Oristano ma anche Dorgali

Tore Dessena

La prima volta è stato un concertus interruptus: prestavo servizio in qualità di aviere-magazziniere (a.k.a sciacquino) alla base di Capo Frasca, bisognava rientrare entro le 24:00 e pertanto il climax della serata nella quale Elio si esibiva a suon di Trallalleras con i Tenores di Neoneli non mi vide coinvolto. Ebbi modo di rifarmi un paio d'anni più tardi allorché, a primo acchito inspiegabilmente, il complesso, notoriamente blasfemo sia pur in modalità amichevole, si presentò a Dorgali per santificare laicamente la patrona, santa Caterina. Oggi anziché santificare si dovrebbe sanificare, ma tanto sono sciolti. Quel giorno gli astanti appresero da Elio, che le subì in prima persona in tempi non sospetti, le rigide regole della vita da dipendente dentro il micidiale Villaggio Palmasera a Cala Gonone: una specie di lager, altro che base aeronautica di Capo Frasca (dove io me la spassavo, tutto sommato). Nota di colore, la mia moglie dell'epoca vomitava ma non era per la musica perché iniziò quando il concerto non era ancora partito. Se lo sapevo andavo da solo. Se vi riformate avvisate che vengo con gente stabile di stomaco. Ciao

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