Li immortacci

Emiliano Merlin

In seconda media (1989) un mio compagno mi passò una cassettina registrata non so da dove, senza titolo. Ricordo i crampi allo stomaco dal ridere ascoltando il messaggio satanico OZREHCSEHC, il complessino che canta nel lontano Oriente, l'innovazione tecnica dal Canada e tutte le canzoni di quell'esordio memorabile. Da allora non vi ho mai lasciati, siete stati la colonna sonora della mia vita, tra dischi, concerti, radio, corti, libri, puttanate e chicche assortite. Al liceo si rideva con la faccia di legno, all'università con il sugo bolonnaise, al dottorato con gli asceti. Siete i destinatari di uno dei GRAZIE più grandi che mi sento di dare nella mia vita.

ALTRI RICORDI
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