava veramente sistemando lo scaffale... quando si girò io feci in tempo a dirgli "Grandissimo" e mentre partivo con tutte le classiche banalità che si dicono quando hai davanti uno dei tuoi idoli, nonostante non ci fosse molta gente vidi Faso lievemente distratto... e ad un certo punto (tipo 2 o 3 secondi dopo) realizzai che non mi stava cagando per nulla! Effettivamente come dagli torto, mia cugina era (ed è) una gnocca pazzesca... Caro Faso... di me non ti ricorderai di sicuro e non ho una foto di quell'occasione, ma magar ti ricordi mia cugina, vedi un pò!?!? Stasera invece vi ho persi al concertozzo di Carpi, avrei pagato il biglietto intero per me e figlio anche solo per vedere gli ultimi 30 min ma non c'è stato verso sigh... Ero venuto sul sito per consolarmi e vedere se aveste fatto una t-shirt con il bimbo monociglio della locandina e... Dovete assolutamente farla! Ciao neh!

Faso presentava un programma insieme a Giorgia Surina e per il suo compleanno chiese il video di Servi della gleba...spettacolare

Ascoltavo gli EELST insieme alla mia prima conquista che era davvero niente male. Avevamo entrambi 16 anni. Una tipina moooolto svegliotta. E nel mentre egiachiulavo a nastro, decisi che avrei suonato il basso. Grazie elii, grazie Faso.