La sera delle elezioni

Luca Dex

Era la sera delle elezioni, 14 aprile 2008. Berlusconi contro Veltroni. C'erano la Case delle Libertà e Casini. C'era ancora Bertinotti con la Sinistra Arcobaleno. E niente, pomeriggio da ventenni studenti universitari in laboratorio di fisica con radio sintonizzata sullo spoglio elettorale. Come d'abitudine, ecco manifestarsi il solito disastro della sinistra, che già allora aveva una buona tradizione di batoste, da cui non è più uscita. La consapevolezza dell'andare incontro ad un nuovo Governo Berlusconi (3?) andava di pari passo con l'attesa di andare all'ennesimo concerto di Elio. Ci si reca al verso il luogo del concerto in modalità affranta, coi tipici discorsi da elezioni perse. Concerto al mitico Rolling Stone di Milano, forse l'ultimo anno di attività prima che chiudesse. Studentessi era appena uscito e lo potevi acquistare col giornale, forse. Ricordo costasse poco. Solito ammasso di persone, fuori, in attesa dell'apertura dei cancelli, pronta a prendere posto all'interno. Solite chiacchiere da pre-concerto di Elio. Chissà quale sarà la scaletta? Ma secondo te la faranno Cateto? Sicuramente non faranno Alfieri. No quella non la fanno mai. Ad un certo punto, mentre si è lì davanti si materializza lui. Mangoni. In ritardo. Chiuso fuori. Sempre bello come il sole, probabilmente appena uscito dall'ufficio, pronto per esibirsi. Ma gli altri, che siete voi, e che siete un po' stronzi, non lo fanno entrare. Quante risate. Mangoni assaltato da una folla in visibilio che chiede foto. Ne ho fatta una anche io. Qualità sgranata di un Nokia di 10 anni fa. Alla fine si entra, Mangoni compreso. Pubblico mogio per la sconfitta con Elio che chiede ogni chi dei presenti abbia votato per Berlusconi. Maccio Capatonda nascosto tra il pubblico, forse era il periodo del video di Parco Sempione? Ad un certo punto tutti capiscono che gli Elii avevano già visto tutto, già sapevano cosa sarebbe successo alle elezioni. Era già tutto lì. Tutto già scritto. Valutando i risultati della sfida endopolitica Si scopre la verità: vince il büs del member. Il buchino delle libertà Buco con il membro intorno

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