"Potrei ma non voglio..."
Pubblico di bocca buona a "La Feltrinelli - Libri & Musica" di Milano per la presentazione dell'autobiografia di Elio E Le Storie Tese dal chilometrico titolo "Vite Bruciacchiate - Ricordi confusi di una carriera discutibile".
Il Simpatico Complessino in inedita formazione a quattro (da sinistra guardando il palchetto: Cesareo, Elio, Rocco Tanica e Faso) ha intrattenuto i numerosi fans (pronunciato "fens") con aneddoti su una carriera ormai pluriventicinquennale, confessioni sull'uscita del nuovo, attesissimo cd ("Potrebbe essere pronto attorno a maggio-giugno del 2007 così come tra due anni...", ha sibilato Elio) e fotografie inedite (pubblicate all'interno dello stesso "Vite Bruciacchiate") proiettate su un maxischermo posto alle loro spalle. Alla comparsa della foto di Feiez è scattato un applauso spontaneo che è valso più di mille commenti.
Nota dolente: Mangoni non c'era ma, a un certo punto dell'incontro, ha fatto la sua improvvisa comparsa Pierluigi Zuffellato, primigenio batterista di EelST agli albori degli anni '80, scatenando incontenibile entusiasmo tra i giovani uomini e, soprattutto, le giovani donne. "Uè ragazzi, ho solo bei ricordi di quel periodo!", ha specificato lo storico drummer. Zuffellato, per la cronaca, è rimasto nella band un paio d'anni, più o meno come il Pete Best dei primi Beatles "amburghesi"...
Elio - interrogato sul perchè di questa autobiografia - ha spiegato che "i ricordi per noi stanno lentamente svanendo e quindi era giusto imprimerli su carta... E poi la band si trova attualmente nella fase successiva al 'Vorrei ma non posso'. Ora, infatti, stiamo attraversando il 'Potrei ma non voglio'. Tra vent'anni, quando uscirà il secondo volume di Vite Bruciacchiate, avremo già sposato una volta per tutte la filosofia del 'Vorrei ma non voglio'. E quindi saremo arrivati al culmine!".
Per Rocco, invece, il significato che sta dietro al titolo del libro, andrebbe ricercato tra i fornelli. "Vite Bruciacchiate ha anche un sottofondo culinario: 'bruciacchiate', sapete, come la rosolatura di certi tonni della nostra infanzia... Non è un segreto, infatti, che Elio E Le Storie Tese si sentano un po' il tonno Tataki del pop italiano". "Comunque il mio consiglio - ha proseguito il pianolista - è di prendere seriamente in considerazione quest'opera perchè, se fosse un fanta-thriller, sarebbe 'Il Codice Da Vinci' e, se fosse una love-story, batterebbe sicuramente il miglior Harmony mai scritto. Insomma, se comprerete Vite Bruciacchiate, vi porterete a casa tutti questi capolavori in una volta sola. E anche qualcosa di più...".
"Quel qualcosa in più - svela clamorosamente Faso senza alcun preavviso - sono quindici errori ad hoc che abbiamo disseminato volontariamente nel corso delle pagine: trattasi di una prova di alta enigmistica che abbiamo escogitato per le nostre Fave più fedeli. Se li scoverete tutti, mettendo in fila le iniziali delle parole incriminate, otterrete una nota massima di Seneca...".
Noi, dopo averci passato la notte in bianco, pensavamo fosse:"Innanzi tutto è più facile respingere il male che governarlo, non accoglierlo che moderarlo, una volta accolto, perché, quando si è insediato da padrone in un animo, diventa più forte di chi dovrebbe governarlo e non si lascia troncare ne rimpicciolire", ma Faso, con uno sguardo dei suoi, ci ha fatto presente che superava ampiamente le quindici parole consentite...