Le parolacce

Dino Figuera

Andavo al liceo. Tra i ragazzi ribelli e poco studiosi circolavano audiocassette dove un gruppo cantava delle canzoni piene di parolacce. Io ero un tipo pulitino e benchè ridessi di alcune battute, mi vergognavo di ascoltare le canzoni con i testi sconci. Non mi piacevano, ne avevo quasi soggezione. Il nome della band risuonava nella mia testa pur conoscendo solo uno o due brani di sfuggita: uno parlava del pene, uno parlava di feci, uno di liquidi corporei innominabili. Un giorno ci fu Sanremo e scoprii che il gruppo suddetto si esibiva. Non ci credevo, cosa avrebbero cantato mai? Il brano era simpatico e coinvolgente, non conteneva parolacce. Mi piacque. Nel frattempo mi appassionavo di musica e cominciavo a scoprire che nei pezzi di questo gruppo c´erano delle belle cose, poi scoprii che molte cose erano bellissime, tempo dopo ancora mi resi conto che dovevo ascoltare alcune di quelle cose almeno una volta al giorno. Oggi, dopo molti anni, grazie agli Elio e le storie tese, dico anch´io le parolacce. D

ALTRI RICORDI
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