Non c'è una data, ma tante date: siete, vi piaccia o no, la "mia" colonna sonora da quasi quarant'anni!

Antonio Zanza

Potrei ricordare la lacrimuccia che mi è scesa a 58 anni lo scorso per il vostro ultimo concerto a Roma all'Auditorium. Ma non sarebbe giusto. Tutte le vostre "calate" a Roma mi hanno visto presente e sono state tutte indimenticabili. Oltre a scandire tutta la mia vita, siete stati sempre condivisione: con amici, affetti. Ho cresciuto i miei figli ormai grandi con i vostri pezzi (ho tutta la discografia, libri, dvd e vhs da me registrate per qualsiasi apparizione in tv) ed alla fine loro mi hanno superato come vostri fan. La lacrima citata all'inizio potrebbe far pensare a qualcosa di triste ma non è così: in quel momento volevo solo dirvi: Rispetto la vostra decisione, GRAZIE di tutto! Quando ho voglia non mi manca la possibilità di stare in vostra compagnia con la vostra musica. Un aneddoto: il primo figlio all'asilo. Un giorno vengo fermato dalla maestra, persona dolcissima come una mamma per i bambini, che con un certo imbarazzo mi chiede "Mi scusi la domanda, ma lei che musica sente in casa?". Perplesso rispondo: "Musica Prog, rock ecc.". E lei "Musica italiana?". Io "Si solo un gruppo. Mi scusi signora maestra ma perchè questa curiosità?". "Solo per capire cosa sta accadendo a suo figlio, così educato, rispettoso ma che ultimamente si avvicina alle bambine dicendo: Ma vorrei farti una domanda: ti sei accorta che io sono un ometto?" L'ho bloccata per non farle finire il ritornello, rosso in viso immagino ho assicurato che avrei parlato con il piccolo assicurando che avrei fatto attenzione agli ascolti ad alto volume in casa. Vi confesso che intimamente ero orgogliosissimo. Vi sembrerà un ricordo magari banale, ma vi può far capire quanto abbiate inciso nella mia vita. Grandi musicisti, grandi persone...ancora grazie Fava "vecchia" Antonio

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