Emozioni Fortissime

Paolo Rossi

Dopo anni di scuole medie e superiori a consumare CD e cassettine, sei amici ventenni del basso varesotto decisero che era giunta l’ora di assistere al loro primo concerto del complessino. In questo breve racconto vorrei far rivivere proprio quella giornata. Domenica, 1 luglio 2007 Siamo disorganizzatissimi, partiamo alle le tre del pomeriggio perché non abbiamo i biglietti, c’è un’ora di strada da fare e poi non solo vogliamo arrivare sotto il palco ma io ho portato la mia prima chitarra e smanio per farla autografare a Cesareo. Arrivati al parco della stazione di Cittiglio e ci rendiamo conto che, probabilmente, abbiamo esagerato con l’anticipo, però almeno riusciamo a comprare i biglietti. Per ingannare l’attesa ci spostiamo sul vicino lago maggiore e ritorniamo mentre sta terminando il soundcheck. Il primo ad uscire è Christian a cui un po’ intimorito ed agitato chiedo se sarebbe passato di li anche il “Civas” e se, secondo lui, avrebbe esaudito il mio desiderio. Lui con naturalezza mi dice di sì, lo ringrazio e non lo disturbo oltre. Al momento dell’uscita di Cesareo compio la mia personalissima missione e ritorno dagli amici esaltato e con un sorriso a 32 denti. Adesso però ci serve qualcosa che ci faccia distinguere nel concerto pensiamo, abbiamo tanto tempo ed un indelebile nero… facciamo un cartello. Dopo aver preso “in prestito” una delle locandine gialle fluo del tour scriviamo sul retro un SONGHE IE in formato 100x70. Si aprono i cancelli guadagniamo la transenna sotto al palco e siamo euforici, gasatissimi. Cosa potrà mai andare storto? Circa un’ora prima del concerto attacca un temporale pauroso. Mezz’ora o anche più di pioggia battente a cui segue una coda di pioggerellina che, sebbene non così insistente, sembrava infinita. Noi, come tanti altri, rimaniamo stoici e fradici sotto il palco nonostante ombrelli ed impermeabili fortunosamente recuperati dalle macchine. Nel frattempo però le intenzioni non sembrano buone, l’organizzazione parla di concerto rimandato a data da destinarsi e così gli Elii ricevono in cambio dei cori sulle note di Alfieri: “…Stasera ad esempio voi incassate, e noi ce la pigliamo dentro il culo”. Quando ormai sembrava volgere tutto al peggio, nonostante il temporale fosse ormai passato, da dietro le quinte fa capolino Faso che con fare divertente e divertito dice: “Dateci qualche minuto per asciugare tutta la roba elettrica che c’è qua sopra che, come sapete acqua ed elettricità non vanno molto d’accordo e poi suoniamo.” Il concerto, nonostante qualche sforbiciata dovuta ai ritardi del temporale, è memorabile; un mix di canzoni epiche tratte da tutti gli album. Tra le perle ricordo Oratorium, una protoversione di Parco Sempione ed una rara versione di Cara ti amo con cantato stonato del “neoassunto” Clayderman Viganò che, solo in seguito, diverrà Carmelo di Amici. A fine serata arriviamo con i vestiti e le scarpe ancora fradici ,ma per noi, il tour Emozioni Fortissime, al nostro primo concerto, in prima fila non avrebbe mai potuto avere un titolo più azzeccato. PS. Grazie agli impermeabili abbiamo anche salvato il cartello dal diluvio e per chi avesse il CD brulè della serata… si, sono uno dei “ragazzi arrivati direttamente da Napoli con il cartello SONGHE IE.”

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