La terra dei CARI

Gianluca Panico

La storia inizia a Marzo 2015, durante le mie giornate da quindicenne sbarbatello a sentire musica GGGiovane. Arriva mia madre dalla stanza accanto e mi fa "Gianlù, senti sta canzone, son sicura che ti piace". Segue la mia chiusura mentale e il mio astio nel sentire questa fantomatica canzone. Mia madre fa partire "La terra dei cachi". La sento. La prima volta rimango ancora un po' esterrefatto. La seconda volta inizia a a piacermi un po' di più. Il giorno dopo so la canzone a memoria. Spinto dalla curiosità pian piano mi cerco le altre partendo da "Mio cuggino", "Parco sempione" e così via. La mia passione cresce sempre di più fino all'uscita di FIggatta De Blanc nel 2016, primo vostro album che esce da quando sono vostro fan. Spinto dalla curiosità (alimentata ancor di più dalle serate del Festival di quell'anno in cui vi ho visti) lo vado a comprare il giorno di San Valentino sotto la pioggia scrosciante; poi torno a casa fradicio, mi metto comodo sulla sedia ormai sfinito, cuffie all'orecchio e via. Ho amato quell'album con tutto me stesso e tutt'ora, causa quell'esperienza, lo ritengo il mio album preferito. E subito dopo il primo vostro concerto a cui sia mai stato: la data del Piccoli Energumeni Tour, a Roma (che ritengo la vostra esperienza live perfetta). Ho imparato ad adorare in egual modo qualsiasi vostra produzione, vecchia o nuova che fosse. Mi avete dato un minimo di cultura musicale grazie alle vostre citazioni, mi avete fatto ridere, mi avete fatto commuovere con "Arrivedorci" e "Il circo discutibile". Avete illuminato i momenti più bui della mia vita. Siete stati il mio raggio di luce nell'oscurità...e vi ringrazio ancora adesso. Ho avuto anche modo di dirvelo di persona nel backstage di un concerto a Roma, il 28 Luglio del 2017. V.V.U.M.D.B., cari Elii. Sono felice di continuare ad avervi nelle mie cuffie e sono triste allo stesso tempo, sapendo che come voi non ci sarà nessun altro. Saluti. -Un diciottenne (supergiovane) nato troppo tardi per godersi al meglio la vostra storia, ma comunque fortunato ad avervi incrociato per strada.

ALTRI RICORDI
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