Made In Japan

1Me l'ha detto Michele  2Cassonetto differenziato per il frutto del peccato  3Uomini col borsello (Ragazza che limoni sola)  4Ocio ocio  5Né carne né pesce  6Servi della gleba  7Il vitello dai piedi di balsa  8Il vitello dai piedi di balsa reprise  9Paolo pum, Christian chock  10El Pube  11La Terra Dei Cachi  12Quando si parla di capitalismo tutti hanno paura dell'armonica  13Lo stato A, lo stato B  14Abbecedario  15John Holmes (Una vita per il cinema)  16Milza  17Cara ti amo (Risvolti psicologici nei rapporti fra giovani uomini e giovani donne)  18Il mondo di Paul Branigade  19Essere donna oggi  20Supergiovane  21Zooma Zooma Baccalà  22Tapparella  

SHARE

Tali e quali a paciose lumache arancione senza guscio, ariecco quei paciosi, lumachi, arancioni Elio e le Storie Tese - i cretinetti della musica leggera - con la loro nuova cazzata, che definire un long-playing sarebbe riduttivo. Si tratta infatti di due long-playings, diversi tra loro come fiocchi di neve, fatti entrare a forza in una medesima confezione che li racchiude entrambi. Questo insieme di long-playings ha per titolo collettivo Made in Japan, sottotitolo Live at Capello Park.

Ȓ un disco dal vivo? No.

Sono due dischi dal vivo, registrati dagli Elio e le Storie Tese tra il secolo scorso e il millennio successivo al parco Capello di varie città: Palermo, Roma, Bologna, Modena, Firenze, Milano e Bergamo, città adottiva del gruppo. Qualcuno dirà: non esiste nessun parco Capello a Palermo, Roma, Bologna, Modena, Firenze, Milano e Bergamo, città adottiva del gruppo... poveretto, quel qualcuno.

Come i più ben sanno, il parco Capello è il luogo d’incontro ideale di noi giovani che vogliamo parlare dei nostri problemi, del nostro mondo, delle nostre prime cotte, dei nostri motorini, delle nostre Tepa, sorbendoci una bibita e magari un bel concerto, meglio se gratis: quello degli Elio e le Storie Tese. Solo che essendo noi gli Elio e le Storie Tese, non possiamo mai stare sul muretto con gli amici perché dobbiamo suonare! Che scalogna!

Ecco allora l’idea di portarci dietro i magnetofoni e mettere tutto su bobina; così la prossima volta noi possiamo stare sul muretto, e chi vuole si sente il disco.

Made in Japan. Chi intravedesse in questo titolo - come del resto nella copertina - somiglianze con il titolo e la copertina di un altro disco, però dei Deep Purple, farebbe un’illazione che lascerebbe il tempo che troverebbe. Così come le note sono sette, le lettere sono ventuno (ventidue con la ‘J’): con tanti dischi che escono, ce ne potranno ben essere due un po’ uguali! Certi di avervi convinto, passiamo al repertorio. Made in Japan, prodotto perlopiù da Otar Bol.…
Sì, però aspetta. Anche la copertina è uguale a quella dei Deep Purple.

Senti: vaffanculo. Made in Japan, prodotto perlopiù da Otar Bolivecic ma anche un po’ da Foffo Bianchi che lo ha pure registrato e miscelato, è il primo doppio microsolco dal vivo degli Elio e le Storie Tese, per cui andava fatto piuttosto bene. Ci siamo riusciti? Sì. Cioè, ci sono punti belli e punti meno belli, però tutto sommato, dài, sì. Ah, per inciso anche i due cd hanno un titolo: il primo si chiama Ci dovrebbero essere due accrediti, l’altro Può guardare sotto Fabio?

Il punto bello all’inizio del primo disco è Ciao Raga!, soliloquio dell’Armonicista Filosofico Misterioso, il nostro guru di riferimento. Noi sposiamo totalmente la sua tesi, specialmente quando parla «… Della verità di aiutare tutti i giovani: rock, star, hippy, e pure cafoni e contadini».

Una manciata di secondi e tocca subito a Cassonetto Differenziato Per Il Frutto Del Peccato, una canzone che ha quasi sedici anni e non ne dimostra più di tredici, tredici e mezzo.

Già così partiamo bene, ma anche Uomini Col Borsello - che segue a ruota - non è mica merda: la gigantesca epopea della ragazza che limona da sola prepara il terreno a Ocio Ocio, considerato a torto un brano minore quando invece è un La maggiore fatto e finito, sul tema dell’attenzione.

Volete un valzerino mutante? Né Carne Né Pesce vi ha letto nel pensiero. Un 3/4 che diventa 4/4 come ridere ed ha per argomento il decrescere dell’angoscia, auspicato da più parti fra cui noi.

