Il Tour dell'Amore a dieci anni è un po' orrore.

Freddie Wolf

Mia madre è una delle cantanti de i Pandemonium (Gianna Carlotta). Ed è la "folle" del gruppo. Non a caso fu grazie a lei che conobbi voi Eliiiiii (plurales mai estatos come dicono gli spagnoli). Arrivò a casa con la musicassetta del primo album (rigorosamente doppiata) dicendomi "questi ti piaceranno". Mi trovai molto d'accordo al punto che mi portò al vostro concerto a Roma al Teatro Tendastrisce. Avevo dieci anni e l'esperienza fu unica. Se non ricordo male la data (ero abbastanza piccolo da far confusione, ma dovrebbe essere quella giusta), ricordo sicuramente come entraste; parrucche lunghe, intro super metallone e scapocciate a tempo. Rimasi folgorato. Tutto il resto del concerto è stato un continuo ridere ma anche un continuo non capire cose (il grosso erano termini finto educati legati al sesso - non ero ancora troppo pratico della faccenda, anche se qualche porno l'avevo già visto grazie ai miei amici più grandi). Rimasi a dir poco colpito; non tanto per la vostra palese bravura, perché ancora ci capivo poco (nonostante ascoltassi solo roba super fantastica, sempre grazie a mia madre), ma soprattutto perché pensai "come fanno un gruppo di imbecilli a suonare bene ed a riempire un posto come questo?". Da li capii che non solo la "musica seria" era un motivo per fare successo, ma che si poteva portare l'essere cazzoni al mainstream. Gli unici che conoscevo che ci erano quasi riusciti erano proprio i Pandemonium. Da li in poi non mi son distaccato MAI da voi. Anche se per assurdo non son più venuto a vedervi live (ma la colpa è di tutti i soldi che ho sperperato in Queen, Maiden, Michael Jackson, Goblin e qualche altro mostro sacro). Per farmi perdonare vi ho però dedicato un brano chiamato (scontatamente) "Elio & le Storie Tese Tornate Insieme" (allegato di proposito). Ditemi se vi fa cagare o se vi fa troppo cagare. PS: da quel giorno ho capito che sareste dovuti restare con me (noi) per sempre. Poi vi siete sciolti ma so che tornerete. Perché come nelle storie di fantasia, le cose finiscono quasi sempre bene. E voi non siete reali. Siete il parto di noi malati di mente che amiamo sognare, tra un delirio e l'altro. Vi voglio seriamente bene (cioè con la mente seria). PS: se tornate insieme, addirittura, verrò personalmente a vedervi. Più che una promessa è una minaccia.

ALTRI RICORDI
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