Il giorno che decisi che quella era la strada

Marco Zago

Avevo 13 anni. Mio zio Enrico, grande fan della band e mio "eroe" d'infanzia tesseva sempre lodi immense per voi, per la vostra musica eccezionale e i vostri testi spaziali, divertenti, arguti e sboccati. Mia madre, all'epoca ignara dell'avvenire, si opponeva strenuamente al mio "primo contatto" sonoro con voi, temendo che, data la giovine età, da giovane pargolo diligente quale ero, ascoltando testi "politically incorrect" avrei deviato verso il "lato oscuro" . L'eroe di zio se ne è sbattuto altamente i maroni e il 2 ottobre mi ha portato a Padova al palazzetto dello Sport (oggi Kioene arena) per una tappa del tour di "Ho fatto due etti e mezzo.. Lascio?" primo vero, serio concerto visto in vita. Va detto che studiavo pianoforte da diversi annetti ma non sapevo una fava di musica, quindi arrivai al concerto con un misto di curiosità ed euforia, non sapendo cosa mi attendesse... più che altro ero curioso di vedere cosa si celasse dietro le eterne lodi di mio zio. Quella sera provai un turbine di emozioni infinito. Emozioni nuove, epidermiche e forti, niente che la mente di un tredicenne imbranato ed ignaro fosse pronta a ricevere. Quella sera per la prima volta sentii il potere della Musica nella sua alta forma espressiva venirmi a trovare. Mi fece piangere di inaspettata gioia sentire quel connubio armonico/ritmico poliedrico e ricco di vita, di contaminazione. L'ho capito bene anni dopo. Quella sera risi come un idiota per la marea di cazzate, parolacce, gag, testi fuori di cervello, storie strampalate. Mi sembrò incredibile e fighissimo per una sera vedere le regole del mio mondo di ragazzetto ingenuo venire stravolte. Io per le parolacce mi beccavo i rimproveri, voi gli applausi. Che figata atomica galattica. Quella sera scoprii i vostri nomi, le vostre voci e le vostre facce. Fu il mio primo contatto. Quella sera il mio eroe divenne Rocco Tanica e io quella sera decisi che quello era il mestiere che volevo fare. Da allora è passato un po' di tempo, oggi ho 27 anni e faccio il musicista. Sono felice perché nel mio piccolo vivo una vita interessante e creativa. Vi ho nel cuore come degli Amici/Guida/Modelli che, attraverso l'arte mi hanno aiutato a perseguire i miei sogni, mantenendomi ispirato, educandomi e sfidandomi l'orecchio, contribuendo a coltivare il senso dell'umorismo, il tutto con la massima eleganza. Vi voglio un bene enlarged. Ma tanto Ps:sogno un domani di incrociare Sergio e abbracciarlo, anche senza dire nulla. Grazie

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