"Elio e Luca Lombardi: un'intervista doppia"

11 marzo 2009

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Si avvicina il debutto del Re Nudo, opera del Maestro Luca Lombardi che ha per protagonista Elio. Il sodalizio tra i due, nato grazie a due canzoni scritte dal Maestro e divenute parte del repertorio "classico - contemporaneo" di Elio, si esprime qui alla sua massima potenza. Abbiamo voluto intervistare con le stesse domande l'autore e il cantante per vedere come due mondi apparentemente diversi si incontrano e cosa ne può nascere... Il re nudo di Luca Lombardi -divertimento in due atti liberamente ispirato alla commedia omonima di Evgenij Schwarz, su libretto di Sandro Cappelletto, per le Edizioni Musicali RaiTrade - va in  scena a Roma in prima esecuzione mondiale venerdì  20 marzo 2009 al Teatro Nazionale (repliche sino al 31 marzo) nell’ambito della  Stagione 2009 del Teatro dell’Opera. E’ la prima volta che  in Italia viene eseguita un’opera lirica di Luca Lombardi, compositore romano nato nel 1945, affermato in tutto il mondo e di casa in Germania, alla sua quarta esperienza operistica, dopo il recente successo di Prospero a Norimberga. La regia è di Dmitri Bertman, regista russo tra i più significativi del teatro contemporaneo, fondatore e direttore artistico del Teatro di Mosca Helikon Opera, anch’egli al suo debutto a Roma.

Il soggetto dell’opera da camera commissionata dal Teatro dell’Opera di Roma è tratto da un testo del 1934 di Evgenij Schwarz, scrittore russo inviso al potere staliniano, preso dalle fiabe di Hans Christian Andersen, e unito, insieme a L’ombra del1940 e Il drago del 1943 ne La trilogia del potere.

Ecco le risposte che Elio e il Maestro hanno voluto darci. Buona lettura!

elio il maestro lombardi
Elio. Foto di Orazio Truglio Luca Lombardi. Foto di Roberto Masotti

Maestro Lombardi, come mai ha pensato a Elio per intepretare il protagonista del Re Nudo? Elio cosa ti ha spinto ad accettare?

Elio: Mi piace molto il suo modo di comporre musica. Inoltre penso che sia giunta l’ora di fare avvicinare il pubblico alla musica contemporanea; l’opera che il maestro Lombardi mi ha proposto di cantare può essere una buona occasione. Lombardi: Di Elio mi piacciono, tra le altre cose, la professionalità, la musicalità e la presenza scenica. Dopo le canzoni “Criceto” e Zanzara”, che ho scritto alcuni anni fa per lui (su suoi testi), ho pensato che sarebbe stato bello lavorare a un progetto più ampio. Forse l’idea mi è venuta dopo averlo sentito interpretare la parte di Mackie Messer nell’ „Opera da tre soldi“ di Brecht e Weill.

Appartenete a due mondi apparentemente diversi e inconciliabili, il Rock e la Classica, è stato difficile comunicare visti i vostri background così diversi?

E: No, perché entrambi siamo spinti dall’amore per la musica e per le cose fatte bene. E poi le nostre origini non sono così lontane. L: Per nulla. Siamo evidentemente tutti e due aperti al nuovo.

Ha ancora senso parlare di generi musicali in un'epoca che vede cadere tutte le barriere e confondersi tutti gli ambiti culturali?

E: No, però la suddivisione in generi durerà ancora a lungo perché è rassicurante, soprattutto per i critici. L: Si, ha senso. Non bisogna mettere tutto nello stesso calderone. Un quartetto d’archi è cosa diversa da una canzone, e un’opera “seria”, come per esempio la mia opera precedente“Prospero”, è cosa diversa da una commedia, come “Il re nudo”. Però bisogna essere capaci di passare da un genere all’altro, cosí come anche nella vita di tutti i giorni ci confrontiamo con situazioni diverse. La musica deve essere in grado di coprire tutta la ricchezza del reale. Cosí è stato per i grandi compositori del passato, Mozart, Verdi, Shostakovich, dai quali possiamo ancora imparare molto.

Gli amanti del rock tendono a ritenere che la classica sia noiosa. Gli amanti dell'Opera tendono a pensare che il rock non sia musica. Cosa ne pensate?

E: Penso che ognuno è libero di ascoltare ciò che vuole; ma chi non ascolta la classica non sa cosa si perde, e viceversa. L: In tutti e due gli ambiti ci sono cose noiose o banali.

Vi siete divertiti?

E: Moltissimo, io mi sto divertendo tuttora provando accanto a bravissimi cantanti e vedendo l’opera che prende forma giorno dopo giorno sotto la direzione del M° Mazzola e del regista Dimitri Bertmann. L: Io mi sono divertito moltissimo, e siccome sono il mio primo ascoltatore, essere riuscito a divertirmi, è per me già un successo.

Avete altre collaborazioni in programma?

E: Altre canzoni sugli animali accanto a capolavori come “Criceto” e “Zanzara”; e spero un’altra opera, ma mi accontenterei di una ripresa del “Re Nudo” L: Dopo "Criceto" e "Zanzara" vorrei scrivere altre canzoni "animalesche". Elio mi ha chiesto di scriverle per l’organico strumentale degli "Elii". Sono contento della sua fiducia e spero di divertirmi come con il re nudo, anzi, se possibile, ancora di più.

Il Re è sempre Nudo?

E: Sì, il problema è che la gente non se ne accorge L: Perché non si vede? Di re nudi ce ne sono tanti e in tutti i campi. Sono nudi, ma non invisibili!
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