La mia vita non sarebbe stata la stessa...

Ivan Montani

…senza di voi… e non è una frase fatta, non è una leccata di posterior…è la pura verità. Ho 42 anni, il mio rapporto con voi inizia quando ne avevo 15. È il 1992, se la memoria non m’inganna Gennaio o Febbraio… faceva freddo insomma… e nel settimanale “Tutto”, in un numero compare una strana musicassetta con un due di picche sulla copertina e il simpatico nome Elio e le Storie Tese, ancora nessuno vi conosceva con l’acronimo. Contenuto della cassettina di cui sopra, credo fossero un paio di brani, forse tre. Uno di loro era sicuramente “Alfieri”, che nel giro di un giorno e mezzo consumo e imparo a memoria. Successivamente a Giugno esce Rum Casusu e quello è il primo album che acquisto, rigorosamente in cassetta, il walkman era ancora un amico inseparabile per me. In quell’estate assisto al mio primo concerto in assoluto, indovinate, era un vostro concerto, live in Giussago -PV-, non credo lo ricorderete ovviamente, ma due episodi mi rimangono indelebili: Elio che cicca dal palco su parte del pubblico dicendogli “provateci voi ora”, e una pantomima tra Elio e Feiez in cui il secondo se ne va incazzato, rientra poco dopo con un bigolo gigante chiedendo “pace e pene Elio… pace e pene”. Negli anni successivi non mi perdo una sola delle vostre uscite discografiche, ma le possibilità di vedervi live, ahimè, non sono molte e fino al tardo 1995 non dispongo di patente e automobile. Nel 1996 la vostra esplosione da un lato mi attira, dall’altro mi spaventa un po’, eravate un gruppo per gli eletti, quelli che riuscivano a capire la vostra genialità e di conseguenza si documentavano sulle vostre influenze, Frank Zappa in primis, e con quel Sanremo siete diventati un po’ di tutti, quando la maggior parte di questi “tutti” che frequentavo io conoscevano a malapena “italia si, italia no”, ignorando allegramente che il titolo non era nemmeno quello. Live a iosa, ricordo in particolar modo quello di Pavia, Palaravizza Giugno 96, ci saranno stati 60° in quel palazzetto, la puzza di sudore era insopportabile, e io il giorno dopo avevo la maturità. Poi l’attesa per il nuovo album, nel frattempo vado militare, attesa spasmodica che ha una brusca battuta d’arresto nel dicembre del 1998, quando il factotum ci lascia. Ricordo ancora la puntata di “Cordialmente” che ne seguì, in cui avete raccontato aneddoti di Feiez, la vacanza all’Elba in vespa, i momenti al mixer, il tizio della crew che lo ribattezza Feiez. Ricordo un capodanno a Novara, un freddo della madonna, e un sirtaki collettivo, ricordo di come lottavo con gli amici che non capivano quanto avanti fosse Cicciput… ricordo tante cose, sicuramente ne dimentico altrettante, ricordo l’orgoglio di aver scoperto che Elio ha abitato a Binasco, il mio paese… ricordo che se non avessi acquistato “Tutto” parecchi anni fa, i miei gusti musicali non si sarebbero espansi, non avrei scoperto (almeno non allora) Frank Zappa, i Dream Theater, i Genesis, Emerson Lake & Palmer… solo per citarne alcuni, ricordo che ero un ragazzino timido e che ho sviluppato il mio senso dell’umorismo grazie a voi… per questo non è una frase fatta, il mio carattere non sarebbe ciò che è oggi senza di voi, non saprei ridere di tante cose se non avessi incontrato voi.

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