da Domodossola all'Africa

Nur El Din Nassar

con Andrea, il mio compagno di 5 elementare, sdraiati sul tappeto di camera sua ad ascoltare una cassettina, ovviamente replicata, mista di Federico Salvatore, Leone di Lernia e un complessino sconosciuto. Era il 1990, solo qualche anno dopo, uscendo dall'infanzia avrei scoperto che si trattavano di registrazioni di Live in Borgomanero. L'Amore scoppiò letteralmente nel 1996 quando i manifesti con lo squalo con l'apparecchio tappezzarono la mia città, Domodossola. Allora i nostri animatori dell'oratorio organizzarono l'uscita e io fui tra i prescelti dal felice destino a poter partecipare con loro, ricordo il palco tappezzato di biancheria intima delle fan con le quali, Rocco Tanica, in un giorno speriamo lontanissimo si farà comporre il proprio sudario, serata travolgente, subito dopo mi dedicai allo studio per imparare tutti i pezzi a memoria. Unica nota negativa, lamentata da Elio è che c'erano troppi insetti mentre la sera prima che c'era stato Baccini c'era solo un moscerino, da 20 kg, ma uno solo. Oltre al complessino fu anche, da subito, feroce passione per Super Giovane, per un adolescente è bello sapere di avere un protettore nel mondo. Da allora i concerti sono poi stati tantissimi, fino a diventare una malattia, dovevo avere tutti i dischi, i singoli e dalla rete scaricare tutto l'inedito possibile, partecipai anche alla presentazione di Cicciput. Prima ancora, la prima volta che volli iscrivermi al Fave Club, andai in sede e la bella Silvia Bolbo (credo che fosse lei) mi spiegò del bollettino ecc, e in quel momento apparve Stefano, il Beli in persone che prima d'ora non avevo mai visto da vicino e mi bloccai e non riuscii a sire niente che non mi sembrava vero; che poi quando uscii mi dissi, "che pirla, che pirla". Tanti anni dopo tornaste anche a Domodossola, ci portai una ragazzina che mi piaceva tanto e riuscimmo anche avere gli autografi, feci anche due passi per la città con Mangoni che trovava molto interessante l'architettura di Corso Paolo Ferraris. Anche quando entrai in seminario per quanto possibile continuai a seguire i concerti e il più indimenticabile fu quello ad Arona con Claudio Bisio, quella volta conobbi personalmente anche Marok, ma lui non si ricorda sicuro perchè troppo impegnato a martellare due belle ragazze. Una volta ci fu un'episodio molto divertente, nei corridoi del seminario, qualcuno mi rimproverò di azione politica perchè indossavo la maglietta rossa e l'accusatore non si accorse che quello non era Ernesto Guevara, ma Luca, che non aveva la stellina sul cappello, ma la "M". Una sera andai ad un incontro/concerto con Nando Bonini, grandissimo chitarrista italiano, chitarrista di Vasco e poi convertito, uno mi vide con la maglietta di Elio e le Storie Tese e ne fu contento perchè lo ritenne come un segno di apertura, e la stessa sera uno fece una domanda sulla "musica cristiana" e Nando scoppiò a ridere rispondendo: "ma cosa significa questa espressione? La musica è musica e basta! com'è un giro di Do cristiano?". Anche da prete ho potuto ancora concedermi qualche bel concerto, una volta è venuta anche la Drummeria a Quarna, a fianco della mia parrocchia e sono venuto con il percussionista della nostra corale e abbiamo molto goduto, poi siamo stati anche a Sesto, al Carroponte con una mia parrocchiana che è una batterista prodigiosa, Evita, anche allieva di Christian. Poi sono partito missionario in Africa, con gioia, ma anche con dolore perchè non ho potuto partecipare al concerto d'addio, ma anche in Africa siete sempre nel mio cuore e nelle mie cuffiette. Forse il desiderio di abbracciare il mondo è anche colpa vostra e della vostra amicizia con molti ospiti internazionali: il Giappone di Haruka Ari che canta nel blu dipinto di blu, Il Natale dei fratelli dello Sri Lanka, le sorelle Bulgare, sì, anche voi mi avete spinto in Africa che avrà pure tanti problemi, ma di sicuro non quello del ritmo! don Nur

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