Una monumentale intervista a Rocco Tanica

08 settembre 2016

SHARE

Condividiamo molto volentieri una monumentale intervista rilasciata da Rocco Tanica a Lo Sgargabonzi su Pixarthinking, eccone un significativo estratto:

"[...]Sono rimasto sgambettato dalla tiepida accoglienza ricevuta dalla canzone di Sanremo 2016. Credo che Vincere l’Odio sia uno dei lavori meglio realizzati dagli EelST come band e dal duo Tanica – Jantoman per l’orchestrazione. Anzi per dirla tutta la ritengo un capolavoro vista la povertà dell’attuale panorama della musica cosiddetta leggera. Ma essendo uno dei principali artefici dell’iniziativa non posso non assumermi la responsabilità dell’insuccesso. Riconosco che se, com’è accaduto, tante persone molto diverse tra loro per gusti e tendenze mi dicono che “non comunica”, qualcosa di vero dev’esserci. Mi spiace se non abbiamo fatto breccia nei cuori, ma personalmente la canzone la rifarei identica. Tanto verrà apprezzata intorno agli anni ‘40-’50. Peccato dover perire per vedere riconosciuto un merito artistico, ma anche Rino Gaetano – che ogni tanto mi appare, tipo adesso – dice che purtroppo funziona così."

Oppure:

"Particolare bello: alla prima de Il Cielo è Sempre Più Blu mio papà non mi riconobbe. Io ero sulle spine in attesa del suo parere, seduto di fianco, e lui mi chiese quando arrivava la mia scena. “Ma papà! Ero il libraio, due minuti fa” “Oddio scusa, seguivo Bisio”. Un’altra cosa molto valida che fece fu dare la mancia al produttore del film, che ci aveva accompagnati in platea. Il produttore, forse grazie alla mancia, non si oppose quando Grimaldi chiese di me per altre due scenette di Asini."

Continua la lettura su Pixarthinking!

^