Gita delle medie

Lucio Alfonso Liguori

La prima volta che ho ascoltato Elio e Le Storie Tese è stato in un lontano aprile del 1990. Non poteva che trattarsi di una gita di seconda media. In fondo al pullman, si unisce alla mia classe il figlio della prof. di matematica. Dopo aver parlato con lui, che ci diventa subito simpatico perchè ha i pantaloni da skater con le ossa della Powell Peralta, ci fa vedere un registratore portatile e una cassetta di un gruppo che non avevamo mai sentito: Elio e Le Storie Tese. Ci dice che in quelle canzoni si sentono le parolacce. Lo ascoltiamo subito. Era vero. Divento istantaneamente un fan di Elio e Le Storie Tese. Iniziano anni di passaparola, scambi di cassette (spesso live registrati artigianalmente come il mitico "live in Borgomanero" di cui amici più grandi sono in possesso) e concerti (sempre uno diverso dall'altro e mai uno brutto). Se ci si imbatte in un trafiletto sul giornale o in un servizio in televisione, persino i miei genitori mi avvertono "ehi ci sono quelli che ti piacciono che dicono le parolacce!". Sanremo diventa quasi un riscatto per i fan. La visibilità e una partecipazione di classe assoluta da ogni punto di vista. Dopo Sanremo riesco addirittura a ricostruire i nomi veri dei membri della band e parlo al telefono con Faso e con Mangoni (entrambi mi richiamano dopo avergli lasciato un messaggio in segreteria, non lo dimenticherò mai). Per non parlare delle telefonate con il mio compagno di liceo Alberto quando è mancato Feyez (al Royalto, di fronte al mio oratorio). Non mi iscriverò mail al loro fanclub (non per posa, un semplice mix di pigrizia e sfighe). Anni dopo, concerto al Pala Tucker per il tour di "Cicciput". Si tratta di diversi anni fa ma da quella gita era comunque già passata molta acqua sotto i ponti. Elio chiede "vi piacciono i Queen?". Una voce dalla platea urla "merda!". Un'altra "sborra!". Elio trae - con orgoglio - le sue conclusioni: "Vi ho chiesto se vi piacciono i Queen e uno ha urlato "merda" e un altro "sborra": siete proprio il nostro pubblico, vi abbiamo cresciuti così, fin da piccoli!". Ero quasi commosso per quelle parole e per come le aveva dette. Ero quasi commosso pensando a quella allora lontanissima e oggi ancor di più gita delle medie.

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