Il più bel concerto disastroso di sempre

Pierpaolo Cira

Chiedete una foto o un video... Certo! Quando riusciranno a estrarre dalla memoria umana queste informazioni. Nel lontano 1998 (la cui data completa la devo alla "concertografia"), infatti, o avevi vari chilogrammi di attrezzatura audiovisiva addosso, o ti accontentavi di guardarti il concerto con i tuoi occhi per una sola ed unica esperienza da portare dentro (fortuna che adesso paghiamo i biglietti per gustarci i concerti dal tablet dello stronzo che si è piazzato d'avanti a noi)! In quel concerto avevo da poco compiuto 16 anni, e gli Elii permettevano ai minorenni di assistere impudentemente ai loro spettacoli. Tutti i miei amici erano stati a Galatina per le moto del Motorshow, ma io convinsi Valerio, il mio amico 17enne, a venire con me al concerto del Motorshow (anni dopo, per ringraziarmi, mi costrinse a seguirlo al concerto di Carmen Consoli... ma questa è un'altra storia). Inizia il ricordo... Suo fratello ci accompagna e noi lì, aspettandoci più gente che a Woodstock per un evento del genere, ci troviamo in mezzo a sì e no altre 300 persone. Ricordo che qualche giornalista parlò degli Elii, non estremamente felici di aver spaccato l'Italia per trovarsi davanti a 300 persone (e probabilmente con la paura di non essere pagati... ma questo lo suppongo solo ora da adulto). Ma poco importa: escono dal camper, salgono sul palco, e con un Elio pieno di capelli ricci inizia la magia. Dopo 3 canzoni Elio si toglie via la parrucca. La magia di quel concerto è che un pubblico così esiguo ha permesso un'interazione con la band che non avrei mai potuto immaginare per un concerto di un gruppo così famoso... insomma, si parlava, ci si rispondeva tra un pezzo e l'altro. Poi qualcuno punta un laserino (ve le ricordate quelle cose anni '90?) negli occhi di Faso che dice: "No ragazzi, dai... il laserino rompe il cazzo". Rocco interviene in suo aiuto: "Adesso scendiamo, prendiamo chi è stato, e gli tiriamo i peli del culo ad uno ad uno con la pinzetta". Si ride e del laserino sparisce ogni traccia. Anni dopo ancora ci si raccontava questa battuta. Il concerto è una meraviglia per la qualità dell'esecuzione e l'unicità dei pezzi. Elio presenta Mangoni, "Voluto dagli Elio e Le Storie Tese sul palco, e volutamente lasciato a casa nel Sanremo del 1996"... non ricordo le parole precise, ma era qualcosa del genere! Poi... ecco Supergiovane! Ancora una valanga di pezzi, e il tempo che vola. Il concerto non è ancora finito ma, essendo iniziato in ritardo, il fratello del nostro amico è probabilmente ritornato a prenderci e ci aspetta nel posto pattuito. Non avendo cellulare non ne siamo sicuri, né possiamo dirgli di tardare un po'... ma il mio amico ha paura di farlo attendere (in effetti questo famigerato fratello ora lavora nella Polizia Penitenziaria... e col senno di poi riesco a capire la paura del mio amico). Io non voglio andare via, ma dobbiamo! Mangoni danza abbracciato a una scopa sulle note di "Tapparella", mentre noi andiamo via felici come mai lo eravamo stati... sicuramente molto meglio della nostra prima esperienza con una ragazza. Non la stessa ragazza ovviamente. E' stato bellissimo ricordare tutto ciò... grazie Elii!

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