Amici amici, amici un Ctm

Giuseppe Giuseppe

Io e il mio migliore amico Gianni ascoltavamo gli Squallor con le doppie cuffiette, come Vic e Mathieu nel Tempo delle Mele. Ma siamo sempre stati eterosessuali (non abbiamo nulla contro i gay, infatti abbiamo anche diversi amici che lo sono). Mio papà mi aveva proibito di ascoltare gli Squallor perché erano volgari, però io li ascoltavo in segreto con Gianni. Se proprio devo definirli, gli Squallor erano hardcore e invece gli Elio e le Storie Tese erano softcore, però si vedeva tutto lo stesso. La mia prima volta è stata il 6 marzo del 1993 al Teatro Ctm di Rezzato in provincia di Brescia, un posto in cui hanno suonato anche Gil Evans e Pat Metheny nonostante i camerini sembrino il covo di Saddam Hussein prima di venire impiccato. Era appena uscito “Esco dal mio corpo e ho molta paura” (da adesso userò il passato remoto) e il concerto fu molto emozionante: gli Elio e le Storie Tese aprirono con ‘Noi siamo i giovani (con i blue jeans)’ che a me ricordava ‘Il ragazzo col ciuffo’ di Little Tony, e infatti Gianni mi disse “Eh, per forza”. Quella sera, finito il concerto, gli Elio e le Storie Tese mi fecero l’autografo sul biglietto, ma io non riuscii a essere felice: avevo appena capito che l’amicizia non esisteva, nemmeno tra ragazzi eterosessuali. Perché a un certo punto, per la precisione su ‘Cassonetto’, il mio amico Gianni si alzò dicendo “Scusami, vado un attimo in bagno” e non tornò più. Lo ritrovai solo all’uscita (“Scusami, vado un attimo in bagno” è una di quelle frasi che una donna dice alla fine di una serata quando decide di accoppiarsi, ma nel caso di Gianni ebbe lo stesso significato di “Scendo a prendere le sigarette”). Gianni, il mio migliore amico, quello che mi aveva fatto conoscere gli Elio e le Storie Tese; Gianni, con il quale ruotavamo le dita e univamo le falangi; Gianni che quella sera al Ctm, fingendo di avere la vescica piena, s’imboscò dietro le quinte perché aveva un gancio con Il Grillo, un tizio di Milano che diceva di essere parente di Rocco Tanica e che sulla chitarra conosceva soltanto l’accordo del funky, e con lui si poteva suonare solo il funky (e solo in Mi). Arrivo al punto. Oggi sono felice, perché sul biglietto c’è anche la firma di Feiez. Però ho scritto qui principalmente per rivolgermi a Gianni, quello che fu il mio migliore amico: Gianni, siccome non hai facebook, cercavo un posto dove scriverti che al Ctm di Rezzato sei stato un vero stronzo. Anzi, fosti. Giuseppe

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