La scoperta

Mau Sen

1991, suonavo nel pianobar di un villaggio turistico, scrivevo canzoni strampalate coniugando il sardo e: ora il brasiliano, ora l'inglese, ora il russo, il francese, il napoletano etc. Feci sentire all'allora mia ragazza un pezzo similfunky intitolato "I've gotta my biddiou" (biddio in sardo significa ombelico) e lei disse "bellino, è un po' sul genere Elio e le storie tese". "E chi c... sono?" fu la mia risposta, e lei, di rimando, "un gruppo nuovo che canta cose strane, fanno ridere". Documentarmi fu d'obbligo e scoprii non cose strane ma figate spaziali. Non mi avete mai fatto ridere, mi avete sempre insegnato. Nei vostri dischi ci sono trattati di composizione, di strumentismo e di arrangiamento, meraviglie continue. Vi ho seguito diligentemente e oggi, nel boschetto delle mie preferenze, siete secondi soltanto a Donald Fagen, Michael McDonald e James Taylor. E avete fatto bene a chiudere, il troppo stroppia. L'unico rammarico è che non ho mai avuto la possibilità di sentirvi dal vivo per cercarvi i difetti e (porcattroia) non trovarne neanche uno. Va be', pazienza, statemi bene e comunque, minchia che bravi! Cià Mau

ALTRI RICORDI
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