Ma giriamo pagina con argomenti pretestuosi, tipo Verissimo, e ritorniamo a cantare l’amore: se esiste una canzone del nostro repertorio che affronti direttamente la servitù della gleba, questa è senz’altro Servi Della Gleba, preceduta - pensate - dall’ormai proverbiale Introduzione Di Servi Della Gleba, e seconda forse soltanto al brano che la precede. Sì perché con quello dopo, ammettiamolo, non c’è gara. Stiamo parlando de Il Vitello Dai Piedi Di Balsa e Il Vitello dai Piedi di Balsa Reprise, autentici manifesti di una generazione di attacchini. Quella dei vitelli è la saga di una confraternita bovina sui generis, non nel senso «del suo genere» ma proprio «sui generi», come intendono quelli che sbagliano.

Futurismo puro per Paolo Pum Christian Chock, marinettiana nel titolo come nei contenuti. Com’è la musica marinettiana? Scopritelo insieme a Feiez e Christian Meyer in quest’assolo di percussioni assortite e batteria che tira la volata a El Pube. Di El Pube è stato detto tutto e il contrario di tutto, cioè ‘niente’ oppure ‘ottut’. Ma a noi piace pensarlo ancora ai comandi del suo aliante stupendo, in volo sulla cordigliera andina. E a voi?

E proprio adesso che cominciavamo a divertirci, il disco 1 volge al termine.

Un accenno de La Terra Dei Cachi - col suo bagaglio di pizza, mandolino, strage, volemose bene, ‘nàmose a fàmose du’ spaghi - e l’incanto trascolora come un’estate troppo breve, o un bacio non dato.

Ȓ il momento di porre CON LA MASSIMA ATTENZIONE il secondo disco nell’'incavo del cd player. Il secondo disco può a buon titolo essere considerato un disco gratis (vedi prezzo di copertina) e vale tutti i soldi che costa. Del resto, Quando Si Parla Di Capitalismo….

Ma ecco giungere come un fulmine a ciel rannuvolato Lo Stato A, Lo Stato B, un motivetto bello, bravo e brutto che con un ampio giro di parole dice che prima di trombare spesso sei felice, mentre dopo spesso sei triste.

Di Abbecedario non vogliamo parlare. Gli scandali montati ad arte, le ben note insinuazioni su questo ritornello e su di noi come interpreti ci hanno ferito e mortificato; per questa volta preferiamo lasciar spazio alla musica. Fiato alle tube, dunque, per John Holmes (Una Vita Per Il Cinema), altro brano di genere dispari (13/4) che ha deliziato generazioni di matematici.
Un tenero affresco in musica; un attore e il suo grosso pene. E abbiamo detto tutto. Perché quando corriamo ci fa male la Milza? Vai a capirlo. Secondo noi - che siamo quaccheri - è stata un’idea di Dio, il quale non voleva che corressimo. E’ tutto documentato nel pezzo, con buona pace di certa destra catto-comunista.

Vi siete divertiti con «Amarsi a Cartagine»? Vi sbellicherete con Risvolti Psicologici Nei Rapporti Fra Giovani Uomini E Giovani donne (Cara Ti Amo), un'’altra composizione del secolo scorso in forma di duetto. Re minore e Regina maggiore: noi giovani che vorremmo farci una famiglia ma non riusciamo, cacchiolina, non riusciamo proprio. Dannate contraddizioni di coppia!

Poi arriva una parte che per noi potete buttare via tutto il disco e tenere solo questa: Feiez che dà voce e corpo al boschetto della mia e della tua fantasia ne Il Mondo Di Paul Branigade. Le creature fatate prendono vita: incontriamo il Pintotto, il Vuioiaioioiuiuiuius, il Probabilmente ed altri amici da non lasciarsi sfuggire. Un refolo di vento, e siamo già confluiti in Essere Donna Oggi. Da sempre dalla parte della donna, gli Elio e le Storie Tese ne cantano il mistero e l’incanto in questo moderno madrigale tutto da riscoprire. Ma eccoci infine nell’olimpo di hitparé: al numero tre Supergiovane, signore e signori. Il supereroe giovane, inviso ai matusa e al governo suoi acerrimi nemici, cavalca ancora libero e fecondo il suo motorino truccato, eternamente in impennata.

E’ un Mangoni/Supergiovane in stato di grazia a condurre le danze fino a Zooma Zooma Baccalà, di Luis Prima, swing siculo-broccolinese con finale rubato alla PFM (giuriamo di riportarlo).

Poi Tapparella, un piripì conclusivo, e abbiamo finito.
E… un grosso, formidabile bacione dai vostri amici Elio e le Storie Tese.

REGISTRAZIONE
2001

PRODUZIONE
Aspirine/Bmg

INGEGNERI DEL SUONO
Rodolfo Bianchi

ETICHETTA
Aspirine/Bmg

^